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Tempio di Eracle / Ercole ad Agrigento

Foto da Wikimedia Commons

     
 
PRIMO PIANO

La primavera

pagana

 

Primordiali significati contadini e pastorali precedono quelli biblici e con essi si mischiano, raggiungendo il clou delle festività annuali. E’ la Pesach ebraica. E proprio dal popolo israelita che ne desumiamo le molteplici verità, fondamento delle nostre.
Tra i concetti più antichi, infatti, alla base della Pasqua, vi è senz’altro quello del “passaggio”: dall’inverno alla primavera, dal buio alla luce, dalla morte alla vita, dal paganesimo a Dio.

In effetti, i primi significati della Pasqua si collegavano con l’equinozio di primavera (il 20 o 21 marzo nell'emisfero nord), che apre la stagione dei raccolti e delle prime nascite del gregge. La nuova vita, infatti, veniva celebrata con l’offerta del primo agnello della stagione (il famoso “capro espiatorio”).
Nelle pratiche pagane il ritorno della primavera è simboleggiato del ritorno di Persefone alla madre Demetra (la madre terra) dopo il suo viaggio negli inferi con Ade.
Con l’equinozio di primavera le giornate invernali fredde e buie, si aprono alla luce di un ritornato Sole, luce caldo e fertilità.
Tra le feste pagane stagionali, che celebrano la primavera, troviamo i Misteri Eleusini e la "Festa degli alberi", riferita alla divinità romana di "Anna Perenna" .

I misteri eleusini
La festa dei misteri eleusini, riti religiosi misterici, si celebrava ogni primavera nel santuario dedicato a Demetra, ad Eleusi, Gli antichissimi riti si svolgevano già in epoca micenea, ancor prima dell’invasione ellenica. Il suo polo Eleusi fu conquistato successivamente dagli ateniesi (nel VII secolo a.C.), e da qui i riti eleusini si diffusero in tutta la Grecia, la Magna Grecia, fino all’epoca romana, persino imperiale. I Misteri eleusino ebbero fine con la distruzione del tempio di Demetra, nel 396 d.C., ad opera dei Visigoti di Alarico,

I riti celebravano il ratto di Persefone, tolta alla madre Demetra, dal dio degli Inferi, Ade, ed il suo lungo ritorno. Questo “viaggio” si divideva in tre parti: la "discesa", la "ricerca" e l'ascesa. Il momento principale era, comunque il ritorno ed il ricongiungimento a sua madre Demetra. Tutta la vita contadina era scandita e legata a Persefone, poiché i riti eleusini solennizzavano l’arrivo della primavera, ma anche l’inizio dell’autunno, nella seconda parte dei riti, che si svolgevano nell’equinozio autunnale. (settembre-ottobre), che segnava il ritorno di Persefone nell’Ade. In effetti i riti divenivano Misteri, in quanto la classe sacerdotale e gli iniziati tenevano segrete le procedure ad essi collegate. Trattandosi di pratiche legate agli inferi il segreto era d’obbligo per essere premiati in un’altra vita. Alle pratiche erano legati tutta una serie di oggetti sacri, strumenti e pani fatti con la segala, che veniva misteriosamente manipolato secondo precisi riti e pronunciando frasi mistiche.
Ma diverse erano le pratiche misteriche dell’antica Grecia. Oltre che i misteri eleusini, vi erano l'orfismo e i misteri dionisiaci. Tutti questi si collegavano ad una cultura molto antica (nella protostoria greca), che arrivava da molte parti del mare Egeo: dai cretesi, le regioni asiatiche e della Tracia.

 
 
 
 
 
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