Franco Providenti, giudice e sindaco – La sua pratica politica e sociale si iscriveva nel grande solco del cattolicesimo

Dell’antifascismo di Franco Providenti nessuno poteva dubitare. Non tanto proclamato, quanto praticato, da uomo, da giudice, da sindaco (fra il 1994 e il 1998). La sua pratica politica e sociale si iscriveva nel grande solco del cattolicesimo, vivo elemento della Resistenza. La sua applicazione alle questioni aperte della comunità cittadina è stata di grande coerenza.
Mettendosi dalla parte della Giustizia, Providenti ha fatto da pubblico ministero nel primo grande processo per mafia a Messina, subendo persino un attentato alla propria abitazione. Mettendosi dalla parte degli ultimi ha dato il suo prezioso contributo al Tribunale dei diritti del malato e poi alla Lega antidroga messinese. A distanza di anni e guardando alla situazione attuale, di negazione dei diritti e di emarginazione dei più fragili, si resta ammirati della sua azione, splendido esempio di interpretazione della Costituzione.

Sorrideva Providenti al momento della sua elezione a sindaco nel 1994 e sorridevano i democratici di questa città, che almeno per quattro anni vissero una forma di liberazione dai vari pentapartiti di impronta pseudo-cristiana e pseudo-socialista, con le annesse male-pratiche di clientelismo e di soffocamento delle istanze provenienti democraticamente dal basso.

Oggi l’Anpi messinese lo vuole ricordare al suo fianco, con la sua passione politica, il suo senso della giustizia e il suo impegno democratico.


Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provincia di Messina
Comunicato stampa 7 aprile 2024

Napoli: la rigenerazione urbana del Monte Echia. Apre l’ascensore ed è gratis per i residenti

I sopralluoghi effettuati presso, il Mote Echia, dagli attivisti del Centro Studi Eu-Med, Cav. Macina Vittorio Avv. Marsiglia Enrico, l’Informatico Giornalista de il Denaro Pantani Paolo, hanno sortito una notevole vittoria, sia per il ripristino dello stato dei luoghi, che va ulteriormente migliorato, soprattutto nel verde pubblico, il ripristino dell’illuminazione pubblica, che insiste sugli scavi archeologici, e il posizionamento di nuove fioriere! fanno sperare, in meglio, gli scriventi avendo protocollato presso la 1° Municipalità, una relazione, in modo di interrogazione! per evidenziare le numerose anomalie che si presentavano agli occhi dei residenti e dei turisti! si evince che la sinergia tra pubblico e privato vince sempre! gli scriventi, evidenziano il buon lavoro sinergico d’intesa con i vertici della 1° Municipalità, Presidente e Vice Presidente.
Il Monte Echia, bene comune di tutta la cittadinanza, deve ritornare allo splendore di un tempo, auspicando la passeggiata per le rampe, la riapertura della fonte dell’acqua suffregna, il ripristino della fanfara dei bersaglieri, che durante la celebrazioni ufficiali, avveniva in loco!