I
Il
pomodoro si trova in moltissimi
piatti della nostra gastronomia.
Sembra far parte della cucina
italiana da sempre. Ma non è così.
Esso venne importato, nel
Cinquecento, dalla parte centrale
delle Americhe, allora appena
scoperte. Era coltivata, infatti,
nella zona compresa oggi tra il
Messico ed il Perù. Dai suoi
frutti sugosi gli Aztechi ne
estraevano la salsa, che era parte
importante della loro cucina. Il
pomodoro era commercializzato
dagli Aztechi con i popoli vicini,
tra cui i Maya. Veniva chiamato
"xitomatl", ma con il semplice
termine "tomatl" erano indicati
vari frutti e bacche simili tra di
loro. Essendo un frutto poco
conosciuto, subito in Europa gli
si attribuirono facoltà
afrodisiache. I francesi da questo
lo chiamarono "pomme d'amour",
cioè pomo d'amore. Il pomodoro, in
Europa, era considerato così
prezioso, che Walter Raleigh ne
regalò un vaso alla regina
Elisabetta.
La pianta
arrivò in Spagna, nel 1540,
portata dal conquistadores Hernán
Cortés. La nuova specie fu
piantata e coltivata inizialmente
nell'orto del medico spagnolo
Nicolàs Monardes Alfaro,
successivamente autore di un libro
sulle nuove importazioni botaniche
da oltreoceano (1565 - 1574).
Tuttavia, il pomodoro non fu
subito ben accetto, in quanto
ritenuto addirittura velenoso.
Ebbe molta fortuna, invece, come
pianta decorativa, in vasi o posta
sui davanzali delle case. Col
tempo, si scoprirono le sue tante
qualità, come alimento e come
pianta medicamentosa.
Sembra che l’originario colore dei
frutti non fosse il rosso, ma
bensì tendente all’oro (da qui,
pomo d’oro), e che solo con
innesti e selezioni, abbia
acquisito il rosso attuale. La sua
diffusione, comunque, non avvenne
in tutta Europa. La pianta,
infatti, cresceva bene nel sud del
continente, dato il clima più
favorevole. Si diffuse, quindi,, a
partire dal 1596, in Italia, nel
meridione, in particolare nelle
aree interne della Sicilia.
Molti piatti della tradizione
italiana lo utilizzano. Basti
pensare ai tanti tipi di pasta al
pomodoro, fino alla famosa pizza,
diffusissima in tutto il mondo e
portatrice di italianità ovunque.
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