Pranzo in cima a un grattacielo, pubblicato nel New York Herald-Tribune, 2 ottobre 1932,
Charles Clyde Ebbets, Tom Kelley o William Leftwich.

Pranzo in cima a un grattacielo è una fotografia scattata nella seconda metà di settembre del 1932 (sembra il 20 settembre 1932), durante la costruzione del Rockefeller Plaza completato nel dicembre 1933. La fotografia ritrae undici uomini all’ora di pranzo, seduti su una trave con i piedi che penzolano a 260 metri sopra le strade di Manhattan. Per la precisione, è stata scattata al 69° piano dell’edificio. Sebbene la foto mostri dei veri operai siderurgici, è stato ipotizzato, a ragione, che si tratti di un fotomontaggio. Le loro gambe non penzolano liberamente, ma sembrano appoggiare su di un livello. Un considerevole schiarimento, inoltre, può essere osservato intorno al gruppo di persone. Secondo molti critici della storia fotografica, non c’è un precipizio sotto il gruppo, ma un piano in precedenza completato. La fotografia è apparsa come supplemento fotografico domenicale sul New York Herald Tribune il 2 ottobre.

Per molto tempo la foto è stata erroneamente attribuita ad un collaboratore di Ebbet Lewis Hine, incaricato nel 1930 di fotografare la costruzione dell’Empire State Building. Nel 2003, dopo una ricerca nell’archivio Bettmann, l’immagine è stata attribuita a Charles C. Ebbets. Tuttavia, questa asserzione è nuovamente messa in discussione. Il negativo originale è di proprietà di Branded Entertainment Network, che lo ha acquisito dall’archivio Acme Newspictures nel 1995.

La curiosità ha spinto i commentatori a tentare di identificare gli uomini che appaiono nella foto. Il documentario Men at Lunch ha individuato solo alcuni di questi operai in pausa, di origini irlandesi. Il terzo da sinistra è Jozef Eckner, il quarto è Michael Breheny, il quinto è Albin Svensson e il sesto con una sigaretta è Peter Rice, un Mohawk di Kahnawake, Canada. Dall’altro capo, la prima persona a destra è un operaio slovacco Gustáv (Gusti) Popovič del villaggio Spiš di Vyšný Slavkov nel distretto di Levoča. Gusti era originariamente un taglialegna e falegname. Nel 1932 mandò alla moglie una cartolina con questa foto, sulla quale scrisse: “Mia cara moglie Mariška, è così che costruiamo l’America. Non preoccuparti, mia cara Mariška, come puoi vedere, sono ancora con la bottiglia in mano. Il tuo Gusti.” Gusti tornò a Vyšné Slavkov all’inizio della Seconda guerra mondiale, acquistò alcuni terreni boschivi e campi da pascolo, in modo da poter coltivarli mettere a coltura. Alla fine della guerra, Gusti fu ucciso da una granata nel suo villaggio, dove fu colpito da schegge mentre attraversava il fronte di battaglia. Gusti e Mariška hanno una fossa comune nel cimitero di Vyšný Slavkov. Il terzo operaio da destra è Joe Curtis. Si dice che l’uomo seduto come quarto da destra sia l’irlandese Francis Michael Rafferty con il suo migliore amico e collega irlandese di una vita, Stretch Donahue, seduto al suo fianco destro.

Foto rimasterizzata e colorata

Ashley Cross, giornalista del New York Post, ha definito la foto “la più famosa foto della pausa pranzo nella storia di New York”. Questa immagine è stata utilizzata e imitata in molte opere d’arte e, in alcuni casi, ne sono state realizzate varie versioni. È stata prodotta anche una versione a colori e Sergio Fornari ne ha creato una scultura commemorativa lunga 12 metri, esposta vicino al World Trade Center per cinque mesi dopo gli attacchi dell’11 settembre. Attualmente questa foto è uno dei best seller di Corbis. Sebbene i critici l’abbiano definita una trovata pubblicitaria, Johnston ha descritto questa foto come “un pezzo di storia americana”. Scattata, infatti, durante la Grande Depressione, l’immagine è diventata un’icona di New York City, tanto che Time nel 2016 l’ha inserita nell’elenco delle 100 foto più importanti di tutti i tempi.