Per la scomparsa di Aristide Macris

L’Anpi di Messina si duole della scomparsa di Aristide Macris, professore conosciuto in città e fondatore della comunità greca in riva allo Stretto. L’Associazione dei partigiani porge le proprie condoglianze al figlio Daniele, docente in un Liceo cittadino.

Aristide Macris si è spento a 85 anni. Nel 1959 si era trasferito a Messina, dove si è laureato e ha insegnato in diverse scuole superiori, affrontando tra i primi il problema della tossicodipendenza.

Macris è stato attivo politicamente con il Partito comunista italiano, ma soprattutto è stato un esponente della Resistenza in esilio alla dittatura dei colonnelli, nata da un colpo di Stato nel 1967. In quegli anni i golpisti inviavano a Messina spie e provocatori, che trovavano compiacente sponda nei fascisti locali. La sua postura antifascista lo distingueva in città, mentre il suo lavoro lo portava a diventare segretario della Cgil scuola prima e coordinatore dei Cobas dopo.

La tessera dell’Anpi, sottoscritta già diversi anni fa, era la giusta definizione della sua azione democratica.


Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provincia di Messina
Comunicato stampa 20 dicembre 2023

Reportage “Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” di Max Civili – Stampa Estera in Italia sala conferenze

Roma, 14 Ottobre 2022 – Martedì 18 Ottobre, nella sede dell’ Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, in Via dell’Umiltà 83, si terrà la conferenza stampa per la presentazione del video reportage “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civili. Interverranno: Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico, Stefano Tamburini giornalista, Alessandro Dervishi chirurgo/attivista NO rigassificatore.

La durata del documentario è di circa 60 minuti.

Giovedì 20 Ottobre il documentario verrà mostrato a Piombino, al Centro Giovani, in Viale della Resistenza 4.

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al più presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci sono oltre cento corse di traghetti che gli passerebbero a pochi metri con gravi rischi di collisione, perché in quel porto possono esserci altri incidenti (incendi, esplosioni).Non solo perché ci sono aziende che coltivano pesce e molluschi in prossimità della nave rigassificatrice che scaricherebbe in mare ogni giorno tonnellate di acqua fredda ed ettolitri di varechina.Non solo perché quelle aziende danno lavoro a centinaia di persone e rappresentano il primo polo del settore in Italia.E non solo perché quel rigassificatore comprometterebbe la rinascita di un territorio devastato da molte altre scelte simili all’insegna del “prendi e fuggi”, come quelle delle acciaierie e degli altiforni.Questa non è solo la storia di un rigassificatore che non potrebbe starci perché qualsiasi valutazione di impatto ambientale darebbe un responso negativo, e infatti proprio per questo il governo l’ha esclusa. La storia del rigassificatore di Piombino è la storia di una diga dei diritti dei cittadini contro l’autoritarismo nel nome di una non meglio precisata “emergenza nazionale”.Grazie a un articolo (il numero 32) del decreto aiuti bis dello scorso agosto, se passa l’operazione Piombino domani con lo stesso metodo si potrà realizzare qualsiasi cosa ovunque, senza che nessuno possa provare a opporsi.Non è una lotta di un movimento Nimby, a Piombino la lotta è per difendere un principio fondamentale: il diritto al rispetto delle regole, delle leggi, dei diritti.
Il documentario è l’occasione per parlare della questione a una platea internazionale.

Coproduzione con il supporto di cittadini della Val di Cornia, Piombino e dell’Elba.


INFO

Cecilia Sandroni
Global Press & International PR & journalist
www.italienspr.com
Berlin – Sophia – Rome – Florence
Email: sandroni@italienspr.com