2/11
  DALL'ASTROLOGIA ALLA FANTASCIENZA
 

TORNA ALLA HOME DI ASTROLOGIA

 

VAI ALLA PAGINA SUCCESSIVA

 
   
VIDEO ASTROLOGIA E FANTASCIENZA
     
HOME PRIMOPIANO
 
 
   
     
   
 

   
     
 
 

Nell’alto medioevo, con l’occidente barbarico, va persa molta della cultura classica e le sue pratiche. A preservare tale sapere (anche astrologico), furono le coeve culture araba e persiana. E non fu cosa da poco, tenendo conto che tra queste conoscenze, vi furono anche la matematica, la geografia e la filosofia, oltre che l’astronomia, a cui si legava strettamente, in quei tempi, pure l’astrologia. Entrarono in gioco, infatti, i numerosissimi traduttori islamici di antichi testi greci e romani. Le conoscenze classiche, inoltre, furono, non solo salvate, ma anche, in seguito, da loro ampliate. Per quanto riguarda l’astrologia, vennero redatte le tavole delle effemeridi, che fanno parte tutt’oggi delle tavole astronomiche utilizzate quotidianamente dai moderni astrologi. A Baghdad e a Damasco sorsero poli culturali riguardanti la medicina e l’astronomia. Il Califfo al-Mansur fece costruire, a Baghdad, un importante osservatorio astronomico, con biblioteca annessa. Tra gli studiosi islamici va segnalato Abū Rayhān al-Bīrūnī, che, verso il millennio, operò una prima suddivisione semantica tra astrologia e astronomia.

Quando nel medioevo  iniziò il lento recupero del sapere passato, gli studiosi occidentali lo recuperarono da testi classici, ma anche da testi islamici. Così, tra i molti, venne tradotto il saggio Introductoriam in Astronomium, scritto da Albumasar o Abu Ma'shar, che era un testo, molto importante, di astrologia e astronomia arabo. 

Nel Duecento, in Europa, finalmente la cultura riprese a circolare. Vennero compilati i primi “commentari” all'Almagesto e al Tetrabiblos di Tolomeo. Nel 1240, viene redatto il testo di astronomia (e quindi astrologia), il Tractatus de sphaera mundi, da parte dell’inglese John of Holywood, che insegnava tale materia all’Università di Parigi. In Italia si evidenzia, nello stesso periodo, Guido Bonatti da Forlì.
Nel XV secolo, poggiante sulla filosofia neoplatonica del tempo, l’astrologia guadagna una nuova prospettiva: quella della previsione del futuro. Così nei palazzi reali e della nobiltà, si contattarono gli astrologi per i loro oroscopi, in campi come i matrimoni, gli affari e le guerre. Si riteneva, infatti, che I movimenti astrali, opportunamente decifrati, comunicassero segni della natura, e addirittura del divino, tali da influenzare la vita degli uomini. L’astrologia, nel Quattrocento, divenne così essenziale da influenzare gli stessi pittori loro contemporanei, che affrescarono i palazzi signorili con allegorie profane astrologiche, miste a mitologia classica.

Tuttavia, l’astrologia, nel momento del suo massimo splendore (il Rinascimento), trova la sua conclusione con la nascita della scienza sperimentale. E’ Galileo Galilei, con il suo metodo scientifico, ad avviare quest’ultima, proprio con le sue osservazioni notturne.
Ciononostante, gli stessi astronomi  del tempo non rilevarono l’avvenuta scissione tra astronomia e astrologia (come Tycho Brahe e Keplero). Capitava così che insigni scienziati prevedessero il futuro con i loro oroscopi. Tycho Brahe, in particolare, si riteneva totalmente un astrologo ed era convintamente avverso al sistema copernicano. Sta di fatto, che proprio le sue scoperte astronomiche contribuirono a dimostrare il modello eliocentrico. Lo stesso Galileo, il fondatore della scienza moderna, avendo problemi economici, sbarcava il lunario facendo oroscopi e pronostici ai suoi studenti. Da documenti giunti sino a noi, Galileo realizzò accurate previsioni astrologiche personali sia per se stesso che per le figlie ed i suoi amici più stretti. Un po’ quello che accadde a Isac Newton, che fu uno studioso, essenziale nella storia della scienza, e, al tempo stesso, un alchimista.
Pur sopravvivendo, l’astrologia, con il passare del tempo, ha perso tutta la sua antica importanza. Gli stessi scienziati d’oggi la considerano solo superstizione. D’altra parte le sue divinazioni, non poggiando su dati certi, non sono dimostrabili. Il suo riferimento a pianeti del nostro sistema solare, che modificherebbero il destino della vita umana (come un nuovo sistema tolemaico), sono stati superati, da tempo, dall’astronomia, che ha raggiunto, con le sue osservazioni, i limiti dell’Universo stesso, scoprendo un incredibile numero di stelle e nuove galassie.
Ironicamente, oggi l’astrologia, se da un lato ha perso la sua importanza storica, dall’altro ha incrementato notevolmente la sua diffusione. Su molti giornali e media troviamo previsioni astrologiche quotidiane. Se per tutti gli astrologi ha più importanza l’oroscopo natale (creato con ora e data di nascita personale), incredibilmente quelli giornalieri si basano esclusivamente sui dodici segni zodiacali. L’affidabilità, quindi, è quasi del tutto nulla. Vengono redatti, infatti, in maniera generica e molto vaga.

 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
  HOME  
 

 

È vietata la riproduzione, anche parziale e con qualsiasi media, di testi ed immagini,
la cui proprietà intellettuale appartiene ai rispettivi autori.

 
   
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2013. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it