Giuliano Castellino è fuori dalla conferenza stampa alla Camera dei Deputati. La reazione immediata dell’Anpi, della Cgil e di altre forze democratiche ha evitato un ulteriore scempio della dignità delle istituzioni, bene irrinunciabile e inattaccabile.
Nella vicenda che ha visto protagonista il sorvegliato speciale Castellino, protagonista dell’assalto alla sede nazionale della Cgil, c’è un risvolto messinese. La sala alla Camera, in cui l’imputato di devastazione aggravata, resistenza e istigazione a delinquere avrebbe voluto tenere la conferenza stampa di lancio del suo movimento di estrema destra, l’aveva prenotata Francesco Gallo, deputato di Sud Chiama Nord. “Non so di Castellino – avrebbe poi detto il neo-onorevole messinese – Io ho fatto una cortesia all’avvocato Taormina, che mi aveva chiesto di prenotare la sala”. E poi cosa mai avrebbe fatto il Castellino, se non “una stupidaggine”? e poi, se ti chiedono una “cortesia”, che fai? Soprattutto se a chiedertela è Carlo Taormina, avvocato difensore di Cateno De Luca, che ha fatto eleggere Gallo.
La mentalità della “cortesia” è tipicamente democristiana. Non andava bene nel secolo scorso, a maggior ragione non va bene in questo, in cui si è tornati agli assalti alle sedi sindacali, esattamente come facevano cent’anni prima i predecessori fascisti. A furia di “carinerie” e di sottovalutazioni, ci fu poi la marcia su Roma, preludio alla dittatura.
Cent’anni son passati e adesso la situazione è pure più grave. Bene fa la Cgil a invitare energicamente l’on. Gallo a rispettare i suoi doveri di rappresentanza della comunità messinese. Invece di prenotare sale per ex esponenti di Forza Nuova, forse sarebbe più opportuno portare in Parlamento le aspirazioni alla pace e alla fine della guerra russo-ucraina, le tematiche del lavoro, le proposte di alleviamento delle sofferenze di una società che geme, come quella messinese.
L’Anpi consiglia al neo-onorevole una sana rilettura della Costituzione.
Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provincia di Messina
Comunicato stampa 16 novembre 2022
Il modo migliore di esprimere solidarietà a Liliana Segre, cui ancora una volta sono stati indirizzati insulti e minacce, è quello di segnalare alla Polizia postale e alla magistratura tutti gli episodi di violenza e razzismo che corrono sui siti social.
Denunciare è bene, indicando nomi, fatti e parole, che esorbitano dal civile e democratico confronto delle idee e delle posizioni. Denunciare è importante, per cercare di arginare un fenomeno diventato insopportabile e gravissimo. Questa è l’indicazione che proviene dall’Anpi messinese, per preservare un bene della Repubblica: l’articolo 21 della Costituzione. Questo garantisce la libertà di espressione del pensiero, che però non deve essere sopraffatta dalla violenza, dalle offese e dalle minacce, anche di morte.
La presa di posizione dell’Anpi di Messina giunge dopo l’ultimo episodio di aggressione alla senatrice Liliana Segre, la donna più anziana d’Europa – ha 92 anni – a girare con la scorta. Liliana Segre, nel suo ultimo intervento al Senato, è stata applaudita da tutti i senatori, e anche fuori da quell’aula. Ma c’è una fetta minoritaria e pericolosa (e vigliacca) di italiani che continua a infierire su questa donna, scampata ai campi di sterminio nazisti. Adesso questa donna, che è uno scrigno attivo della memoria del Paese normale, ha deciso di denunciare i suoi aggressori.
Una generica solidarietà sarebbe poco utile. Occorre riprendere il suo allarme e passare alle azioni giudiziarie. Quel che avviene di distorto, di violento, di razzista sui social va portato nel posto dove merita di stare: davanti alla giustizia.
Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provincia di Messina
Comunicato stampa 12 novembre 2022