L’uovo
di Pasqua, insieme alla colomba,
sono divenuti il simbolo della
Pasqua cristiana. Se l’invenzione
dell’uovo di cioccolato è
relativamente recente, lo scambio
di uova vere decorate a Pasqua è
d’origine medievale. Nella
cristianità le uova sono l’icona
della resurrezione del Cristo.
Nell’antichità
Tuttavia, l’uovo, di per sé, ha
sempre rappresentato la vita e la
sacralità di essa, sin dai tempi
più antichi. Gli Egiziani lo
consideravano il fulcro dei famosi
quattro elementi in cui era
costituito l'universo, cioè acqua,
aria, terra e fuoco.
Successivamente, nelle religioni
pagane e mitologiche, l’uovo
rappresentava il rapporto tra i
due emisferi, cielo e terra. Tra i
Persiani era uso scambiarsi
semplici uova di gallina, ma
beneaguranti, all’inizio della
primavera, periodo che gli egizi
consideravano una sorta di primo
dell’anno. Tra i Greci e, perfino
i cinesi, avveniva uno scambio di
uova decorate. Ma, praticamente,
in tutte le civiltà antiche del
pianeta, l’uovo era simbolo della
cosmogonia. Nelle tombe spesso si
trovano uova di creta, come
augurio di un ritorno alla vita.
Questo significato fu ripreso
dai cristiani dei primi secoli,
interpretandolo, però, come il
simbolo del ritorno alla vita dopo
la morte del Cristo, cioè il
simbolo della resurrezione di
Gesù. Quindi, l’uovo da simbolo
della rinascita della natura in
Primavera, divenne segno della
rinascita dell'uomo in Cristo.
Durante il medioevo lo scambio
delle uova era tradizionale. Se
spesso i nobili le regalavano alla
propria servitù, gli aristocratici
medievali se le scambiavano anche
tra di loro, ma rese preziose da
un rivestimento di oro, argento o
platino. Edoardo I, re
d'Inghilterra arrivò ad ordinare
circa 450 uova di valore.
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