

La Grande Muraglia Cinese è stata costruita per proteggere la Cina dalle invasioni. La sua costruzione si è protratta per secoli ed è stata realizzata con materiali locali, richiedendo un enorme sacrificio umano. La muraglia più famosa è quella costruita da Qin Shi Huang nel III secolo a.C. |
Una delle notizie più particolari di questa settimana riguarda la scoperta di una nuova sezione della Grande Muraglia Cinese, che permette di datare l’antica struttura fortificata a circa 300 anni prima rispetto a quanto si pensasse finora. Grazie ai nuovi sistemi di datazione e alle nuove tecnologie, gli scienziati hanno dimostrato che questa sezione risale alla tarda dinastia Zhou occidentale, ovvero al periodo compreso tra il 1046 a.C. e il 771 a.C. Questa scoperta porta alla luce nuove conoscenze sull’età, la costruzione e la funzione dell’antico monumento.
L’interessante notizia è riportata da “Archaeology News”. Lo scavo, specifica l’articolo, è stato condotto dall’Istituto provinciale di Shandong per le reliquie culturali e l’archeologia tra maggio e dicembre 2024. La sezione scoperta ed esaminata appartiene alla Grande Muraglia di Qi, patrimonio mondiale Unesco, ed è lunga circa 650 chilometri. L’anno scorso sono stati portati alla luce 1.315 metri di questa sezione vicino al villaggio di Guangli, nel distretto di Changqing, Jinan.
La Grande Muraglia Cinese aveva principalmente lo scopo di proteggere i confini settentrionali dell’Impero cinese sotto le diverse dinastie che si sono succedute nel tempo. A partire dal V secolo a.C., furono erette numerose sezioni di mura, poi unificate nella struttura che oggi conosciamo come la Grande Muraglia.
Durante il periodo della dinastia Ming, più di un milione di soldati sorvegliavano la muraglia. Si stima che la sua costruzione, durata diversi secoli e considerata il progetto edilizio più lungo del mondo, abbia causato la morte di circa due o tre milioni di persone.
Nel periodo degli Stati Combattenti (V secolo a.C. – 221 a.C.), gli stati di Qi, Yan e Zhao realizzarono lunghe fortificazioni per proteggere i propri territori. Queste barriere erano progettate per resistere ad attacchi con armi leggere, come spade e lance, ed erano costruite inserendo sabbia e ghiaia tra telai di legno.
Dal III secolo a.C. vennero edificate ulteriori fortificazioni per difendere l’impero dagli attacchi delle popolazioni nomadi provenienti dalle attuali regioni della Mongolia e della Manciuria. Sebbene la muraglia, con un’altezza media di 7 metri, non fosse impenetrabile per i nemici, impediva comunque l’accesso a cavallo.
Secondo le notizie fino ad oggi possedute, la sezione più famosa della Grande Muraglia fu realizzata tra il 220 e il 200 a.C. per ordine del primo imperatore cinese, Qin Shi Huangdi. Di questa muraglia oggi resta solo una piccola parte, poiché si trovava più a nord rispetto alla versione successivamente ricostruita sotto la dinastia Ming. Qin Shi Huang, dopo aver unificato la Cina nel 221 a.C. e fondato la dinastia Qin, distrusse le mura interne che separavano i vari stati per rafforzare il potere centrale. Tuttavia, per proteggere il nuovo impero dalle incursioni del popolo Xiongnu, ordinò la costruzione di un nuovo muro, collegando le fortificazioni già esistenti lungo il confine settentrionale.
Sulla Grande Muraglia sono fiorite col tempo. Secondo una leggenda, un enorme drago indicò agli architetti la direzione e il luogo in cui costruire il muro. Camminò lungo i confini del paese, così da potere innalzare un muro di difesa al posto delle sue impronte. Alcuni antichi testi sostengono che perfino la forma del muro assomiglia a un drago in volo.
Data la difficoltà nel trasporto dei materiali, i costruttori sfruttavano per forza maggiore le risorse locali. Nelle zone montuose utilizzavano pietra, mentre nelle pianure impiegavano la terra. I contadini deceduti durante i lavori vennero sepolti all’interno della muraglia e furono ritrovati dagli archeologi secoli dopo. A questo proposito la leggenda più famosa è la storia di Meng Jiangnyu, la moglie di un contadino costretto a lavorare alla muraglia durante la dinastia Qin. Quando alla donna giunse la triste notizia che suo marito era sepolto nel muro, Meng Jiangnyu andò sul posto e pianse tanto amaramente che a causa delle sue lacrime crollò la parte del muro dove erano nascosti i resti del marito, rivelandoli alla sua vista.
Non esistono documenti precisi che attestino la lunghezza esatta e la disposizione della muraglia costruita sotto la dinastia Qin. Successivamente, le dinastie Han, Sui e Jin restaurarono e ampliarono la Grande Muraglia per difendersi dalle invasioni provenienti da nord.
Oggi quest’opera colossale è meta prediletta da innumerevoli turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Foto di M15t3r Dr4g0n da Pixabay
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