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     Breve Storia del Teatro


   In genere non si ha una coscienza chiara della nascita e dello sviluppo che ha caratterizzato la Mitologia greca. Si tende a vederla come un corpus unico. La sua evoluzione, in realtà, è stata notevole, seguendo quella culturale della popolazione greca e del suo modo di concepire la vita e il mondo.
Inizialmente le popolazioni autoctone della penisola greca erano attive nell’agricoltura. Il rapporto col mondo naturale era predominante. E’ logico che le prime entità religiose, in genere spiriti, investivano aspetti ed attività varie, ma tutte dipendenti dal mondo della Natura. Con la discesa di popolazioni del nord di guerrieri, alle precedenti divinità se ne aggiunsero molte del tipo “cruento”: legate con la conquista, il valore in battaglia, l’eroismo , la forza e la violenza in genere. Col tempo le due tradizioni sacre si fusero tra loro dando origine a divinità più sfaccettate, mentre alcune, perdendo di significato, finirono per sparire.
Un’altra fase nell’evoluzione mitologica è legata alla “scoperta” della sessualità da parte degli dei, sia in senso etero che omosessuale (fino alla fine del V secolo a.C.) Viene assegnato un eromenos ad ognuno dei maggiori dei. Nasce il rapporto tra gli uomini e gli dei, che a volte crea semidei o eroi. La rilettura del rapporto  tra Achille (semidio, figlio della dea Teti e di Pelèo) e Patroclo, nell’Iliade, ne è un esempio.
Nel periodo alessandrino e romano, della prima età imperiale, la mitologia è adattata “ai tempi moderni”. Spesso la loro denominazione cambia, a volta vengono inseriti nuovi rapporti tra essi se non miti del tutto nuovi.
Se si ignorano le contraddizioni presenti nella complessità della materia mitologica, si può abbozzare un minimo di cronologia alla evoluzione di essa:

"L’età degli dei" (Theogonies, "nascite degli dei") – tratta delle origini del mondo, degli dei e degli uomini.
“L’età degli dei e degli uomini” – dei e uomini vivono insieme. Iniziano i rapporti tra dei, semidei e mortali.
"L’età eroica" – gli dei prendono una posizione marginale rispetto alle azioni umane. Si affermano le leggende sulla guerra di Troia e seguenti.

Ma se si va indietro nel tempo, quale è l’effettiva origine della mitologia? Diverse sono le teorie:
La "teoria storica" – I personaggi del Mito sono esistiti davvero, per poi essere trasfigurati e idealizzati (Eolo sarebbe stato un sovrano in alcune isole localizzate nel Mar Tirreno)
La "teoria allegorica" – Le allegorie e il simbolismo entrano nella spiegazione del Mito.
La "teoria fisica" – Gli elementi naturali (come acqua,aria, terra e fuoco, ed altri) sarebbero stati, originariamente, oggetto di adorazione religiosa. I personaggi mitologici non sarebbero altro che la personificazione di queste forze naturali.
Lo studioso Max Müller, ha cercato di individuare nei primordi l’unità di una religione indoeuropea.  Creando parallelismi tra personaggi divini greci, quelli del nord, quelli di varie culture del medio oriente e quelli più propriamente asiatici, egli identifica un ampia zona di origine sacra di molteplici popoli e culture. In effetti, sono state individuate per alcune figure origini risalenti a civiltà dell’Asia Minore e del vicino oriente: Adone  con un "dio morente" asiatico, Cibele ha un riferimento con un dio anatolico, Afrodite con divinità semitiche. Sembra sicura (secondo Martin P. Nilsson) l’influenza delle civiltà pre-elleniche (Creta, Micene, Pilo, Tebe e Orcomeno).  Ma né rispondenze di tipo linguistico, né archeologico (l’iconografia nei palazzi cretesi) comprovano le diverse affermazioni.

Mentre gli studiosi moderni tendono a preferire "L’età degli dei", i greci davano maggiore importanza al periodo eroico, in quanto proprio in questo si diffondono i testi epici di Omero, tanto che le due opere, la Teogonia e gli Inni Omerici (che nonostante il nome non sono stati scritti da Omero), trattando, quasi esclusivamente, delle azioni degli dei, venivano considerate minori rispetto a quelle del ciclo omerico.
In questo periodo storico il mondo mitologico si divide in due parti:
il regno degli dei e quello dei morti. Inoltre si crea una differenza tra dei olimpici e divinità ctonie.
Esiodo trattando della materia mitologica, ne Le opere e i giorni, definisce quattro Età dell'uomo : L’età dell’Oro  (collegata al regno di Crono), dell’Argento e  del Bronzo(riferita al regno di Zeus) e del Ferro (propria del l’età degli eroi). A suo parere l’ultima età è la peggiore, proprio quella degli eroi,a causa della comparsa del Male (narrata dalla leggenda di Pandora). Ovidio riprende lo schema di Esiodo nelle Metamorfosi.
 


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