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  DALL'ASTROLOGIA ALLA FANTASCIENZA
 

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Nostradamus, personaggio citatissimo nei media moderni, è tuttora famoso per le sue profezie. Preso in considerazione e consultato ad ogni grande evento, sembra seguirci la nostra storia contemporanea. Le sue previsioni profetiche lo pongono sullo stesso piano di un altro noto profeta come san Malachia, Nel suo libro Le Profezie, sono raccolte numerose quartine messe in rima, a gruppi di 100 per volta, nel testo specifico Centuries et prophéties (1555). I suoi sostenitori sono molti e convinti che egli abbia nelle righe già previsto molti fatti degli ultimi due secoli, come la rivoluzione francese, lo scoppio della bomba atomica, la parabola del nazismo di Adolf Hitler, e addirittura il crollo delle torri gemelle di New York del 2001. E’ proprio questa convinzione (mai veramente dimostrata) che lo mantiene ancora attuale e, quindi, mai passato alla storia.
I suoi detrattori semplicemente osservano che è il modo di scrivere le quartine, assai confuso ed ambiguo, a portare il lettore sulla strada di una chiaroveggenza a posteriori. Fanno presente che le uniche tre volte che Nostradamus ha citato date precise, queste non si sono mai avverate, come è il caso del 1999, data nella quale doveva avvenire la fine del mondo.

Vissuto tra il 1503 e il 1566, Nostradamus fa parte dell’altra faccia del Rinascimento, quella “oscura” delle pratiche esoteriche, che raggiunsero il loro massimo proprio in questo periodo, poco prima della nascita della scienza moderna, nel XVII secolo. .

Michel de Nostredame (o Miquèl de Nostradama), per brevità Nostradamus, nacque nel 1503 a Saint-Rémy-de-Provence, nel mezzogiorno francese, da famiglia facoltosa. Il padre era un apprezzato notaio, che commerciava anche in cereali. Nostradamus faceva parte di una famiglia cristiana, ma d’origine ebraica. Il nonno convertitosi, acquisì il nome Nostradame, che sembra sia stato scelto dall’arcivescovo della zona.
Da giovane Nostradamus ebbe il privilegio di studiare, cosa non comune allora. A 15 anni entrò all'università di Avignone, dove iniziò a studiare materie come matematica, retorica, astronomia e, naturalmente, astrologia, ma non riuscì a concludere il suo corso di studi, perché l’università chiuse i battenti a causa di una pestilenza scoppiata in città. Viaggiò molto (si dice otto anni) e praticò in questo periodo il mestiere di speziale (il farmacista), sempre alla ricerca di erbe adatte a sconfiggere il morbo della peste. Ciononostante, Nostradamus non si arrese, ma riprovò a laurearsi più volte. Dopo essere stato espulso dall'Università di Montpellier, dove stava prendendo il baccalaureato di medicina, per aver fatto lo speziale (cosa disonorevole), riprovò per la terza volta, stavolta con pieno successo, nel 1532. In seguito, tentò di raggiungere il suo sogno di creare una medicina adatta alla peste, sperimentando una pillola, di colore rosa, che ritenne utile allo scopo.
Nostradamus aveva delle grandi possibilità. Invitato ad Agen da Giulio Cesare Scaligero, una delle menti più illuminate del tempo, conobbe quella che sarebbe divenuta sua moglie. Dopo averla sposata, felicemente ebbe da lei due figli. L’ironia della sorta, gli tolse moglie e figli, a causa di una terribile pestilenza, nel 1537. Dopo aver viaggiato un po’ ovunque in Francia e Italia, dieci anni dopo, stabilitosi a Salon, conobbe e sposò Anne Ponsarde, vedova. Insieme ebbero ben 6 figli, tre maschi e tre femmine. In questo periodo, Nostradamus abbandonò, poco alla volta, la professione di medicco, per rivolgersi alle pratiche occulte e al mistero. Entrò nel campo delle profezie pubblicando almanacchi (uno almeno nel 1550). La cosa gli procurò una certa notorietà, tanto che molti, soprattutto nobili, gli chiesero oroscopi e qualche amuleto.

Le celebri quartine
E’ a questo punto della sua vita che Nostradamus decise di realizzare un testo che raccogliesse 1000 quartine in rima particolarmente profetiche. Tuttavia, essendo reale lo scontro con il fanatismo religioso della Chiesa del tempo, egli compose le quartine in modo criptico, non facile ad intendersi. Pur essendo scritte in francese, ad esempio, egli utilizzò nei testi parecchie altre lingue, oltre a riferimenti, simboili e giochi di parole.
La pubblicazione del libro Les Propheties, gli valse notorietà, ma anche polemiche ed attacchi… e la fama di oggi. Si ritennero le quartine, al tempo, come scritte dal diavolo, oppure frutto di ispirazione spirituale. Per rispondere alle critiche, egli dichiarò di basarsi sull'astrologia giudiziaria. Ciononostante gli giunsero attacchi anche da astrologi famosi contemporanei, come Laurens Videl. Purtroppo le ultime 48 quartine si sono perse e risultano mancanti nel testo giunto sino a noi.
La forte attenzione delle classi più agiate, dopo la pubblicazione del libro, portò all’invito a corte della regina Caterina de' Medici, moglie di Enrico II di Francia. Gli chiese consigli, la spiegazione delle quartine più prossime ed oroscopo per i figli. Divenne un protetto della regina e l’interesse gli valse la nomina a consigliere e medico del Re Enrico III Valois.
Le preziose profezie e la celebrità che le accompagnò hanno creato una leggenda attorno a lui, che supera ogni fatto storico. Questa vuole, ad esempio, che Nostradamus abbia previsto la sua stessa morte (in realtà era da tempo malato da idropsia).

Le fonti documentali
L’attenta analisi della sua opera da parte di studiosi (già a partire dal XVII secolo), ha svelato i suoi “ferri del mestiere”, così si sono messi in chiaro il suo forte riferimento a passi biblici e a fatti storici del passato o a testi di autori medievali. Nostradamus conosceva sicuramente il lavoro di Tito Livio, Svetonio e Plutarco, come quello dei trattatisti medievali Goffredo di Villehardouin e Jean Froissart.
Un altro dei riferimenti di Nostradamus è quello a Mirabilis liber, pubblicato nel 1522. Questo, nonostante il suo successo, cadde velocemente nell’oblio, a causa del fatto che era scritto in latino da un autore anonimo. I numerosi “estratti” di Nostradamus del libro, essendo scritti in francese hanno invece superato la prova del tempo. Tra le altre pubblicazioni prese in considerazione fu il De honesta disciplina di Pietro Baldi del Riccio, edito nel 1504. Una delle sue quartine, addirittura, è copiata da un testo di Richard Roussat.
La cosa curiosa è che Nostradamus non si ritenesse un profeta, ma un astrologo. Sempre a sua detta, le sue previsioni arriverebbero fino all'anno 3797.

 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
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