Anche
il periodo quaresimale si basa su
più riti e significati, legati
alla penitenza dei fedeli nei
confronti di Dio, che sfocia
pienamente nella domenica della
resurrezione. Essa inizia con il
mercoledì delle ceneri e termina
alla mezzanotte del sabato santo.
Carnevale e pasqua sono collegati
strettamente tra loro. Poiché la
pasqua viene fissata con la prima
luna piena di primavera, con un
calcolo a ritroso viene
posizionato il mercoledì delle
ceneri e lo stesso carnevale.
Perciò le due festività, pur
diverse tra loro, in realtà, sono
inscindibilmente connesse.
L’evento pasquale, quindi, per la
sua durata e per i suoi
significati (cristiani e
simbolisti) riassume in sé
un’importanza fondamentale e
altamente coinvolgente, che ne fa
la festa cristiana di maggiore
rilevanza dell’anno.
La
storia Il
periodo quaresimale sembra nasca
nel IV secolo d.C. Prima di questo
secolo, la Chiesa dei primi
cristiani non aveva un periodo di
preparazione, ma fissava al più un
paio di giorni prima della
domenica pasquale. Tale periodo
non era penitenziale, ma dedicato
in particolare ai battesimi.
L’odierna Pasqua delle palme era
denominata "Domenica di passione".
Inizialmente, quindi, non aveva né
il significato, nè l’attuale
durata. Successivamente venne
fissata in 40 giorni, e non è un
caso. Il numero 40, infatti, ha
una grande importanza per la
religione cristiana: 40 furono i
giorni di digiuno del Cristo nel
deserto; 40 furono pure i giorni
del digiuno di Mosè, ma anche
della durata del diluvio
universale; infine, 40 i giorni
del viaggio del profeta Elia,
partito dal monte Carmelo, nella
Bibbia. L’inizio della
quaresima, originariamente la
prima domenica, fu fissato al
mercoledì precedente, in quanto il
mercoledì era, già, giorno di
digiuno. Si era creato il
mercoledì delle Ceneri, che dava
inizio alla “quaresima” (con un
termine latino). La sua durata era
destinata ad un percorso di
riconciliazione con Dio. I
penitenti iniziavano questo
cammino con l'imposizione delle
ceneri sul capo ed indossavano un
apposito abito fatto di tela di
sacco, a simbolo della propria
contrizione e della propria
preghiera. L’iter dei peccatori si
concludeva la mattina del Giovedì
santo, quando avevano inizio i
riti più propriamente pasquali. La
motivazione era avere una
disposizione d’animo che
permettesse una più autentica
partecipazione alla Pasqua. Col
tempo, al significato di penitenza
si associò la pratica del
battesimo dei catecumeni, che
avveniva la notte di Pasqua.
Questo fino a che la contrizione
quaresimale fu allargata a tutti i
fedeli. Tra il VI e il VII
secolo la durata della quaresima
fu ampliata fino a comprendere ben
7 settimane. Tuttavia, la
Quaresima, una volta molto
importante, oggi è praticamente
inosservata, anche se la Settimana
Santa mantiene la sua grande
rilevanza.
|
|