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  DALL'ASTROLOGIA ALLA FANTASCIENZA
 

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Secondo voi, le Previsioni del tempo, gestite dall’Aeronautica militare, si basano su divinazioni di un chiaroveggente? E’ evidente che no. In effetti tali previsioni poggiano su delle scienze specifiche: le scienze dell'atmosfera. Queste derivano da studi di fisica sull’atmosfera terrestre, in particolare, della fascia troposferica, dove avvengono i principali fenomeni riguardanti il tempo. Dopo un attento studio delle leggi fisiche e dei processi loro correlati, si sono distinti degli elementi come temperatura dell'aria, umidità atmosferica, pressione atmosferica, radiazioni solari e venti.  Dal rapporto tra di essi, dopo uno studio sia teorico che pratico, se ne sono estratte delle leggi fisiche e modelli matematici, che hanno permesso, nel settore delle “previsioni del tempo”, una certa qual affidabilità sulla possibilità di prognosi a breve termine (e sottolineiamo “breve termine”) dei vari fenomeni atmosferici. Attraverso la raccolta continua di dati sul territorio, tramite stazioni meteorologiche, sonde, razzi, palloni e altra strumentazione sparsa un po’ ovunque, l’Aeronautica militare effettua queste “previsioni”, Naturalmente, tale attività giornaliera è costantemente arricchita da informazioni  e verifiche, oggi, effettuate attraverso l’uso di specifici satelliti meteorologici.

La meteorologia tratta soprattutto delle precipitazioni, che possono essere liquide, come la pioggia, parzialmente solida, come la neve, o solida, come i cristalli di ghiaccio e la grandine. Tra gli altri dati forniti vi sono la temperatura, l’umidità ed il vento. Tutti questi elementi sono importantissimi in settori come l’agricoltura, che vive di questi fenomeni, sia in positivo che in negativo.
La meteorologia, pur essendo stata intuita già dai greci, è una “scienza” di nascita abbastanza recente: la seconda metà del secolo scorso. Alla sua base, infatti, sta un complesso calcolo  matematico dei dati, oggi possibile grazie agli elaboratori elettronici, cioè grazie ai computers. Il calcolo computerizzato, quindi, ha reso possibili le previsioni del tempo,  e migliora andando avanti negli anni.

Le previsioni del tempo
Il calcolo per la previsione del tempo viene effettuato a partire dalla raccolta dei dati e delle misurazioni dei parametri atmosferici principali,  relativi, ad esempio, alle maggiori variabilità, cioè a partire dalla direzione del vento e della sua velocità, la temperatura atmosferica, l’umidità e la pressione. Le immagini inviate a terra dai satelliti meteorologici (che possono essere geostazionari o a orbita polare), illustrano l’andamento delle nubi e le relative mappe delle temperature.   Le strumentazioni utilizzate dalle stazioni meteorologiche sono state elencate e approvate dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale.

La stazione meteo principale, ricevuti i dati dalle altre stazioni, esegue la loro analisi, una volta, svolta su carte sinottiche o meteorologiche. Su di esse venivano riportate le isobare, linee che uniscono i punti di eguale pressione atmosferica, che definiscono le zone di alta o di bassa pressione, denominate cicloniche e anticicloniche, completando con la direzione dei venti, in genere parallela alle due isobare, ma che tendono ad unirle. La distanza tra le due isobare caratterizza, spesso la loro intensità. I punti in cui esse si toccano, producono i fronti, cioè le linee di discontinuità tra alta e bassa pressione, caratterizzati da diversa temperatura, pressione ed umidità. Si hanno due tipi di fronte: quelli caldi (con umidità maggiore) e quelli freddi (meno umidi ma puù densi). In genere i fronti caldi nel contatto tendono a salire sopra i fronti freddi, più bassi. Ne scaturiscono precipitazioni e fenomeni differenti. Questa operazione era manuale, il che creava possibili errori di imprecisione. Attualmente, il calcolo viene eseguito sulla base di complessi calcoli al computer, molto più sicuri, quindi più efficaci.

A seconda il modello matematico utilizzato per il calcolo, può variare il risultato finale. I modelli numerici di previsione meteorologica, infatti, sono già prodotti per ottenere la previsione meteo cercata, che può coprire da 7 a 14 giorni, ma non oltre. Nonostante il progressivo perfezionamento dei modelli matematici, attualmente, il controllo da parte del meteorologo può risultare necessario per ovviare errori possibili, basandosi sulla propria esperienza empirica su un certo territorio. Tra i modelli utilizzati, infatti, ve ne sono di diverso tipo: da quelli globali a quelli a scala emisferica, fino a scala locale o area limitata. L’uso di questi programmi, sottoposti a continue revisioni sulla base degli errori verificatisi (operando una media degli output), sta perfezionando le previsioni del tempo ottenibili. Oggi le diagnosi più controllate sono dette Multimodel ensemble.

 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
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