La vita di Freud fu alquanto travagliata, ma segnata da una
forte volontà nella ricerca di risultati sia scientifici che
privati. Il suo nome era Sigismund Schlomo, che lui abbreviò,
nel 1877, in Sigmund. D’origine ebrea nacque da una famiglia di
non grandi possibilità economiche (Příbor, 6 maggio 1856 –
Londra, 23 settembre 1939). A questo si aggiunse che, in quel
periodo a Vienna, erano diffuse forti discriminazioni
antisemitiche. La sua istruzione fu portata avanti, tuttavia,
con significativi risultati a causa del suo temperamento, tanto
che l'Istituto Superiore "Sperl Gimnasyum", dove studiò per otto
anni e ottenne la maturità, motivata dal profitto che Sigmund
otteneva, gli assegnò una menzione d'onore. Laureatosi in
Medicina (il corso di laurea fu ritardato dal suo carattere
critico e polemico) nel marzo del 1881, ebbe esperienze
lavorative nel laboratorio di zoologia, diretto da Carl Claus a
Vienna, ma non ne fu entusiasta, tanto che, successivamente,
entrò nell'Istituto di Fisiologia di Ernst Wilhelm von Brücke,
dove portò avanti studi di neuro-istologia. Egli stesso scrisse,
poi, dell’importanza di quegl’anni accanto a Brücke, di grande
influenza sulla sua personalità. Alla ricerca della
stabilità economica, entrò nell'Ospedale Generale di Vienna,
dove lavorò tre anni, seguendo malati affetti da turbe
neurologiche. Fu proprio in questi anni, nel 1884, che Freud
sperimentò su se stesso e sui malati la cocaina, che in America
veniva usata come analgesico, in alternativa alla morfina.
Purtroppo sperimentò sulla sua pelle, che questa, che non
sembrava avere controindicazioni collaterali, dava però una
fortissima dipendenza. E’ noto come Sigmund ne rimase affetto
per tutta la vita. Nel 1885 raggiunse la libera docenza e
questa l’aiutò nell'esercizio della professione medica. Stimato
da tutti, contemporaneamente, percorse una facile carriera
accademica, che lo portò alla cattedra di professore ordinario.
Nel biennio 1885-86 si recò a Parigi, ottenuta una borsa di
studio, presso lo scienziato Jean-Martin Charcot. Questi, per
curare i malati, utilizzava l’ipnosi, che Freud, molto colpito,
utilizzò anch’esso, una volta tornato a Vienna. Il 13 maggio
1886 si sposò con Martha Bernays, che gli diede cinque figli di
cui l'ultima, Anna, percorse la stessa carriera del padre,
divenendo un'importante psicoanalista. Sempre in quell’anno aprì
lo studio privato, dove utilizzava per le cure l’ipnosi
unitamente a cure termali, l'elettroterapia e l'idroterapia, non
ultima l'applicazione dei magneti, già in uso dal 1700.
Fondamentale fu per Freud il conoscere Josef Breuer, fisiologo
notorio, che portava avanti importanti
ricerche, ad esempio il caso di “Anna O”, affetta da isteria con
varie derivazioni anche invalidanti. Nel 1895 il Breuer pubblicò
Studi
sull'isteria,
dove si fa cenno del
metodo catartico, e, cioè, l’analisi dei ricordi
traumatici. Nella notte tra il 23 e il 24 luglio 1895,
Freud fece un sogno che lo colpì, tanto che fu riportato come
"il sogno dell'iniezione di Irma" nella pubblicazione de
L'interpretazione dei sogni.
E’ dall’interpretazione
di quel sogno che Freud, abbandonando l’ipnosi, passa ad un
nuovo tipo di studio, che caratterizzerà il suo metodo
innovativo. E’ ritenuto questo, da alcuni, l’anno della nascita
della psicoanalisi moderna.
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