10/11
  DALL'ASTROLOGIA ALLA FANTASCIENZA
 

TORNA ALLA HOME DI ASTROLOGIA

 

VAI ALLA PAGINA SUCCESSIVA

 
   
VIDEO ASTROLOGIA E FANTASCIENZA
     
HOME PRIMOPIANO
 
 
   
     
   
 

   
     
 
 

Tra gli anni trenta e quaranta sulla rivista Astounding Stories, diretta da John W. Campbell, si sviluppano e si affermano tutti i grandi autori fantascientifici, tanto che si parla di Anni d’Oro della fantascienza. L’elenco degli scrittori è lungo: A. E. Van Vogt, Isaac Asimov, Robert A. Heinlein, Clifford D. Simak, Ray Bradbury, Theodore Sturgeon. Ma è proprio nei successivi anni cinquanta, che il nome di questi diventerà quello dei “Mostri sacri” del genere letterario, esempio per tutti gli scrittori successivi.
Tuttavia, negli anni quaranta, l’ottica dei racconti si precisa. Inizialmente, i testi si basano sull’estrapolazione, cioè i trand del presente vengono proiettati in versione futura, quando si affermerebbero, anche estremizzati, sia positivamente che negativamente. Gli scrittori ottimisti, invece, puntano sulla “meraviglia”, dove il gioco della fantasia prevale sull’incredulità dalla logica.
Purtroppo, dopo la seconda guerra mondiale, l’invenzione della bomba atomica e l’iniziuo della Guerra fredda, si ha un brusco risveglio, che oscura l’orizzonte del prossimo futuro. Le storie fantascientifiche assumono un carattere angoscioso e angosciante, molto profetico di sventure. A tutti questi motivi si assommano anche i travagli di società ancora immature, sia nel campo dei diritti civili delle persone nere che nella tolleranza politica, cioè, il diverso inquieta come tale. Ciononostante, se si afferma la cosiddetta "fantascienza sociologica", alcuni autori meglio sopporteranno questi anni duri, prefigurando il cambiamento verso la "New Wave" degli anni sessanta. Tra i nomi di questi, abbiamo: Fritz Leiber, Cordwainer Smith e Philip K. Dick, allievo dello scrittore Anthony Boucher, che tenterà di dare una dignità ad un genere poco considerato dalla letteratura maggiore, come la fantascienza

Negli anni sessanta, quelli della "New Wave",  la Guerra fredda continuò nel suo cammino, ma due fattori, la corsa alla Luna e la rivoluzione dei costumi, proiettarono una speranza nel futuro. La rivoluzione degli anni sessanta, con la parallela rivoluzione di tutti i diversi, si caratterizza con una letteratura dissacratoria, anche nel campo della fantascienza. Tematiche scottanti del periodo entrarono nel genere, attualizzandolo, come il sesso, le droghe, il femminismo, il razzismo, e, addirittura, la guerra in Vietnam. Tuttavia, questo nuovo approccio si incrociò con la tendenza a dare sostanza e uno stile sofisticato alla fantascienza. In alcuni casi divenne altamente culturale, non più la letteratura semplice e diretta che lo aveva caratterizzato e classificato precedentemente. Questa “mutazione” fu riconosciuta dalla stessa critica accademica, che, forse per la prima volta, la prese in considerazione. La critica utilizzò due nuove riviste specializzate nel settore: Science-Fiction Studies, Foundation ed Extrapolation.
In questo periodo, con l’ulteriore uscita della rivista New Worlds in Gran Bretagna si viene a creare un tandem composto da scrittori inglesi ed americani. In particolare si evidenziò la personalità di Harlan Ellison, autore di racconti, ma soprattutto curatore di due antologie, divenute storiche per la fantascienza.
La prima metà degli anni settanta vede la continuazione dell’ondata della "New Wave". La contestazione sessantottina porta nel genere letterario parecchie autrici, che continuano a sviluppare l’ottica femminista, ma, in particolare, interessate dal più generale tema dell'identità femminile. Ed effettivamente le scrittrici nel periodo sono molte. Per citarne alcune: Joanna Russ e Ursula K. Le Guin, Marion Zimmer Bradley, Doris Lessing e Alice Sheldon, che si firmava, però, con uno pseudonimo maschile.

Tuttavia, nella seconda metà del decennio, la fantascienza opera un’inversione stilistica: si torna alle origini, Nelle sale cinematografiche, infatti, viene proiettata la serie di Guerre stellari di George Lucas. E’ un film leggero, quasi una fiaba. Ma il grandissimo successo riportato sul mercato internazionale dal film obbliga gli scrittori ad un ripensamento culturale. E’ finita l’epoca di Odissea dello Spazio, e si inizia a produrre film di cassetta, ma di grande popolarità.
La scoperta, negli anni ottanta, della fantascienza da parte del cinema di Hollywood portò alla produzione di numerosi film, a metà strada tra fantascienza e fantasy. Soprattutto si inizia ad utilizzare la tecnologia informatica per gli effetti speciali, apprezzatissimi dal grande pubblico.
Anche a livello tematico in questi anni,