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Il tempio
ionico
Quasi parallelamente al
tempio dorico appare il tempio
ionico (dalla metà del VI secolo
a.C.). Il più antico di questi è
l’Heraion di Samo. La sua forma è,
per quanto riguarda principalmente
le colonne, più leggera e
slanciata, differenziandosi anche
in diversi altri aspetti.
Innanzitutto, le colonne
presentano una base nell’attacco
con la platea dello stilobate.
Questa era formata da 3 dischi di
forma diversa, con al centro la
scozia, a creare un canale di
suddivisione. A caratterizzare
questo stile, però, è
principalmente la colonna ed il
suo capitello. Il fusto, infatti,
è meno massiccio e leggero, ed il
suo capitello possiede degli ovoli
nell'echino, con diverse
decorazioni nell’abaco,
caratterizzandolo anche al
semplice sguardo. Anche
l’architrave è composta da tre
elementi orizzontali, che sporgono
verso l’esterno, presentando
superiormente una piccola
modanatura. Il fregio ionico è
scolpito con dei bassorilievi,
mentre la cornice si arricchisce
con dentelli regolari nella
spartizione. Per ammirare un
tempio ionico d’epoca greca, ci si
può recare in Asia Minore, nelle
polis di Priene (il tempio di
Atena Poliade), Efeso (il tempio
di Artemide), o Dydyma, vicino
Mileto, dove si trova l’enorme
tempio di
Apollo.
Il
tempiuo corinzio
Sostanzialmente lo
stile corinzio è strutturalmente
identico a quello ionico. Diverge
soltanto per il capitello,
decorato con foglie d’acanto, e
per la base della colonna, che
presenta un disegno dissimile da
quella ionica. In genere i
templi corinzi appaiono nel IV
secolo a.C., come nel thòlos di
Epidauro o ad Olimpia con il
Philippeion. Ciononostante, esiste
un caso isolato di tempio greco
corinzio a Bassae (il tempio di
Apollo), risalente alla fine del V
secolo a.C. Per questa
“variante” corinzia, la leggenda
narra che ad inventarlo sia stato
un certo Callimaco, scultore.
Questi avrebbe preso ad
ispirazione un cesto trovato per
caso vicino ad una tomba. Dal
cesto fuoriuscivano delle foglie
d’acanto, proprio come nel
capitello corinzio. Questo
stile (che sembrerebbe minore) fu,
invece, ampiamente utilizzato
successivamente dall’architettura
romana.
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