Fotografia di Alfred Nobel

Ogni anno, i Premi Nobel celebrano l’eccellenza nei campi del sapere e dell’impegno civile. Istituiti per volontà di Alfred Nobel, industriale e inventore svedese, questi riconoscimenti sono assegnati “a chi abbia arrecato il massimo beneficio all’umanità” in discipline che spaziano dalla scienza alla letteratura, fino all’impegno per la pace. Dal 1901, data della loro prima assegnazione, i Nobel si sono affermati come i premi più prestigiosi nei rispettivi ambiti.

I riconoscimenti originari erano cinque: fisica, chimica, fisiologia o medicina, letteratura e pace. Un sesto, dedicato alle scienze economiche, venne aggiunto nel 1968 dalla Banca Centrale di Svezia, in memoria di Nobel. A meno di eventi eccezionali – come guerre o disordini politici – i premi vengono assegnati ogni anno. Ogni vincitore riceve una medaglia, un diploma e un premio in denaro. La medaglia, raffigurante il profilo di Alfred Nobel con l’indicazione della sua nascita e morte, è simbolo di un’eredità che si rinnova.

Non più di tre persone possono condividere un singolo premio, con l’eccezione del Nobel per la Pace, che può essere conferito anche a intere organizzazioni. I premi non vengono assegnati postumi, a meno che il vincitore non sia deceduto dopo l’annuncio.

Alfred Nobel: una vita tra invenzioni e inquietudini morali

Alfred Nobel nacque a Stoccolma nel 1833 in una famiglia di ingegneri. Fu chimico, inventore, imprenditore. Le sue 355 invenzioni – la più nota delle quali è la dinamite – gli assicurarono una fortuna considerevole. Nel 1894 acquistò l’acciaieria Bofors, trasformandola in un’importante industria bellica. Non mancarono le controversie: fu coinvolto in dispute legali sulla paternità di alcune invenzioni, come la cordite, esplosivo senza fumo brevettato in Gran Bretagna.

Nel 1888, un evento cambiò la sua visione del mondo. Un giornale francese pubblicò erroneamente il suo necrologio, confondendolo con quello del fratello Ludvig. Il titolo – “Il mercante di morte è morto” – sconvolse Nobel, che temette di essere ricordato solo per il suo contributo all’industria bellica. Questo episodio, seppur non confermato dagli storici, viene spesso citato come la molla che lo spinse a ripensare il proprio lascito.

Morì il 10 dicembre 1896 a Sanremo, in Italia, colpito da un’emorragia cerebrale. Aveva 63 anni.

Il testamento e la nascita dei premi

Nobel scrisse diversi testamenti nel corso della vita. L’ultimo, firmato a Parigi il 27 novembre 1895, un anno prima della morte, stabiliva la creazione di una fondazione destinata ad amministrare la sua fortuna per istituire i premi. Il documento lasciava il 94% del suo patrimonio – circa 31 milioni di corone svedesi, equivalenti a oltre 150 milioni di euro attuali – alla futura Fondazione Nobel. Le istruzioni indicavano anche le istituzioni incaricate dell’assegnazione dei premi.

Il testamento fu accolto con sorpresa e scetticismo, tanto che la sua approvazione da parte dello Storting, il parlamento norvegese, arrivò solo nell’aprile 1897. Subito dopo furono nominati gli esecutori testamentari, Ragnar Sohlman e Rudolf Lilljequist, che istituirono la Fondazione Nobel per gestire il patrimonio e sovrintendere ai premi.

Il Comitato Nobel norvegese per il Premio per la Pace fu il primo a essere costituito. Nei mesi successivi, furono designate le altre istituzioni: il Karolinska Institutet per la medicina, l’Accademia Svedese per la letteratura e la Royal Swedish Academy of Sciences per fisica e chimica. Gli statuti della Fondazione furono promulgati nel 1900 dal re Oscar II.

La Fondazione Nobel: custode di un’eredità

Fondata il 29 giugno 1900 come organizzazione privata, la Fondazione Nobel ha il compito di gestire le finanze dei premi e la loro amministrazione. Non interviene nella selezione dei vincitori, ma garantisce la sostenibilità economica dell’intero sistema. Funziona in molti aspetti come una moderna società di investimento, amministrando un capitale esente da imposte in Svezia e negli Stati Uniti.

Secondo lo storico svedese E. Bargengren, la disponibilità della famiglia Nobel a ritirare i fondi da Baku – dove i fratelli di Alfred erano attivi nel settore petrolifero – fu determinante per la creazione dei premi. Negli anni Ottanta del Novecento, la strategia di investimento della Fondazione divenne più dinamica. Nel 2007, il patrimonio gestito aveva raggiunto i 3,6 miliardi di corone svedesi, circa 560 milioni di dollari.

I primi vincitori: scienza, letteratura e pace

Con le strutture in piedi e le linee guida tracciate, nel 1901 si procedette alla prima assegnazione. In fisica, il premio andò a Wilhelm Röntgen per la scoperta dei raggi X, preferito a Philipp Lenard, studioso dei raggi catodici. In chimica, fu premiato Jacobus Henricus van ’t Hoff per i suoi studi sulla termodinamica, su una rosa di venti candidati.

Il riconoscimento per la letteratura fu assegnato al poeta francese Sully Prudhomme, una scelta che suscitò polemiche: 42 intellettuali svedesi avrebbero preferito veder premiato Lev Tolstoj. Alcuni critici, come Burton Feldman, giudicarono Prudhomme una figura marginale, selezionata per il suo stile vittoriano più che per meriti letterari.

In medicina, il primo Nobel fu assegnato a Emil von Behring, scopritore di un’antitossina contro la difterite, malattia che all’epoca mieteva migliaia di vittime.

Il Premio Nobel per la Pace venne conferito congiuntamente a Jean Henri Dunant, fondatore della Croce Rossa, e al pacifista Frédéric Passy, attivo promotore della cooperazione internazionale. Fu un primo passo verso il riconoscimento dell’impegno umanitario e diplomatico nel secolo a venire.

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