l concetto di progresso nasce nel Settecento. Dal mondo antico
a quello medioevale la realtà è
conclusa in se stessa. Essa si esplica con
esperienze e fatti già verificatesi nella storia.
L'attenzione, quindi, è centrata nella lettura di testi
antichi come la Bibbia o, al massimo, sul pensiero di grandi
personaggi storici come Aristotele. Dall'Umanesimo e più tardi
nel Rinascimento il rapporto tra Uomo e Natura diventa
dialettico: la Natura ha le sue leggi, l'Uomo ha le capacità
per scoprirle e imbrigliarle. Da qui il pensiero si evolve
fino all'osservazione della realtà e nella creazione della
Scienza sperimentale che si basa sulla Conoscenza e
sull'Esperienza. Nasce il concetto, come detto, di sviluppo e
progresso. Dal Settecento in poi partirà il cammino
dell'umanità verso società più giuste e moderne, verso una
cultura sempre più universale.
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