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Crocifissione di Antonello da Messina

Foto da Wikimedia Commons

     
 
PRIMO PIANO

La Quaresima

nella Storia

 

Anche il periodo quaresimale si basa su più riti e significati, legati alla penitenza dei fedeli nei confronti di Dio, che sfocia pienamente nella domenica della resurrezione. Essa inizia con il mercoledì delle ceneri e termina alla mezzanotte del sabato santo. Carnevale e pasqua sono collegati strettamente tra loro. Poiché la pasqua viene fissata con la prima luna piena di primavera, con un calcolo a ritroso viene posizionato il mercoledì delle ceneri e lo stesso carnevale. Perciò le due festività, pur diverse tra loro, in realtà, sono inscindibilmente connesse.
L’evento pasquale, quindi, per la sua durata e per i suoi significati (cristiani e simbolisti) riassume in sé un’importanza fondamentale e altamente coinvolgente, che ne fa la festa cristiana di maggiore rilevanza dell’anno.

La storia
Il periodo quaresimale sembra nasca nel IV secolo d.C. Prima di questo secolo, la Chiesa dei primi cristiani non aveva un periodo di preparazione, ma fissava al più un paio di giorni prima della domenica pasquale. Tale periodo non era penitenziale, ma dedicato in particolare ai battesimi. L’odierna Pasqua delle palme era denominata "Domenica di passione".
Inizialmente, quindi, non aveva né il significato, nè l’attuale durata.
Successivamente venne fissata in 40 giorni, e non è un caso. Il numero 40, infatti, ha una grande importanza per la religione cristiana: 40 furono i giorni di digiuno del Cristo nel deserto; 40 furono pure i giorni del digiuno di Mosè, ma anche della durata del diluvio universale; infine, 40 i giorni del viaggio del profeta Elia, partito dal monte Carmelo, nella Bibbia.
L’inizio della quaresima, originariamente la prima domenica, fu fissato al mercoledì precedente, in quanto il mercoledì era, già, giorno di digiuno. Si era creato il mercoledì delle Ceneri, che dava inizio alla “quaresima” (con un termine latino). La sua durata era destinata ad un percorso di riconciliazione con Dio. I penitenti iniziavano questo cammino con l'imposizione delle ceneri sul capo ed indossavano un apposito abito fatto di tela di sacco, a simbolo della propria contrizione e della propria preghiera. L’iter dei peccatori si concludeva la mattina del Giovedì santo, quando avevano inizio i riti più propriamente pasquali. La motivazione era avere una disposizione d’animo che permettesse una più autentica partecipazione alla Pasqua.
Col tempo, al significato di penitenza si associò la pratica del battesimo dei catecumeni, che avveniva la notte di Pasqua. Questo fino a che la contrizione quaresimale fu allargata a tutti i fedeli.
Tra il VI e il VII secolo la durata della quaresima fu ampliata fino a comprendere ben 7 settimane.
Tuttavia, la Quaresima, una volta molto importante, oggi è praticamente inosservata, anche se la Settimana Santa mantiene la sua grande rilevanza.


 
 
 
 
 
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