Seguiamo troppe notizie: un problema che riguarda lettori e media

Il rischio di sovraesposizione a un flusso di notizie continuo esiste già da prima che la diffusione del Covid 19 condizionasse in modo radicale la vita delle persone. Tuttavia la tendenza a cercare compulsivamente informazioni per rimanere costantemente aggiornati sui fatti è un fenomeno che ci riguarda sempre più da vicino. Il Post ci spiega perché. 

IL POST

Seguiamo troppe notizie: un problema che riguarda lettori e media

Alcuni esperti e psicologi statunitensi hanno cominciato a parlare di doomscrolling per definire la pratica di scorrere ininterrottamente le notizie – perlopiù drammatiche e deprimenti – sugli smartphone o sui computer, occupando parti della giornata che prima della pandemia erano destinate ad altre attività… 



THE GUARDIAN

A caccia di libri tra le rovine: come i bibliotecari ribelli della Siria hanno trovato speranza

In una città assediata dal regime di Assad, un piccolo gruppo di rivoluzionari ha trovato una nuova missione: costruire una biblioteca con i libri salvati dalle macerie. Per chi è bloccato in città, i libri hanno offerto una fuga fantasiosa dagli orrori della guerra.



MINIMA & MORALIA

L’intelligenza di Minari

Minari è un film drammatico americano del 2020, scritto e diretto da Lee Isaac Chung. Rappresenta una versione semi-autobiografica dell’educazione infantile dello stesso Chung. La trama segue una famiglia di immigrati sudcoreani che si trasferisce dalla California all’Arkansas, in un loro nuovo appezzamento di terreno agricolo, che il capofamiglia spera di coltivare, producendo ortaggi coreani da vendere nei supermercati di Dallas. Cosa significa Minari? “Il minari è qualcosa di meraviglioso. È magico, va nel kimchi, nella minestra, nello stufato. È una specie di prezzemolo che cresce dappertutto ed è per tutti. Poveri e ricchi possono mangiarlo”. Lo spiega così, ai nipotini, Soon-ja, la stramba nonna coreana del film Minari.



LITERARY HUB

SWISHER SWEETS

di LAURA NEWMAN

Un titolo sarcastico? Swisher Sweets è uno dei produttori di sigari più famosi al mondo. Ma non è di questo che parla la storia, se è vero che la Newman ha fondato il “Comitato per l’eroina”, un gruppo che produce e gestisce spot pubblicitari per educare i genitori sulle droghe a cui i loro figli hanno maggiori probabilità di essere esposti. La storia che leggerete è stata finalista al Virginia Woolf Award for Short Fiction di LitMag, ed è estratta dall’ultima raccolta di racconti di Laura Newman The Franklin Avenue Rookery for Wayward Babies , su persone comuni che lottano contro eventi straordinari. 

“Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di OpenClipart-Vectors e fevzizirhlioglu da Pixabay

Che cos’è la biodiversità e perché dovremmo preoccuparcene

Quando si parla di cambiamenti climatici, disuguaglianze sociali, crisi sanitaria e distribuzione delle risorse, grandi dibattiti scientifici e sociali di questo secolo, si conclude spesso con: “…e poi c’è anche il problema della biodiversità”, senza specificare esattamente quale sia il problema, e soprattutto cosa sia la biodiversità…

IL TASCABILE

Che cos’è la biodiversità e perché dovremmo preoccuparcene

A scuola impariamo che la biodiversità è il numero delle specie in una data area. La nostra impostazione culturale ci porta a pensare che col termine “specie” si intendono prevalentemente quelle animali, e per animali si intendono i mammiferi di taglia medio–grande, quelli che vediamo negli zoo. Se chiedessimo a un amico di elencare le specie presenti nella savana africana, è estremamente probabile che risponderebbe “zebre, leoni, giraffe”, e non verrebbe neanche sfiorato dall’idea di menzionare gli alberi, l’erba, i licheni, gli insetti o i nematodi parassiti che albergano dentro zebre, leoni e giraffe.



THE NEW YORKER

Perché i film amano i libri per bambini?

Si potrebbe pensare che ogni nuovo film per bambini sia stato realizzato con riferimento ai testi classici, invece emergono ancora, incessantemente, sempre nuovi adattamenti. L’anno scorso abbiamo preso visione di una nuova versione del racconto “Il giardino segreto”, così come l’interpretazione opportunamente sinistra di Matteo Garrone su “Pinocchio”. Ma ci sono tante altre storie riadattate.



LOS ANGELES TIMES

Lezioni di mamme e nonne in tre nuovi libri sulla cucina cinese

Negli ultimi due mesi sono stati pubblicati tre fantastici libri di cucina che contestualizzano cosa significa cucinare cibi cinesi, ma da una prospettiva diversa, quella di una seconda generazione. Presi insieme, questi libri, forniscono un’istantanea di come gli autori descrivano in dettaglio l’assimilazione nella cultura occidentale pur mantenendo i collegamenti con le culture e le tradizioni delle generazioni passate.



LITERARY HUB

“TIARA”

di BOLU BABALOLA

Il racconto è tratto dalla raccolta di Bolu Babalola, Love in Color , una rivisitazione della storia e della mitologia. Babalola è uno scrittore di libri e sceneggiature. Scrive soprattutto storie di donne dinamiche con voci distinte che amano e sono amate con audacia.

“Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di OpenClipart-Vectors e fevzizirhlioglu da Pixabay

Una passeggiata poetica sulle orme di Charles Baudelaire… E altro ancora

PARIS

Una passeggiata poetica sulle orme di Charles Baudelaire

Figura essenziale della letteratura francese, Charles Baudelaire ha trascorso gran parte della sua vita a Parigi, che è stata fonte di ispirazione e teatro delle sue scappatelle. Il 9 aprile 2021 si è celebrata la ricorrenza del 200° anniversario della sua nascita. Una ulteriore opportunità per seguire le orme dell’autore di “Fleurs du mal”.



ATLAS OBSCURA

La più grande collezione di libri di cucina ebraici del mondo

Roberta Saltzman lavorava presso la Dorot Jewish Division della New York Public Library. Ma la passione per i libri la portava anche nella propria sfera privata. Così ha usato i propri soldi per formare una preziosa collezione, donata alla sua biblioteca poco prima di morire. Nel corso degli anni, ha accumulato soprattutto libri di cucina ebraici. Oggi, con oltre 2.500 esemplari, questa collezione è probabilmente la più grande esistente e attira ricercatori da tutto il mondo.



THE NEW YORK TIMES

Ma c’è davvero un inizio? E porta davvero a un centro?

Nel 1977, Franco Maria Ricci stava lavorando con lo scrittore Jorge Luis Borges su di una serie di libri per FMR, la sua raffinata rivista, quando disse al maestro argentino che aveva in programma di costruire un labirinto. Ai nostri giorni il Labirinto della Masone costituisce uno straordinario parco culturale. Mentre percorreva i viottoli, tra le siepi verdi del più grande dedalo al mondo di bambù, lo scrittore Cosimo Bizzarri ha riflettuto sul concetto di perdersi, come formiche dentro una conchiglia, e ha scoperto che è un’esperienza umana comune.

Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

Cosa può insegnarci l’intelligenza artificiale sul mito del genio umano?

THE ATLANTIC

Cosa può insegnarci l’intelligenza artificiale sul mito del genio umano?

La capacità creativa dell’intelligenza artificiale sta diventando sempre più un punto critico ed esistenziale man mano che gli umani imparano a convivere accanto a macchine intelligenti. La domanda di Elvia Wilk, autrice dell’articolo, è questa: se la letteratura non fosse più appannaggio esclusivo degli esseri umani, se l’intelligenza artificiale potesse scrivere un romanzo, potrebbero essere messe in discussione anche altre funzioni intrinseche al mondo delle lettere?



SAPIENS

Le storie mai raccontate
sulle donne dell’archeologia

È in uso recuperare tra i grandi nomi del passato, quelli che colpiscono di più l’immaginazione per rispolverarli e riproporli ad un nuovo pubblico. Le storie delle pioniere nella scienza archeologica sono state distorte, prediligendo le donne bianche. Il progetto Trowel Blazers mira a ristabilire la realtà dei fatti.



EATER

I marchi Fast Food stanno tornando ai loghi retrò

Chi ci ha fatto caso avrà notato che la grafica si affida a loghi ed immagini retrò. Tirano le corde del cuore ed evocano tempi lontani, in cui la vita era più rassicurante e semplice. Questo perché i clienti vogliono vivere le proprie nostalgie?

Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

Dovremmo essere meno d’accordo con noi stessi… E altro ancora

Sì, è proprio vero che dovremmo essere meno supponenti e ascoltare di più l’opinione degli altri. Lo dimostrano gli esperimenti che riguardano la “saggezza collettiva”. Insieme siamo in grado di risolvere qualsiasi quesito. Anche decidere se e come usare la punteggiatura quando scriviamo una lettera. Scriviamo ancora lettere? Certo che no, perché è ora di pranzare e in tavola sono serviti degli squisiti bastoncini di pesce: così dice la pubblicità. Buona lettura.

IL POST

Dovremmo essere meno d’accordo con noi stessi

Diversi studi sull’intelligenza collettiva dicono che le decisioni migliori derivano dalla considerazione di opinioni eterogenee. Partiamo da un aneddoto e capiremo perché. Riguarda lo studioso di statistica vittoriano Francis Galton, all’epoca ottantacinquenne, il quale nell’autunno del 1906 partecipò a una fiera vicino a Plymouth, in Inghilterra.



LITERARY HUB

I segni di punteggiatura amati (e odiati) da famosi scrittori

“Dogmatizzare sulla punteggiatura è tanto sciocco quanto dogmatizzare su qualsiasi altra forma di comunicazione con il lettore”, ha scritto Henry James. “Tutte queste forme dipendono dal tipo di cosa che si sta facendo e dal tipo di effetto che si intende produrre.” Eppure non tutti gli scrittori hanno un giudizio univoco.



L’improbabile successo dei bastoncini di pesce

I bastoncini di pesce li ricordiamo da sempre sui banchi dei supermercati. Eppure, sono stati prodotti a cominciare dagli anni Cinquanta. Hanno infatti debuttato il 2 ottobre 1953, quando la General Foods li ha immessi sul mercato con l’etichetta Birds Eye. Queste curiosità impanate facevano parte di una serie di cibi “rettangolari”, che includevano bastoncini di pollo, bastoncini di prosciutto, bastoncini di vitello, bastoncini di melanzane e bastoncini di fagioli di Lima essiccati. Solo il bastoncino di pesce è sopravvissuto.

Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

La sezione aurea potrebbe davvero essere nata in Africa?

“Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

THE CONVERSATION

La sezione aurea potrebbe davvero essere nata in Africa?

Il design rimane una professione in gran parte bianca, con i neri ancora ampiamente sotto-rappresentati. Questo potrebbe essere attribuito al fatto che i principi prevalenti del design, fino a qualche anno fa, sembravano essere vicini alle tradizioni occidentali, con presunte origini nell’antica Grecia e nelle scuole tedesche, russe e olandesi, considerate come i modelli del settore. Una “estetica nera” sembrava improbabile. Ma cosa succederebbe a scoprire che un’estetica africana è profondamente radicata nel design occidentale? Non da oggi, ma da sempre!



LITERARY HUB

Perché così tanti romanzieri scrivono di scrittori?

David Laskin si sofferma su di un inflessibile paradosso letterario. Fare di uno scrittore il protagonista del proprio romanzo. Perché? Semplice: c’è qualcosa di irresistibile nel vedere uno scrittore esaltato, deriso, punito, perplesso, frustrato, insultato e vendicato sulla pagina.



AEON

Il Ratto di Europa di Tiziano (circa 1559-62). 
Per gentile concessione dell’Isabella Stewart Gardner Museum, Boston

Dovremmo censurare l’arte?

Abbattere dipinti sessisti o monumenti razzisti solleva tanti problemi quanti ne risolve. C’è un modo migliore per combattere l’odio? Non è un discorso semplice. In verità, la censura è sempre piena di problemi, in generale, per non parlare poi della censura artistica, che è molto più complessa.  Quindi abbiamo bisogno di trovare nuovi modi per segnalare la nostra inquietudine, il nostro disgusto e l’indignazione per l’arte che perpetua l’ingiustizia sociale. Scopriremo come fare? Leggiamo.

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di OpenClipart-Vectors e fevzizirhlioglu da Pixabay

Minari è un film che parla del sogno americano? No, degli emigrati in America

“Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

MINIMA & MORALIA

L’intelligenza di Minari

Minari è un film drammatico americano del 2020, scritto e diretto da Lee Isaac Chung. Rappresenta una versione semi-autobiografica dell’educazione infantile dello stesso Chung. La trama segue una famiglia di immigrati sudcoreani che si trasferisce dalla California all’Arkansas, in un loro nuovo appezzamento di terreno agricolo, che il capofamiglia spera di coltivare, producendo ortaggi coreani da vendere nei supermercati di Dallas. Cosa significa Minari? “Il minari è qualcosa di meraviglioso. È magico, va nel kimchi, nella minestra, nello stufato. È una specie di prezzemolo che cresce dappertutto ed è per tutti. Poveri e ricchi possono mangiarlo”. Lo spiega così, ai nipotini, Soon-ja, la stramba nonna coreana del film Minari.



THE GUARDIAN

A caccia di libri tra le rovine: come i bibliotecari ribelli della Siria hanno trovato speranza

In una città assediata dal regime di Assad, un piccolo gruppo di rivoluzionari ha trovato una nuova missione: costruire una biblioteca con i libri salvati dalle macerie. Per chi è bloccato in città, i libri hanno offerto una fuga fantasiosa dagli orrori della guerra.



LITERARY HUB

SWISHER SWEETS

di LAURA NEWMAN

Un titolo sarcastico? Swisher Sweets è uno dei produttori di sigari più famosi al mondo. Ma non è di questo che parla la storia, se è vero che la Newman ha fondato il “Comitato per l’eroina”, un gruppo che produce e gestisce spot pubblicitari per educare i genitori sulle droghe a cui i loro figli hanno maggiori probabilità di essere esposti. La storia che leggerete è stata finalista al Virginia Woolf Award for Short Fiction di LitMag, ed è estratta dall’ultima raccolta di racconti di Laura Newman The Franklin Avenue Rookery for Wayward Babies , su persone comuni che lottano contro eventi straordinari. 

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di OpenClipart-Vectors e fevzizirhlioglu da Pixabay

In difesa delle fette biscottate… E altro ancora

“Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

EATER

In difesa delle fette biscottate

Il fascino delle fette biscottate non è in ciò che sono intrinsecamente, è in ciò che possono essere. Sebbene siano così fragili che praticamente si sbriciolano sotto il peso del tuo respiro, le fette biscottate possono assumere più peso di quanto sia apparentemente possibile.



THE CRITIC

Emergere dall’ombra della Confraternita dei Preraffaelliti

Nata nel 1829, Elizabeth (‘Lizzie’) Siddal non ha mai visto una sua poesia pubblicata nel corso della sua vita. Tra il 1850 e il 1852 si unì alla Confraternita dei Preraffaelliti, facendo da modella per Holman Hunt e Millais, per il quale ha rappresentando la figura di Ofelia. Dal 1853 posò solo per Dante Gabriel Rossetti, di cui divenne musa e amante. Molti studi interdisciplinari si sono concentrati sul recupero culturale di poetesse dimenticate del diciannovesimo secolo. Il libro di Anne Woolley rappresenta un tentativo per colmare questa pecca. L’autrice prende, infatti, Elizabeth Siddal e la trasforma nella leggenda della Confraternita dei Preraffaelliti, per farla risorgere a pieno titolo.



LITERARY HUB

IL PASSEGGERO

ULRICH ALEXANDER BOSCHWITZ, TRAD. PHILIP BOEHM

Il racconto è tratto dal romanzo di Ulrich Alexander Boschwitz, The Passenger , tradotto dal tedesco da Philip Boehm. Boschwitz è nato a Berlino nel 1915 e ha studiato alla Sorbona di Parigi. Durante il suo soggiorno ha scritto due romanzi. Si stabilì poi in Inghilterra nel 1939, ma fu internato in Australia come “nemico straniero” tedesco allo scoppio della seconda guerra mondiale . Nel 1942, gli fu permesso di tornare in Inghilterra, ma la sua nave fu silurata da un sottomarino tedesco e morì insieme a tutti i 362 passeggeri. Aveva ventisette anni.

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di OpenClipart-Vectors e fevzizirhlioglu da Pixabay

Perché i film amano i libri per bambini? … E altro ancora

“Intorno al mondo” è il titolo che abbiamo pensato per caratterizzare alcune nuove pagine di Experiences. Riguarderanno temi sui quali vale riflettere e che possiamo trovare navigando i migliori siti web del globo, sulle riviste culturali e sui quotidiani internazionali. Saranno fonti autorevoli, selezionate, interessanti e originali. Tali fonti permetteranno di osservare aspetti differenti dall’usuale, oppure fonti che porteranno l’attenzione su questioni che già conoscevamo e che avevamo trascurato, argomenti che sentivamo comunque vicini alla nostra sensibilità. Tutto vero. Noi di Experiences, per onestà intellettuale, vorremmo però fare di più. Cercheremo anche di sorprenderci in prima persona (e al contempo sorprendere chi condivide le nostre idee), scoprendo realtà oggettive che non conoscevamo per niente e che faremo in modo di comprendere. Anche se potrebbero sconvolgere il nostro abituale modo di pensare.

THE NEW YORKER

Perché i film amano i libri per bambini?

Si potrebbe pensare che ogni nuovo film per bambini sia stato realizzato con riferimento ai testi classici, invece emergono ancora, incessantemente, sempre nuovi adattamenti. L’anno scorso abbiamo preso visione di una nuova versione del racconto “Il giardino segreto”, così come l’interpretazione opportunamente sinistra di Matteo Garrone su “Pinocchio”. Ma ci sono tante altre storie riadattate.



LOS ANGELES TIMES

Lezioni di mamme e nonne in tre nuovi libri sulla cucina cinese

Negli ultimi due mesi sono stati pubblicati tre fantastici libri di cucina che contestualizzano cosa significa cucinare cibi cinesi, ma da una prospettiva diversa, quella di una seconda generazione. Presi insieme, questi libri, forniscono un’istantanea di come gli autori descrivano in dettaglio l’assimilazione nella cultura occidentale pur mantenendo i collegamenti con le culture e le tradizioni delle generazioni passate.



LITERARY HUB

“TIARA”

di BOLU BABALOLA

Il racconto è tratto dalla raccolta di Bolu Babalola, Love in Color , una rivisitazione della storia e della mitologia. Babalola è uno scrittore di libri e sceneggiature. Scrive soprattutto storie di donne dinamiche con voci distinte che amano e sono amate con audacia.

IMMAGINE DI APERTURA: Foto di OpenClipart-Vectors e fevzizirhlioglu da Pixabay