Iniziativa CIFI: LINEA AV-AC VERONA PADOVA

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Iscrizione in presenza(max40persone):inviareentro il18/09 una e-mail all’indirizzo cifiverona@cifi.it con indicato nome, cognome, sezione CIFI di appartenenza (se iscritto al CIFI) e Cod. Fiscale.
Iscrizione al convegno in remoto (ore 11:00-13:30) tramite GoToWebinar https://attendee.gotowebinar.com/register/9210625831485293919

Dopo l’iscrizione, sarà inviata una e-mail di conferma con le modalità di accesso alla sessione nell’ora prestabilita.

Presentazione standard di PowerPoint

La partecipazione all’evento è gratuita per i Soci CIFI e a pagamento (10,00 IVA inclusa) per i non-soci CIFI. Le quote possono essere versate tramite:
Carta di credito nella sezione “Pagamenti on line” del sito web CIFI

https://www.cifi.it/categoria-prodotto/convegni-e-visite/

Bonifico bancario intestato a Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani IBAN: IT 29 U 02008 05203 000101180047

È in corso la procedura di accreditamento dell’evento da parte del CNI, per il rilascio dei CFP agli ingegneri iscritti agli Albi Provinciali che parteciperanno in presenza.

“I miei sette padri” di Adelmo Cervi: tre occasioni per parlare di questo libro

Giovedì 11 maggio 2023, alle ore 18, presso la libreria Colapesce (via Mario Giurba 8, Messina), Adelmo Cervi presenterà il suo libro “I miei sette padri. Storia di una grande famiglia antifascista raccontata da un figlio”. L’autore è infatti figlio di Aldo Cervi, terzogenito dei sette fratelli fucilati per rappresaglia dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943. Il libro ripercorre i tristi eventi che hanno avuto come protagonisti il padre e gli zii, tra i primi a cercare di contrastare il regime fascista unendosi alla Resistenza e pagando con la propria vita quell’atto di coraggio.

Nelle pagine del libro sono descritte le lotte politiche, gli ideali trasmessi di padre in figlio e il desiderio di giustizia sociale.

Introduce Antonio Nunzio Isgrò. Intervengono insieme all’autore: Rossana Chillemi (Arci Messina, promotrice dell’iniziativa), Pietro Patti (Cgil), Giuseppe Martino e Giuseppe Restifo (Anpi Messina).

Venerdì 12 maggio si rinnova l’incontro con Adelmo Cervi, stavolta nell’Aula consiliare del Comune di Torregrotta, alle ore 18.30. Introduce Rossana Chillemi dell’Arci di Messina; intervengono: Pietro Patti, segretario provinciale Cgil, e Giuseppe Restifo, dell’Anpi messinese.

Infine martedì 16 Adelmo Cervi presenterà il suo libro a Capo d’Orlando.

L’appuntamento è alle 17.30 nella sala della Biblioteca comunale. Sarà presente Oriana Civile, segretaria della sezione Anpi orlandina.


Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provincia di Messina
Comunicato stampa 9 maggio 2023

Al Circolo ILVA di Bagnoli insieme a Luciana Castellina, fondatrice de Il Manifesto, nel ricordo di Filippo Maone

Tavolo dei lavori

 di Nicola Rivieccio

“Il Pci è una giraffa”, amava dire Togliatti, sempre descritto come un rigido professore, e invece ironico e spregiudicato nei suoi giudizi. Perlomeno a partire da un certo tempo, a metà degli anni ’50, quando il suo partito si dichiarò ufficialmente in favore di una propria via al socialismo, che doveva essere “italiana”, e dunque non solo non sovietica, ma nemmeno simile a quella degli altri partiti comunisti europei che a lui non piacevano affatto. L’animale prescelto per sottolineare la diversità non poteva essere che quella anomala bestia dal collo e dalle gambe lunghe lunghe, differente da ogni altra. “

E’ la premessa di Luciana Castellina nella prefazione del libro “Noi, piccoli granelli di una bella storia. Il risveglio di Napoli e di una giovane generazione nell’esperienza del Circolo Francesco De Sanctis nei primi anni Sessanta” di Filippo Maone, edito da Infiniti mondi e presentato al Circolo ILVA di Bagnoli con la fondatrice de Il Manifesto insieme a Nora Puntillo e Eugenio Donise, coordinati da Massimo Anselmo.

Presenti al convegno la professoressa Nella Maone sorella Pippo Maone e Paolo Pantani, allievo della professoressa Maone e vicepresidente del Centro Studi EU-Med.

“Il Circolo culturale Francesco De Sanctis, creato, e poi sempre animato, da Filippo Maone ed altri compagni ed amici a Napoli nel 1960 contribuì alla diversità del PCI come molti circoli culturali via via costruiti da comunisti diventando centri di confronto, aperti alle nuove culture, generazioni geografiche. Canali di innovazione contro ogni chiusura dogmatica. Polmoni. Spesso, non proprio per via della loro sacrosanta curiosità per il mondo, non propriamente ortodossi. Come infatti fu quello di Napoli rispetto ad una leadership del PCI piuttosto sospettosa»

L’appuntamento è stato occasione anche di un evento conviviale a sostegno del Progetto del CENTRO di FORMAZIONE di CULTURA POLITICA CRITICA

Da sinistra: Nella Maone, Paolo Pantani, Luciana Castellina, …
La professoressa Nella MAONE, docente
e maestra di vita e di chimica di Paolo Pantani

Autonomia differenziata ed equità territoriale: Dibattito a Napoli dell’Europa dei Popoli sui possibili effetti sul Mezzogiorno d’Italia – Intervento di Paolo Pantani

Autonomia differenziata ed equità territoriale:
Dibattito a Napoli dell’Europa dei Popoli
sui possibili effetti sul Mezzogiorno d’Italia

Confronto a Napoli sul controverso progetto di legge dell’Autonomia differenziata
dei Parlamentari europei del Gruppo Efa/Ale (Alleanza Libera Europea)
provenienti da tutta Europa con politici, esperti e intellettuali.

Paolo Pantani in piedi durante il suo intervento

 All’appuntamento organizzato al circolo Rari Nantes di Napoli dall’eurodeputato dei Verdi e del Movimento di Equità Territoriale, Piernicola Pedicini l’intervento di Jordi Solé, Presidente del gruppo EFA/ALE al Parlamento Europeo, François Alfonsi, Parlamentare Ue EFA/ALE, Lorenzo Chieffi, Docente di Diritto Costituzionale, Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ e Pino Aprile, Scrittore e Fondatore del Movimento Equità Territoriale.

 “Sono valdese. Condivido le origini con i valdesi del nord, con precisione da Inverso Pinasca, dalle valli dell’Inverso, quelle senza sole, vicino alla soleggiata Villar Perosa, cattolica, paese degli Agnelli. Quindi la mia identità è valdese, è Occitana e componente etnico-linguistica-religiosa della nostra smandrappata cosiddetta nazione. Abbiamo affrontato la questione Occitana, poi quella valdese e affronteremo insieme, anche, quella attualmente prioritaria, quella meridionale” – ha affermato, intervenendo nel dibattito Paolo Pantani, sostenitore della proposta di legge di iniziativa popolare di modifica Costituzionale in materia di riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia e per l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato.

 “Il disegno di legge di Calderoli, arrivato sul tavolo del consiglio dei ministri è un disegno, che deriva dalla riforma del titolo V della costituzione del 2001 in base a cui le regioni possono chiedere allo stato competenza esclusiva su 23 materie di politiche pubbliche e insieme alle competenze le regioni possono anche trattenere il gettito fiscale, senza più distribuirlo su base nazionale a seconda delle necessità collettive e senza ripartizione del debito pubblico comune e collettivo – ha ricordato Pantani , elencando le importanti che materie comprendono i rapporti internazionali e con la Ue, il lavoro, l’istruzione, la salute, i porti, gli aeroporti, le reti di comunicazione, la energia, la previdenza,il sistema tributario, la finanza pubblica, la cultura, l’ambiente, la ricerca scientifica gli enti di credito fondiario e agrario, le casse di risparmio ed altro, particolarmente connotante la coesione e l’unità del Paese.” 

“Penso che anche se forse non è sufficiente, ma facendo la sua parte anche per la raccolta delle firme abbiamo un cimento, abbiamo un’opportunità” – ha esortato Pantani, rilevando che “se la prima definizione  che vedo è che manca quella testa quel cuore quel coraggio nei giovani e che è presente  un pessimismo  che non ha ragione di esistere, se si combatte, come ognuno di noi sa, si può raggiungere l’obiettivo. Diamo una mano alla raccolta di firme per la proposta di legge d’iniziativa popolare.”

Il tavolo dei relatori

 

“Credo che bisogna – ha aggiunto Pantani a sostegno della Proposta di legge di iniziativa popolare – porre l’accento sulle conseguenze dirette di una battaglia, una rivolta come diceva il professore emerito della Federico secondo in diritto costituzionale Massimo Villone. Fare una rivolta civile contro un atteggiamento del Governo che spacca il Paese.” “Non è possibile – ha specificato-  dare 23 competenze, tra le quali quelle strategiche, come i rapporti con l’Unione europea, i rapporti internazionali e persino la Protezione civile. E’ una cosa incredibile. Pochi giorni fa abbiamo avuto un terremoto in Molise. Come è possibile immaginare venti 21 protezioni civili, ognuna autonoma in un territorio così disastrato? Un disastro idrogeologico il disastro ovviamente di natura anche della natura del terreno per forza di cose soprattutto nel Meridione, argilloso franoso e a rischio sismico ad elevata potenza. Spero che l’iniziativa di raccogliere le firme vada avanti, oltre che con l’iniziativa delle firme che il Coordinamento per la difesa della democrazia costituzionale sta facendo, anche facendo la raccolta delle delibere consiliari dei Comuni in modo tale da utilizzare come leva di volontà popolare le deliberazioni  Comunali, come hanno fatto il Comune di Benevento e il Comune di Napoli, in modo tale da manifestare la volontà popolare totalmente contraria a questi decreti che escludono il Parlamento e dividono il Paese.” 

“Abbiamo anche avuto  – ha ricordato concludendo Pantani –  la nomina del Comitato per i livelli essenziali delle prestazioni, 60 persone, tra le quali anche nomi importanti come l’ex preside della Federico II, Trombetti un matematico. Quindi la logica ferrea dei numeri prestato un’operazione verticistica, antiparlamentare e anticostituzionale. Sabino Cassese, persona di grande anima meridionalista che si presta a un’iniziativa così strumentale. Occorre una rivolta civile, democratica e ovviamente che esprima questa volontà popolare per i gravi rischi che corre l’Unità del Paese.”

Messina, Salone delle Bandiere: “Regionalismo differenziato e principio di uguaglianza”

“Regionalismo differenziato e principio di uguaglianza”: il tema è quanto mai attuale, non è una discussione accademica, si sta operando nella carne viva del Paese, facendolo a pezzi. Il rischio è quello di alimentare le spaccature che già dividono l’Italia, che ancora in qualche modo tiene, se tiene la Costituzione.

L’Anpi di Messina non si tira indietro rispetto alla discussione in corso a livello nazionale: ha invitato quindi il prof. Gaetano Silvestri, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, a proporre il proprio contributo sul tema. L’appuntamento è per venerdì 14 aprile alle ore 17 nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina.

Di Gaetano Silvestri, già Rettore dell’Ateneo messinese, si può dire quanto si scrisse del suo maestro, Temistocle Martines: una vita a difesa della Costituzione. Una scelta quindi di altissimo profilo quella fatta dall’Associazione dei partigiani di Messina, sottolineata anche dalla partecipazione all’incontro di Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale dell’Anpi.

Nell’occasione Pagliarulo, oltre a intervenire anche lui sul tema del regionalismo differenziato, consegnerà al prof. Silvestri la tessera onoraria dell’Anpi.

Anche a Messina dunque si sta lavorando tenacemente per contrastare un pericolo per l’Italia intera: il regionalismo differenziato farebbe ritirare lo Stato da settori strategici; alla fine si possono prevedere conseguenze gravi non solo per i diritti dei cittadini italiani, ma persino sulla competitività dell’intero Paese, aree “ricche” comprese. Il pasticcio della cosiddetta riforma del regionalismo differenziato finora è stato attutito dalla Corte Costituzionale, cui comunque non mancherà il lavoro man mano che il progetto di legge del governo Meloni-Salvini-Tajani procederà. Un importante contributo al lavoro della Corte intanto arriverà da Messina.


Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provincia di Messina
Comunicato stampa 12 aprile 2023

Se non regge l’Italia non regge l’Europa, per questo bisogna fermare la riforma dell’autonomia differenziata

Paolo Pantani segue i lavori delconvegno

“Senza un Sud Italia che cresce in maniera forte non riusciamo a equilibrare il rapporto tra debito pubblico e pil. E se non regge l’Italia non regge l’Europa, per questo bisogna fermare la riforma dell’autonomia differenziata”. Lo ha detto Antonio #DAmato , presidente della Fondazione Mezzogiorno che, insieme all’Unione Industriali di Napoli, ha organizzato una riflessione sul tema “L’Italia al bivio tra Riforma dello Stato e Autonomia differenziata”.

“Bisogna – ha detto D’Amato – ridefinire cosa decidere al centro del Paese e cosa nella periferia e come farlo al meglio. Per questo dico che questa ipotesi di riforma di autonomia è sbagliata, perché richiama gli errori fatti con la riforma del titolo V della Costituzione fatta a colpi di pochi voti nel 2001 e che ha paralizzato la burocrazia nazionale, i cui effetti li vediamo anche oggi sul Pnrr in Regioni e Comuni. Serve una svolta per rendere l’Italia competitiva e forte in Europa, serve una bicamerale che metta tutto l’assetto di riforma della Costituzione al centro delle attività del Parlamento, che possa riflettere e soprattutto riformare tutto quello che non ha funzionato nella nostra crescita del Paese. Sulla Costituzione serve un ragionamento serio, invece c’è chi per rispetto del testo non vuole fare niente ma poi con colpi di spallate la strattona come più gli conviene”.

“L’ipotesi di riforma in campo rischia di allargare il gap del Sud col resto del Paese e dell’Europa – ha dichiarato Costanzo #JannottiPecci, Presidente Unione Industriali Napoli. Non si possono istituzionalizzare tante Italie diverse, bisogna impegnarsi per ridurre le distanze. Anche per il Pnrr non si può pensare una nuova forma di emigrazione, quella dei capitali. Se i sistemi territoriali non sono in grado di fare la loro parte, il Governo ha il dovere di centralizzare la gestione delle risorse, attuando un vero processo di partenariato pubblico-privato.”

Tra gli interventi: il senatore Marcello Pera intervistato dal Direttore de Il Mattino, Francesco De Core, dal Direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico e dal Direttore di Repubblica Napoli, Ottavio Ragone.
E ancora: Giuseppe Pisauro, Ordinario di Scienza delle Finanze alla Sapienza di Roma, già Presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio; Massimo Bordignon, Direttore Dipartimento Economia e Finanza dell’Università Cattolica di Milano, componente European Fiscal Board; Sandro Staiano, Direttore Dipartimento Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli, Presidente dell’Associazione italiana dei Costituzionalisti
Ha moderato i lavori: Marco Esposito (giornalista de Il Mattino).


AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Incontri e dibattiti a Matera Sabato 1° aprile 2023

Democrazia Costituzionale. “Sanità, Scuola, Ambiente: tutti i rischi dell’autonomia differenziata.”

Intervento di Paolo Pantani


AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Incontri e dibattiti a Roma Lunedì 20 marzo, e a Napoli Circolo Ilva Bagnoli mercoledì 22 marzo

Autonomia differenziata: accresce gli squilibri, le disuguaglianze sociali e i conflitti tra Nord e Sud e nelle comunità. Sono questi i temi che verranno trattati nel corso del dibattito che si terrà al Circolo Ilva Bagnoli mercoledì 22 marzo alle ore 17.30.
Al dibattito, moderato dall’esperto di sviluppo del territorio Lucio Natale, interverranno:

  • Enza Amato, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli,
  • Anna Falcone, Costituzionalista, Primavera Democratica,
  • Rosetta Papa, docente di Scienze Sociali, autrice del saggio DISUGUALI
  • Francesco Saverio Coppola, economista meridionalista
  • Patrizio Rispo, attore e imprenditore sociale .

Saluti:

  • Giovanni Capasso Presidente del Circolo Ilva
  • Osvaldo Cammarota, BRI banca risorse immateriali

Ospiti:

  • Massimo Villone, Presidente del Coordinamento per la democrazia costituzionale, professore emerito di Diritto costituzionale all’Università Federico II di Napoli,
  • Adriano Giannola, presidente SVIMEZ Professore ordinario di Economia Bancaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Napoli Federico II
  • Paolo Pantani, Fondatore ed Emerito di Abc, Acli beni culturali.

INCONTRO SVIMEZ-CNEL

Politiche pubbliche e geografia istituzionale.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Lunedì 20 marzo 2023, ore 10-13.30;
Sala del Parlamentino del CNEL,
Villa Lubin, Roma

Per assistere in presenza all’evento, occorre accreditarsi inviando una
mail a svimez.segreteria@gmail.com entro le ore 12 di venerdì 17 marzo.

La diretta dell’evento potrà essere seguita sul canale You Tube del CNEL
e sui canali social della SVIMEZ.


A Napoli, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo è stata presentata la prima edizione del Festival dell’Economia dell’Euromediterrano

Oggi alla Sala Giunta di Palazzo San Giacomo è stata presentata la prima edizione del Festival dell’Economia dell’Euromediterrano che si terrà dal 17 al 18 marzo nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Sindaco Gaetano Manfredi e degli organizzatori, vale a dire Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – L’altra Voce dell’Italia e direttore del Festival della Economia dell’Euromediterrano e del professore Patrizio Bianchi presidente della Advisory Board della rassegna, nonché di Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Eeuropea. Alla prima importante rassegna economica dell’euromediterrano partecipano Paolo Pantani Vicepresidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EU-MED e Anna Rea, Vicepresidente di Progetto Sud, entrambi fondatori, animatori e partners dell’Osservatorio Mediterraneo – Mar Nero. Il Festival dell’Economia dell’Euromediterrano, Feuromed, comporta un cambiamento di natura storica della geopolitica mediterranea.



Appuntamento a Napoli, nello storico Castello del Maschio: I protagonisti del Mediterraneo allargato discutono il futuro dell’Europa

Napoli, 16 marzo 2023 – La grande crisi globale legata alla pandemia e all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia hanno cambiato le dinamiche internazionali, accorciato le catene della logistica e causato significative difficoltà, incluse quelle legate all’approvvigionamento delle materie prime. La storia e la geografia ci suggeriscono un nuovo scenario: il mondo si è capovolto. L’asse fino ad ora imperante a livello globale, quello Est-Ovest, si è infranto. Una dinamica che non si verificava dai tempi della Guerra Fredda e che oggi gradualmente sta lasciando spazio a nuovi possibili equilibri: l’asse Sud-Nord ha la possibilità di guidare la crescita dell’Europa.
Queste le premesse poste al centro del primo Festival Euromediterraneo dell’Economia, che si svolgerà a Napoli il 17 e il 18 marzo, nello storico Castello del Maschio Angioino, e che sono state anticipate oggi durante l’evento di presentazione nella Sala Giunta del Comune di Napoli. L’iniziativa è co-organizzata dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia, dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dal Quotidiano del Sud-l’AltraVoce dell’Italia, con il patrocinio del Comune di Napoli.
Una due giorni di confronto fortemente voluta dalle istituzioni europee che prenderà luogo a Napoli, città che si prepara cosi ad agganciare la ripresa, assumendo le vesti di Capitale di questo importante momento di confronto. Un’opportunità di gestazione di idee e di definizione di possibili soluzioni che diventa, per la prima volta, un’occasione per pensare a come entrare da protagonisti nelle dinamiche del nuovo assetto mondiale a livello economico e politico.
Al grande confronto prenderanno parte oltre 60 relatori, tra cui 6 Ministri, le voci autorevoli del Mediterraneo allargato, 20 tra Amministratori Delegati e Presidenti delle più importanti aziende italiane e rappresentanti delle istituzioni europee e multilaterali.
Il fil rouge del Festival sarà il ruolo del Mezzogiorno come hub naturale logistico, manifatturiero ed energetico del Mediterraneo per l’Europa. Il dibattito del primo giorno, nel dettaglio, sarà incentrato su quattro focus: le nuove sfide della transizione e logistica dell’energia, industria del mare, le reti di trasporto ferroviario e digitale, e il capitale umano.



In apertura Foto di Didier da Pixabay