2/6
  DALLA MAGIA AD HARRY POTTER
 

TORNA ALLA HOME DI MAGIA

 

VAI ALLA PAGINA SUCCESSIVA

 
   
VIDEO MAGIA ED ILLUSIONISMO
     
HOME PRIMOPIANO
 
 
   
     
   
 
     

   
     
   
 
 

Per come la si voglia vedere, la magia ha accompagnato sempre tutte le civiltà umane, sin dai primordi. Molti studiosi, ad esempio, interpretano i graffiti, ritrovati nelle caverne francesi, risalenti al paleolitico, come forma di magia primordiale., Le rappresentazioni di scene di caccia, avrebbero avuto funzione propiziatoria per una caccia fortunata. I disegni sarebbero perciò una forma di occultismo o stregoneria, o quantomeno di superstizione.

Gli Egizi
La civiltà egizia, come è noto, si basava fortemente sull’uso della magia, gestita in forma esoterica dalla classe dei sacerdoti. Essi amministravano il gran numero degli dei (anche alcuni animali erano sacri), l’imbalsamazione per le classi nobili e la vita eterna del faraone. Nel famoso libro dei morti, vi erano codificati tutti gli incantesimi necessari per l’ingresso nell’oltretomba. Parti di questo vennero riportati su papiri, ma erano anche presenti sui muri delle tombe e sul sarcofago. Inoltre, con la “apertura della bocca” di statuette d’argilla (con una specifica cerimonia) essi, rendendole “vive”, creavano un rapporto con il defunto.


Le pratiche magiche, pur in gran parte segrete, si accompagnavano anche all’astrologia, la geometria e la zoologia sacra, la negromanzia e l’alchimia. In sostanza gli egizi ritenevano il mondo fisico come espressione spirituale e quindi vivo. Spirito e materia convivevano e si relazionavano l’un l’altro.
Abbiamo una buona conoscenza di tutte queste pratiche occulte grazie al ritrovamento di rotoli di papiro, scritti anche in più lingue, come il greco, il copto ed il demotico.

Nella Mesopotamia grandissima importanza era data all’astrologia, che si riteneva influisse direttamente con i fenomeni naturali e la vita delle persone stesse. Ciononostante, rilevante era il legame con gli spiriti e i demoni. Per richiamarli si usavano formule magiche, un cerchio per proteggere il sacerdote, l’utilizzo di amuleti e bacchette rituali.
Tutte le civiltà della regione (la cultura sumera, accadica e caldea e tutta l’area persiana) possedevano prescrizioni cerimoniali basate su regole magiche.

Grecia e Roma
Come quasi tutta la cultura occidentale, anche la magia proviene dall’antica Grecia. Il termine (mago) venne coniato da Erodoto per denominare pratiche arcaiche e pratiche di derivazione persiana. Queste in periodo ellenistico si fusero con astrologia, alchimia, rituali magici ed esoterici. La cultura che ne derivò fu alla base del  medioevo europeo ed oltre.
Durante il periodo romano le pratiche magiche e occulte erano parte della cultura sia aristocratica che popolare. Tanto che rientravano nel Diritto giuridico, condanne per l’uso fraudolento della magia. La stessa letteratura romana è piena di racconti ed invenzioni magiche, tanto era d’uso comune.

 

Nel medioevo
Con la nascita della religione cristiana, la vita per la magia, durante il primo medioevo, si fece difficile. Molti gli autori che la criticarono aspramente, quali  Sant'Agostino e Tommaso d'Aquino. Tuttavia, nello stesso periodo in nord Europa, vennero create figure di semidei come Thor e Odino, dai poteri soprannaturali.
La diffusione a livello popolare della magia rimase comunque notevole. Molti furono i trattati a favore dei rituali esoterici, comparsi come traduzioni di importanti testi arabi. In periodo umanista con il recupero anche di libri greci e latini, l’editoria sul tema divenne copiosa. Gli umanisti traduttori resuscitarono opere sostanziose, come i quattordici libri denominati Corpus Hermeticum.
Nel successivo Rinascimento (XVI secolo) e nel secolo seguente, convissero tra loro magia e scienza, senza quasi soluzione di continuità. La magia si impose e crebbe per importanza. Cornelio Agrippa von Nettesheim n