AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Incontri e dibattiti a Matera Sabato 1° aprile 2023

Democrazia Costituzionale. “Sanità, Scuola, Ambiente: tutti i rischi dell’autonomia differenziata.”

Intervento di Paolo Pantani


AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Incontri e dibattiti a Roma Lunedì 20 marzo, e a Napoli Circolo Ilva Bagnoli mercoledì 22 marzo

Autonomia differenziata: accresce gli squilibri, le disuguaglianze sociali e i conflitti tra Nord e Sud e nelle comunità. Sono questi i temi che verranno trattati nel corso del dibattito che si terrà al Circolo Ilva Bagnoli mercoledì 22 marzo alle ore 17.30.
Al dibattito, moderato dall’esperto di sviluppo del territorio Lucio Natale, interverranno:

  • Enza Amato, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli,
  • Anna Falcone, Costituzionalista, Primavera Democratica,
  • Rosetta Papa, docente di Scienze Sociali, autrice del saggio DISUGUALI
  • Francesco Saverio Coppola, economista meridionalista
  • Patrizio Rispo, attore e imprenditore sociale .

Saluti:

  • Giovanni Capasso Presidente del Circolo Ilva
  • Osvaldo Cammarota, BRI banca risorse immateriali

Ospiti:

  • Massimo Villone, Presidente del Coordinamento per la democrazia costituzionale, professore emerito di Diritto costituzionale all’Università Federico II di Napoli,
  • Adriano Giannola, presidente SVIMEZ Professore ordinario di Economia Bancaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Napoli Federico II
  • Paolo Pantani, Fondatore ed Emerito di Abc, Acli beni culturali.

INCONTRO SVIMEZ-CNEL

Politiche pubbliche e geografia istituzionale.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Lunedì 20 marzo 2023, ore 10-13.30;
Sala del Parlamentino del CNEL,
Villa Lubin, Roma

Per assistere in presenza all’evento, occorre accreditarsi inviando una
mail a svimez.segreteria@gmail.com entro le ore 12 di venerdì 17 marzo.

La diretta dell’evento potrà essere seguita sul canale You Tube del CNEL
e sui canali social della SVIMEZ.


A Napoli, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo è stata presentata la prima edizione del Festival dell’Economia dell’Euromediterrano

Oggi alla Sala Giunta di Palazzo San Giacomo è stata presentata la prima edizione del Festival dell’Economia dell’Euromediterrano che si terrà dal 17 al 18 marzo nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Sindaco Gaetano Manfredi e degli organizzatori, vale a dire Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – L’altra Voce dell’Italia e direttore del Festival della Economia dell’Euromediterrano e del professore Patrizio Bianchi presidente della Advisory Board della rassegna, nonché di Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Eeuropea. Alla prima importante rassegna economica dell’euromediterrano partecipano Paolo Pantani Vicepresidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EU-MED e Anna Rea, Vicepresidente di Progetto Sud, entrambi fondatori, animatori e partners dell’Osservatorio Mediterraneo – Mar Nero. Il Festival dell’Economia dell’Euromediterrano, Feuromed, comporta un cambiamento di natura storica della geopolitica mediterranea.



Appuntamento a Napoli, nello storico Castello del Maschio: I protagonisti del Mediterraneo allargato discutono il futuro dell’Europa

Napoli, 16 marzo 2023 – La grande crisi globale legata alla pandemia e all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia hanno cambiato le dinamiche internazionali, accorciato le catene della logistica e causato significative difficoltà, incluse quelle legate all’approvvigionamento delle materie prime. La storia e la geografia ci suggeriscono un nuovo scenario: il mondo si è capovolto. L’asse fino ad ora imperante a livello globale, quello Est-Ovest, si è infranto. Una dinamica che non si verificava dai tempi della Guerra Fredda e che oggi gradualmente sta lasciando spazio a nuovi possibili equilibri: l’asse Sud-Nord ha la possibilità di guidare la crescita dell’Europa.
Queste le premesse poste al centro del primo Festival Euromediterraneo dell’Economia, che si svolgerà a Napoli il 17 e il 18 marzo, nello storico Castello del Maschio Angioino, e che sono state anticipate oggi durante l’evento di presentazione nella Sala Giunta del Comune di Napoli. L’iniziativa è co-organizzata dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia, dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dal Quotidiano del Sud-l’AltraVoce dell’Italia, con il patrocinio del Comune di Napoli.
Una due giorni di confronto fortemente voluta dalle istituzioni europee che prenderà luogo a Napoli, città che si prepara cosi ad agganciare la ripresa, assumendo le vesti di Capitale di questo importante momento di confronto. Un’opportunità di gestazione di idee e di definizione di possibili soluzioni che diventa, per la prima volta, un’occasione per pensare a come entrare da protagonisti nelle dinamiche del nuovo assetto mondiale a livello economico e politico.
Al grande confronto prenderanno parte oltre 60 relatori, tra cui 6 Ministri, le voci autorevoli del Mediterraneo allargato, 20 tra Amministratori Delegati e Presidenti delle più importanti aziende italiane e rappresentanti delle istituzioni europee e multilaterali.
Il fil rouge del Festival sarà il ruolo del Mezzogiorno come hub naturale logistico, manifatturiero ed energetico del Mediterraneo per l’Europa. Il dibattito del primo giorno, nel dettaglio, sarà incentrato su quattro focus: le nuove sfide della transizione e logistica dell’energia, industria del mare, le reti di trasporto ferroviario e digitale, e il capitale umano.



In apertura Foto di Didier da Pixabay 

Al Maschio Angioino il 17 e il 18 marzo la prima edizione del FESTIVAL EUROMEDITERRANEO DELL’ECONOMIA

Giovedì 16 marzo, alle ore 15,00, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo – sarà presentato il Festival Euromediterraneo dell’Economia che si terrà il 17 e 18 marzo nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino.
Capitale umano, logistica dell’energia, industria del mare e reti di trasporto, sono i temi attorno ai quali ruota la prima edizione del Festival, un momento di confronto per sottolineare il ruolo che il Mezzogiorno può assumere nella nuova formazione dello scacchiere internazionale: non solo un grande hub energetico del Mediterraneo, ma ancor prima, un punto di riferimento per la nuova manifattura e il capitale umano, per il potenziamento dell’industria del mare e per lo sviluppo delle reti digitali e di trasporto.

Il presidente SVIMEZ Professore Adriano Giannola e il Vicepresidente del Centro Studi EuMed Paolo Pantani il 17 Febbraio 2023 al Maschio Angioino a Napoli per il Festival della Economia dell’EuroMediterrano

Interverranno:

Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli
Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud-l’Altra Voce dell’Italia e del Festival Euromediterraneo dell’Economia
Patrizio Bianchi, Presidente Advisory Board del Festival Euromediterraneo dell’Economia
Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.


In apertura Foto di Didier da Pixabay 

LE INIZIATIVE: Serrato dibattito sull’autonomia differenziata


50mila firme per contrastare la cosiddetta “Autonomia differenziata”

Il professore Adriano Giannola presidente Svimez

L’Italia si salva a Sud

Il piacere di ascoltare chi sa parlare chiaro. Chi è in grado di esprimere competenza. Chi riesce ad essere un marziano in un’Italia abitata da mediocri nullapensanti. A colloquio con il presidente dello Svimez, il professore Adriano Giannola.
Nell’ambito della rubrica televisiva “Le interviste di CosmoPolis”, il presidente dello Svimez, Adriano Giannola, ha chiarito come stanno realmente le cose. CLICCA E LEGGI



La posizione del Presidente della Regione Basilicata sul tema

AUTONOMIA DIFFERENZIATA,
L’INTERVENTO DI BARDI IN CONSIGLIO

CLICCA E LEGGI


Lettera di Massimo Villone

Presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

La Sicilia è nella rete portuale del Mediterraneo?

DICHIARAZIONE DI Cosimo Inferrera
Presidente Associazione Europa Mediterraneo-aps

Il Mediterraneo, considerati i legami e la vicinanza tra le popolazioni delle due sponde rappresenta lo spazio in cui realizzare nuove forme di governance, che mettano insieme gli interessi comuni a più regioni.

         La Macroregione Mediterranea Occidentale ed Orientale – presagita dal PE sin dal 2012 – costituisce lo strumento idoneo per agevolare la cooperazione transfrontaliera, proiettata in un’ottica di maggiore coesione economica. Proprio le auspicate relazioni di “buon vicinato” tra regioni di confine – recentemente enfatizzate dalla UE – possono contribuire a riannodare i loro legami socioculturali e le più efficaci garanzie di diritti e di iniziative per uno sviluppo congiunto!

         La Sicilia massimamente per storia, apertura alle diversità, capacità di metabolizzare l’ibridismo culturale si candida ad essere naturale centro di incontro, piattaforma logistica dove allocare servizi di interesse a disposizione delle diverse realtà. Adesso, si tratta di promuovere azioni sinergiche da parte degli enti territoriali per favorire quelle opportunità, che riportino la centralità geografica dell’Isola a diventare finalmente area della cooperazione economica e del dialogo piuttosto che di conflitti assurdi.

         Il Convegno del 4 marzo 2023 nel Teatro Comunale Trifiletti di Milazzo prosegue il percorso di approfondimento “Sul ruolo della Sicilia nel Mediterraneo” con l’auspicio di essere protagonisti del “Progetto di Sistema per il Sud in Italia, per l’Italia in Europa”, vero disegno integrato di sviluppo dell’intero Mezzogiorno, se ci sarà il sostegno dei vertici della Repubblica, dei presidenti delle Regioni, dei sindaci delle Città metropolitane.

Possibili interventi che potrebbero essere inseriti nel PUMS della Città Metropolitana di Messina

Ing. Giovanni Saccà

La realizzazione dell’attraversamento stabile dello Stretto comporta l’attuazione di un programma di riassetto del territorio coerente con gli obiettivi di Pianificazione Strategica che si vogliono perseguire.

La pausa di riflessione dovuta all’interruzione delle attività della Società Stretto di Messina SpA (SdM), a seguito della sua messa in liquidazione nel 2013, e la recente decisione del Governo Italiano di riattivarla, pone la necessità di aggiornare il progetto del Ponte nel rispetto delle normative e leggi vigenti, ma è anche l’occasione per rivedere e aggiornare le decisioni relative al riassetto del territorio delle città metropolitane di Messina e di Reggio Calabria, allineandole agli obiettivi dei rispettivi Piani Urbanistici della Mobilità Sostenibile [1] (PUMS).

Questo documento accenna ad alcune tematiche relative alle decisioni già prese dalla SdM, ma non ancora approvate dal CIPE, insieme a possibili spunti di riflessione, che si spera siano meritevoli di riflessione e attuazione.

Negli allegati della Delibera 5/C del Consiglio Comunale di Messina del 25/01/2010 [2], relativa all’attraversamento Stabile dello Stretto (Analisi e Proposte – Documento guida per gli Interventi Compensativi e Connessi alla Realizzazione dell’Opera), vengono citati anche gli interventi di prolungamento della linea tranviaria esistente per collegare le future nuove stazioni ferroviarie di Messina Ponte e Annunziata. Coerentemente bisognerebbe collegare anche la fermata Europa, dove dovrebbero fermare tutti i treni passeggeri compresi quelli a lunga percorrenza.

A tal proposito si suggeriscono due possibili soluzioni:

1- Tramite la realizzazione di un nuovo tracciato lungo il viale Europa, tra l’incrocio con il Viale San Martino e l’incrocio con Viale Italia;

2- Tramite la realizzazione di una nuova linea tranviaria LOW COST, a semplice binario sul modello di Besançon e Valenciennes [3], lungo il tracciato veloce (su sede riservata) Messina-Camaro dell’ex ferrovia Messina-Palermo, che servirebbe un bacino più ampio.

La stazione di Messina Ponte potrebbe essere realizzata sia a Messina Scalo, così come previsto dal Progetto Preliminare del 2002 [4] e progettato da RFI e Italferr [5], sia a Fiumara Gazzi, così come richiesto dal Comune di Messina nel 2010, sulla base delle Progetto predisposto da MBM Acquitectes e altri nel 2009 [6].

Fermo restando l’obiettivo da tutti condiviso di riqualificare il water front di Messina da Gazzi alla Zona Falcata, si sottolinea l’opportunità di rivedere la decisione di spostare la stazione Messina Ponte da Messina Scalo a Fiumara Gazzi per evidenti motivi strategici, che oltretutto potrebbero creare non pochi problemi trasportistici e costituire disincentivo all’uso delle nuove infrastrutture.

La realizzazione della stazione di Messina Ponte a Messina Scalo potrebbe essere inserita nell’ambito della riqualificazione del water front della città aumentando non solo l’attrattività dei luoghi, ma soprattutto semplificando drasticamente i movimenti e i tempi di viaggio delle persone ed anche dei treni viaggiatori e merci, riordinando il percorso dei treni lungo un’unica direttrice.

Inoltre, la realizzazione della fermata Europa, prevista lungo il “passante ferroviario” di collegamento tra le stazioni di Contesse-Messina Gazzi e il Ponte sullo Stretto, potrebbe determinare restrizioni alla circolazione delle merci per problemi di sicurezza a causa della possibile presenza di persone sui marciapiedi delle stazioni e fermate sotterranee.

Si rammenta a tal proposito che attraverso la fermata Europa [7] e le stazioni Annunziata [8] e Papardo [9], tutte sotterranee, dovrebbero passare i treni che transiteranno sul Ponte sullo Stretto. Per eliminare alla radice i possibili futuri problemi, sarebbe opportuno valutare la realizzazione di percorsi distinti per i treni merci realizzando una “Gronda merci”, che eviti il transito dei treni merci nelle stazioni viaggiatori sotterranee, in modo da eliminare sul nascere eventuali limitazioni al transito dei treni merci tra la Sicilia e la Calabria [10].

In linea anche con tale obiettivo, si suggerisce di spostare la realizzazione della fermata Europa a Messina Centro, nelle vicinanze del porto, in modo da realizzare un punto strategico di scambio intermodale della città sul modello “Urban Hub” per rispettare e valorizzare i bellissimi luoghi centrali della città, semplificando drasticamente gli scambi intermodali, riducendo in modo significativo le interruzioni di carico e i conseguenti inutili aumenti dei tempi di viaggio e creando le condizioni per lo sviluppo di una serie di servizi (negozi, uffici, servizi pubblici, ecc.), che inevitabilmente avranno un carattere attrattivo, favorendo la coesione sociale e lo sviluppo economico.

Dato che il PUMS della città Metropolitana di Messina prevede come primo obiettivo il miglioramento dell’attrattività dei trasporti pubblici, si chiede il riesame delle scelte fatte dal Consiglio Comunale di Messina nel 2010 per allinearle alle linee guida europee (linee guida Eltis) e alla normativa nazionale (Decreto 4/8/2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e di conseguenza aggiornare il Progetto relativo alle linee, stazioni e fermate ferroviarie a servizio del Ponte sullo Stretto.

Bibliografia

G. Saccà, 2018, “Sistema di trasporto pubblico locale integrato tra mobilità metropolitana e collegamento stabile dello stretto di Messina”, ingegneria Ferroviaria, 2/2018, pag. 95-121
http://www.ingegneriaferroviaria.it/web/it/content/ingegneria-ferroviaria-febbraio-n2-anno-2018
https://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2017-05/Programma%207%C2%B0%20Convegno%20Sistema%20Tram.pdf
G. Saccà e altri, 2021, Quaderno 32-ALDAI Federmanager https://www.cifi.it/UplDocumenti/Verona11102021/14-Quaderno_32_ALDAI.pdf


Note

[1] https://www.cittametropolitana.me.it/servizi/p-u-m-s/documenti-p-u-m-s/allegati/all-ds-156.pdf
[2] http://oldsite.comune.messina.it/il-comune/grandi-opere-ed-infrastrutture-strategiche/ 
http://oldsite.comune.messina.it/il-comune/grandi-opere-ed-infrastrutture-strategiche/documentale/delibera-consiglio-comunale-attraversamento-stabile.pdf
[3] https://rivista.ording.roma.it/un-tram-low-cost-e-possibile/
https://issuu.com/ordingroma/docs/rivista_ioroma_14_ii_ae_online
[4] https://va.mite.gov.it/File/Documento/1250
[5] E. Caminiti, 2012, “Il Fronte a mare di Messina Sud, Tra piano e progetto”, Volume I e II, Ed. ARACNE
https://www.libreriauniversitaria.it/fronte-mare-messina-sud-piano/libro/9788854848603
[6] https://portusonline.org/wp-content/uploads/2021/12/Messina_Il_progetto_per_il_waterfront_una_sfida_per_il_XXI_secolo.pdf
[7] https://va.mite.gov.it/File/Documento/40538
https://va.mite.gov.it/File/Documento/29488
[8] https://va.mite.gov.it/File/Documento/40673
https://va.mite.gov.it/File/Documento/29487
[9] https://va.mite.gov.it/File/Documento/40605
https://va.mite.gov.it/File/Documento/29486
[10] Vedi pag 87 quarto punto “per le gallerie ferroviarie …” con stazioni già previste dal Progetto Definitivo del Ponte
https://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2021-05/Relazione%20-%20GdL%20Attraversamento%20stabile%20stretto%20%281%29.pdf

Prosegue il percorso di approfondimento “Sul ruolo della Sicilia nel Mediterraneo” verso un “Progetto di Sistema per il Sud in Italia, per l’Italia in Europa”

DICHIARAZIONE DI Cosimo Inferrera
Presidente Associazione Europa Mediterraneo-aps

Il Mediterraneo, considerati i legami e la vicinanza tra le popolazioni delle due sponde rappresenta lo spazio in cui realizzare nuove forme di governance, che mettano insieme gli interessi comuni a più regioni.

         La Macroregione Mediterranea Occidentale ed Orientale – presagita dal PE sin dal 2012 – costituisce lo strumento idoneo per agevolare la cooperazione transfrontaliera, proiettata in un’ottica di maggiore coesione economica. Proprio le auspicate relazioni di “buon vicinato” tra regioni di confine – recentemente enfatizzate dalla UE – possono contribuire a riannodare i loro legami socioculturali e le più efficaci garanzie di diritti e di iniziative per uno sviluppo congiunto!

         La Sicilia massimamente per storia, apertura alle diversità, capacità di metabolizzare l’ibridismo culturale si candida ad essere naturale centro di incontro, piattaforma logistica dove allocare servizi di interesse a disposizione delle diverse realtà. Adesso, si tratta di promuovere azioni sinergiche da parte degli enti territoriali per favorire quelle opportunità, che riportino la centralità geografica dell’Isola a diventare finalmente area della cooperazione economica e del dialogo piuttosto che di conflitti assurdi.

         Il Convegno del 4 marzo 2023 nel Teatro Comunale Trifiletti di Milazzo prosegue il percorso di approfondimento “Sul ruolo della Sicilia nel Mediterraneo” con l’auspicio di essere protagonisti del “Progetto di Sistema per il Sud in Italia, per l’Italia in Europa”, vero disegno integrato di sviluppo dell’intero Mezzogiorno, se ci sarà il sostegno dei vertici della Repubblica, dei presidenti delle Regioni, dei sindaci delle Città metropolitane.