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Colomba pasquale tradizionale

Foto da Wikimedia Commons

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PRIMO PIANO

La colomba

pasquale

 

Se i palummeddi (o colomba pasquale) sono in Sicilia molto diffuse già da tempo, in Italia il primo riferimento per notorietà e diffusione, è la colomba commerciale. Essa è stata inventata solo da poco. Esattamente negli anni trenta ad opera della Motta di Milano.
Entrambe le colombe sono state inserite nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani dallo specifico ministero, ma la colomba milanese si è diffusa ben oltre il territorio italiano. Ad inventarla fu Dino Villani, direttore marketing dell’azienda dolciaria Motta. La ditta, negli anni 30, era già famosa per il panettone. Villani, con un colpo di genio, inventò un dolce specifico per la Pasqua, con la stessa pasta del panettone, ma con un ampia glassatura di zucchero e mandorle. Nel tempo fu progressivamente messa a punto, in particolare da Angelo Vergani, nel 1944, per l’omonima ditta, sempre milanese, che ancora la produce.
Attualmente, esistono diverse varianti con diversi tipi di creme o ingredienti. Tuttavia la colomba originale, o classica, continua ad essere prodotta con farina, burro, uova, zucchero e buccia d'arancia candita, senza quindi l’uvetta passa, e sempre con una ricca glassatura superiore.

Nonostante la recente invenzione della Motta, sulla colomba milanese esistono, incredibilmente, delle leggende. La prima la vuole offerta (un pan dolce composto come una colomba), come segno di pace, al re longobardo Alboino mentre assediava la città di Pavia (a metà del VI secolo).
Sempre ambientata al tempo dei longobardi, una seconda leggenda la vuole oggetto di un miracolo di San Colombano. Questi, con altri monaci, fu ospitato dalla regina Teodolinda nel suo castello, che li invitò ad un sontuoso pranzo. Al momento delle portate di carne, tuttavia, i frati rifiutarono il cibo, in quanto sarebbero stati in quaresima. La regina si offese, non capendone il motivo. A quel punto San Colombano, per superare il momento di imbarazzo, benedisse il cibo. Di fronte allo stupore di tutti, si tramutarono in candide colombe, fatte di pane bianco. Teodolinda comprese la santità di San Colombano, tanto da donargli ampi territori nella zona di Bobbio, dove fu costruita l’omonima Abbazia di San Colombano.

In Sicilia
Le colombe siciliane sono tipiche della zona di Ragusa e Monti Iblei. Vengono realizzate con forma di colomba o galletto, in "pastaforte", una specie di biscotto. Spesso portano un uovo sodo colorato e/o decorato. Venivano scambiate anche come regalo tra fidanzati in altre date.

 
 
 
 
 
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