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Chi si ricorda di Alfred Russel Wallace? Pochi, perché se sei fortunato nella vita lo sei dalla nascita. Eppure, in un certo momento della sua vita la sua strada s’incrociò con quella, nientedimeno, di Charles Darwin. Ambedue, per vie diverse, giunsero alla teoria dell’evoluzioni della specie. Ambedue, il 1 luglio 1858, parteciparono unitamente alla lettura pubblica alla Linnean Society, che presentò le nuove teorie evoluzionistiche al mondo scientifico inglese. Eppure, sostanzialmente, la sua vita non andò molto oltre.
Alfred Russel Wallace nasce a Usk, nel Galles sud-orientale da famiglia povera, ottavo di nove fratelli. Ancora adolescente dovette abbandonare gli studi per motivi economici. Totalmente autodidatta fece il maestro di scuola e l'agrimensore con il fratello William. Sempre per motivi economici, nel 1848, accettò la proposta dell’entomologo Henry W. Bates di una spedizione in Brasile, in Amazzonia. Il suo compito era quello di trovare e raccogliere specie sconosciute di insetti, piante e animali in genere, che poi venivano spedite in Inghilterra e rivendute, dall'agente Samuel Stevens, a musei o collezionisti. Rimase nell’area del Rio delle Amazzoni, fino al 1852. Fu così fortunato che a bordo della nave che lo riportava a casa scoppiò un incendio e perse tutto: i diari e quasi tutti i disegni, gli appunti e gli esemplari naturalistici trovati nei quattro anni di lavoro precedente. Si fermò in Gran Bretagna solo fino al 1854, quando decise di ripartire, stavolta da solo, per una nuova meta inesplorata: Il sud-est asiatico, cioè l’arcipelago indo-malese, dove si rimise a raccogliere esemplari da mandare (e vendere) a Londra.
Anche Wallace, come Darwin, nelle sue numerose osservazioni biogeografiche, si convinse, piano piano, che alla base delle nuove specie che andava scoprendo vi fosse l’evoluzione naturale. Non sapeva ancora individuarne chiaramente le motivazioni specifiche, ma come abbiamo detto, il suo pensiero aveva dei punti di contatto con il lavoro che, da venti anni, Charles Darwin stava sviluppando nella sua villa di Downe, nel Kent. I due si conoscevano, ma quando Wallace inviò un breve articolo (On the tendency of varieties to depart indefinitely from the original type) a Darwin, questo, colpito dalle similitudini, si convinse che l’enorme lavoro che andava raccogliendo da anni andava presentato alla comunità scientifica. E fu qui, alla Linnean Society, come abbiamo raccontato, le due vie si incontrarono, per poi dividersi con la pubblicazione, dall'Editore Murray di Londra, l’anno seguente, della monumentale opera Origine delle specie per mezzo della selezione naturale. Con essa (e con altre non meno interessanti ricerche) Charles Darwin si avviò verso il suo futuro: l’immortalità, che segna i veri padri della Scienza.
Continuando le sue ricerche nel Borneo, nell’area del sud-est asiatico e Australia, Wallace si convinse dell’esistenza di una linea "immaginaria" di discontinuità biologica dell’area. Thomas Huxley, in seguito, denominò questa linea  Linea di Wallace. Questa frattura bio-geografica cerca (e vi riesce) di dare una motivazione alle numerose differenze faunistiche che a volte si manifestano tra aree geografiche confinanti. Proprio sulla base dell’evoluzionismo si poteva, infatti, dare una spiegazione al fenomeno dello sviluppo indipendente delle specie. Riguardo queste teorie, ma solo per queste, è ritenuto uno dei fondatori più importanti della bio-geografia.


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