Asili nido e materne
Come tutti i genitori sanno, prima
della scuola elementare, i bambini
possono frequentare gli asili nido
(dai 3 mesi ai 3 anni) e poi la
scuola materna, detta anche scuola
dell’infanzia (dai 3 ai 6 anni
d'età). Sono stati creati gli
asili nido per aiutare e
supportare la crescita del bambino
appena nato, da poco partorito. Si
parte addirittura dai 3 mesi,
quindi in un periodo in cui la
madre può trovarsi in difficoltà,
anche se con permessi lavorativi
per maternità. Essi sorgono, in
particolare, in aree a maggiore
densità abitativa. La capienza di
un asilo nido può variare da un
minimo di 25 ad un massimo di
60-70 bambini. Essi svolgono
un primo momento educativo nel
periodo iniziale, in cui il
bambino comincia la sua crescita.
Negli asilo nido inizia inoltre la
socializzazione tra i bambini, e,
siccome essi operano basandosi su
un modello culturale prestabilito,
avviene la loro prima educazione
culturale. Sempre utilizzando
un progetto educativo, la scuola
materna accompagna i piccoli dal
nido alle scuole elementari.
Questa può essere pubblica o
privata, come capita con comunità
locali, enti religiosi o semplici
privati. Le strutture statali, in
genere, fanno parte degli istituti
comprensivi, che li riuniscono
alle successive scuole elementari
e medie.
Le scuole statali e private
Curiosamente il ternie scuola
deriva dal latino schola, che a
sua volta deriva da un termine
greco. Ebbene, quest’ultimo ha
come significato “tempo libero",
per poi divenire il "luogo in cui
veniva speso il tempo libero". In
effetti, nelle scuole greche si
dissertava di filosofia e scienza,
ne è un esempio i dialoghi tra
Socrate o Platone con i loro
studenti. Questo avveniva,
appunto, nel tempo libero. Con i
secoli, il termine ha avuto come
significato, prima "luogo di
lettura", poi “luogo d'istruzione
per eccellenza”, E come tale lo
conosciamo. Nelle società
moderne l’istruzione ha un posto
fondamentale, tanto che la scuola
dell’obbligo (obbligo formativo)
ha avuto una durata sempre
maggiore. Le scuole, comunque si
protraggono di molto, con
l’istruzione secondaria e quella
universitaria.
Solo negli
ultimi due secoli, l’istruzione ha
registrato dei cambiamenti
sostanziali. Se inizialmente, chi
non poteva permettersi di studiare
veniva relegato nei gradini più
bassi della società, quando
l’industrializzazione si sviluppò
in maniera significativa, ci si
rese conto della necessità
dell’alfabetizzazione degli
operai. Col passare del tempo
l’istruzione ha cessato di essere
un optional, divenendo sempre più
importante. L'educazione è
divenuta , così, prima un
desiderio, oggi una necessità. La
presenza di persone istruite,
infatti, si è dimostrata
necessaria allo sviluppo stesso
delle società nazionali.
I parchi gioco
Il gioco è ritenuto dagli
specialisti importantissimo per lo
sviluppo del bambino e della sua
socializzazione se il gioco è in
comune con altri della propria
età. Nelle città moderne,
sempre più cementificate, il gioco
all’aperto dà ai piccoli di
giocare e immaginare in piena
libertà. E’ il caso dei parchi
gioco, che presentano le
necessarie attrezzature. Inseriti,
di solito, nei parchi urbani, o in
piccoli giardini pubblici, offrono
ai bambini l’opportunità di vivere
all’aperto e giocare in piena
salute.
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