8/11
  DALL'ASTROLOGIA ALLA FANTASCIENZA
 

TORNA ALLA HOME DI ASTROLOGIA

 

VAI ALLA PAGINA SUCCESSIVA

 
   
VIDEO ASTROLOGIA E FANTASCIENZA
     
HOME PRIMOPIANO
 
 
   
     
   
 

   
     
 
 

Il genere fantascientifico ha un origine piuttosto moderna. Il primo a coniare il termine “fantascienza” fu Hugo Gernsback, nel 1926. Il 5 aprile di quell’anno, infatti, uscì nelle edicole americane la prima rivista dedicata al genere fantascientifico, denominata Amazing Stories, e diretta proprio da Gernsback, Il termine era riferito ad una parte della narrativa di allora, che presentava un rapporto tra scienza e futuro. Oggi la parola sta ad indicare anche produzioni cinematografiche, televisive e fumetti.
La fantasia estrema del genere, ha fatto sì che il termine comprendesse oggi anche quello della più tipica e vasta letteratura fantastica (il genere fantasy). In realtà quest’ultima era assai popolare molto prima che nascesse la fantascienza, che, ovviamente, prese le mosse dalla creazione della scienza moderna, cioè dopo Galileo Galilei, e la nascita dell’astronomia e della fisica (nel XVII secolo).

Il genere fantastico, si può dire, è sempre esistito nella letteratura. I famosi reportage da viaggi in luoghi estremi, con culture molto diverse, piante e animali così strani da essere descritti come mostri. Mostri che non mancano mai nei viaggi per mare.
Tra i resoconti di strani viaggi, citiamo il testo greco La storia vera di Luciano di Samosata, in cui racconta d’essere stato sulla Luna e di aver conosciuto i suoi abitanti alieni, i Seleniti. In effetti, già nel Seicento è tutto un fiorire di racconti che avvengono sulla Luna., ad esempio nel Somnium di Giovanni Keplero (1634),
Se Bacone compone il trattato La nuova Atlantide, dove è descritta una civiltà tecnocratica del futuro, a lui seguono nel tempo i trattati come L'anno 2440 di Louis-Sébastien Mercier (1772) o la Storia filosofica dei secoli futuri di Ippolito Nievo del 1860. Dopo il viaggio immaginario nell’Artico di Margaret Cavendish del 1666, ecco nel Settecento, Il viaggio sotterraneo di Niels Klim scritto da Ludvig Holberg (1741), e quello più famoso di tutti: I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift (1726), dove egli descrive “strane popolazioni”, grandi e piccole.
Nell’Ottocento , se non esiste ancora il genere fantascientifico, nasce una letteratura, per grandi e piccoli, che vi assomiglia. In ogni caso, autori come Edgar Allan Poe, Nathaniel Hawthorne e Fitz-James O'Brien, si inseriscono in questa particolare sezione fantasy.

Nel 1818, viene pubblicato il romanzo Frankenstein di Mary Shelley. Ancora attuale, la storia comprende il primo scienziato pazzo alle prese con tecnologie fantastiche e innovative. Forse è per questo che alcuni critici lo ritengono il vero primo testo di tipo fantascientifico. Sempre nel campo del libro di immaginazione, la Shelley, pubblicò il romanzo L'ultimo uomo.

Alla fine del XIX secolo, escono sui giornali una serie di libri fantastici, per incuriosire i lettori. Tra gli scrittori di fantascienza a puntate, vi è, senz’altro, Jules Verne, che, appunto, utilizza la tecnologia che “inventa”, però, sempre su base scientifica, di cui era un buon conoscitore. Altro narratore che utilizza la scienza fu H. G. Wells, a cavallo con il XX secolo, dove egli si impegna, attraverso la fantasia, in vere e proprie storie di critica sociale. Ambedue ebbero successo non solo in ^Europa, ma anche in America, dove diedero origine alla ricca letteratura fantascientifica statunitense..
Anche in Italia, verso la fine del XIX secolo, sull’esempio di Verne, sull’inserto domenicale di diversi quotidiani, vennero pubblicati racconti di genere fantastico-avventuroso, come gli scritti di Emilio Salgari e Yambo, pseudonimo di Enrico de’ Conti Novelli da Bertinoro, scrittore poco conosciuto in quanto autore di libri per ragazzi. Anche altri grandi nomi della letteratura italiana non disdegnarono di scrivere testi precursori della fantascienza, quali Luigi Capuana, Guido Gozzano, Massimo Bontempelli, , Ercole Luigi Morselli.

Grandi scrittori, dello stesso secolo, non mancarono di fare una puntatina nel genere fantastico, come: Arthur Conan Doyle e Charles Dickens (Casa desolata, del 1852).
Poco conosciuti sono gli autori fantascientifici di ideologia marxista, che scrissero testi con società future ideologizzate. Il più importante è lo scrittore Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov, che scrisse i romanzi La stella rossa (nel 1908) e L'ingegner Menni (nel 1912), per poi partecipare attivamente alla rivoluzione russa del 1917.

Nel 1926, come abbiamo visto, l’uscita della rivista Amazing Stories, diretta da Hugo Gernsback,, segnò lo spartiacque ufficiale per la nascita della letteratura fantascientifica. A cavallo dell’uscita di questo giornale, si pongono due scrittori, divenuti celebri: Olaf Stapledon e John Wyndham. Ambedue hanno contribuito con la loro opera alla definizione di questo genere, in quanto lo arricchirono di personaggi, tematiche e spunti. Se Wyndham si concentrò sulle sue pubblicazioni sui giornali popolari, detti pulp magazine, con l’uscita del suo libro Il giorno dei trifidi (del 1951), recuperò molta della sua potenzialità d’autore.

 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
  HOME  
 

 

È vietata la riproduzione, anche parziale e con qualsiasi media, di testi ed immagini,
la cui proprietà intellettuale appartiene ai rispettivi autori.

 
   
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2013. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it