L’Art Nouveau è un’arte essenzialmente urbana, che trova eco in città come Barcellona , Glasgow , Vienna , Parigi o Bruxelles

All’inizio del nuovo secolo, dopo un lungo periodo dominato dall’accademismo e dall’eclettismo, l’architettura trova una nuova fonte di ispirazione nelle forme naturali e nelle geometrie semplici, dando vita al movimento dell’Art Nouveau. Questo stile, che ha avuto un grande impatto su molte delle opere artistiche del primo Novecento, prende le mosse in Belgio e si diffonde rapidamente in Inghilterra grazie a Mackintosh, in Spagna con Gaudí, in Austria attraverso il gruppo della Secessione e negli Stati Uniti con Wright. Tutti questi artisti condividono una ricerca comune che, partendo dalle influenze dell’arte orientale, si sviluppa in diverse soluzioni a seconda delle tradizioni locali di ciascun paese.
Questo nuovo movimento trae ispirazione dal “Gothic revival”, dal pre-raffaellismo, dalle idee di William Morris e del movimento “Arts and Crafts”, dall’arte figurativa orientale, specialmente giapponese, e dalle trasformazioni radicali dell’industria. Per quanto riguarda le caratteristiche stilistiche il movimento Art Nouveau sviluppa un lessico autonomo che passa fluidamente dalle forme naturali (come fiori, rami, drappeggi e onde) all’astrazione geometrica e lineare (come linee serpentine, griglie e forme pure), cariche di simbolismo e trascendenza.
Tra gli esempi iconici ricordiamo Victor Horta, che nel 1897 realizzò a Bruxelles la Maison du Peuple per il sindacato socialista (oggi distrutta), applicando i principi di Viollet Le Duc, ispiratore del movimento, e utilizzando i materiali secondo le loro qualità e proprietà. Horta fu tra i primi a comprendere e sfruttare le potenzialità estetico-decorative e costruttive del ferro, modellando la facciata in armonia con la spazialità della piazza e dell’interno dell’edificio, che tendeva a trasparire proiettandosi all’esterno. Questi elementi si ritrovano anche nelle facciate dell’Hotel Tassel (1892) e dell’Hotel Solvay (1899).
L’Art Nouveau ebbe un grande impatto in molti paesi europei, coinvolgendo le élite culturali e intellettuali che desideravano un’arte più legata alle tradizioni locali ma espressivamente innovativa. In Francia, Hector Guimard adornò le stazioni del Metrò in stile floreale per rendere i sotterranei meno respingenti (1899). In Olanda, Hendrik Petrus Berlage sottolineò l’importanza della concezione spaziale e del trattamento delle masse murarie con poche decorazioni, come nella Borsa di Amsterdam (1903). Simili sviluppi si ebbero in Germania con lo “Jugendstil”, in Austria con la Secessione, in Inghilterra con Mackintosh, in Italia con il Liberty, in Spagna con Gaudí e negli Stati Uniti con lo stile della prateria di Wright.
Il limite dell’Art Nouveau risiede forse nell’aver dato vita a una nuova immagine esteriore rispondendo alla vecchia concezione di stile architettonico, che sarà rapidamente superata con la guerra e la rifondazione del metodo di progettazione. L’architettura Art Nouveau si esprime in modi diversi nei diversi paesi, ma nonostante le varianti, è facilmente riconoscibile, in misura maggiore o minore, dalle seguenti caratteristiche:
1. Uso simultaneo di materiali tradizionali e nuovi, spesso in combinazioni originali e con nuove modalità costruttive.
2. Piena considerazione dell’armonia tra struttura, spazio e scopo.
3. La sapiente coordinazione dei processi, quando il volume, il tetto e la facciata sono collegati in un’unità e la combinazione di trattamento superficiale, colori e linee dà l’impressione di una forma completa.
4. Utilizzo di luci e pareti trasparenti, dove nuovi materiali e nuove tecniche lo rendono possibile.
5. Una tendenza ricorrente all’asimmetria.
6. Rinnovamento coerente delle singole parti della composizione, sia esterne che interne, quando la linea aderisce rigorosamente alle regole classiche dell’Art Nouveau.
7. Decorazioni dei seguenti tipi:
a) imitazione di forme naturali, in particolare forme animali e vegetali, che spesso si trasformano in forme astratte,
b) utilizzo di motivi di artigianato classico, medievale o antico,
c) riferimento alla mitologia e alle leggende,
d) uso di iscrizioni, allegorie e altri simboli.
8. Forme insolite delle finestre, molte volte più piccole ai piani superiori, e abbondante uso di vetrate con motivi decorativi.
9. Elementi classici che l’architetto comprende e presenta in un modo nuovo.
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