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  MOSTRE, MUSEI ED EVENTI
CELEBRATIVI I 150 ANNI
DELL'UNIONE D'ITALIA.
 
     
     
 
   
Verso il 2011  
     
 

Celebrazioni Nazionali

150° Esperienza Italia Miscellanea
 
     
 
 
  La mostra al museo civico di Bari
delle antiche divise del Risorgimento.

 

Il giorno 8 aprile 2010 è stata inaugurata a Bari la mostra "Una divisa racconta - Verso l'unità nazionale".Nel Museo civico della città si possono vedere divise del periodo risorgimentale. L’associazione culturale Restex, vincitrice del bando della Regione Puglia "Principi attivi", ha restaurate e valorizzate le antiche divise militari, proprietà del museo, rimettendole in mostra. L’intento di essa è quello di raccontare il Risorgimento a livello regionale, lavoro sostanziato dalle ricerche negli archivi di Bari ad opera di Antonella Porreca.
Sono esposti al pubblico, anche, berretti militari della Grande Guerra, grazie al restauro operato da quattro studentesse dell'istituto "Pino Pascali" di Bari.
 
 
     
     

 

Biblioteca Nazionale di Potenza -  Mostra bibliografica
“L'iconografia del Risorgimento italiano nel libro illustrato”

 

  In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si è svolta alla Biblioteca Nazionale di Potenza, dal 30 giugno al 30 luglio di quest’anno, la mostra bibliografica “L’conografia del Risorgimento italiano nel libro illustrato”.
Le opere selezionate coprono un arco di tempo
che parte dalla fine del 1800 e arriva ai giorni nostri: soggetto delle illustrazioni il Risorgimento. Tuttavia,non si è voluto narrare le vicende storiche risorgimentali, quanto indagare, a livello bibliografico, l’eco che queste hanno avuto nelle illustrazioni stesse. Ecco, allora, schiudersi l’affascinante ricerca sugli artisti stessi, i periodi storici in cui i libri sono stati editati, la simpatia, o meno, suscitata dai personaggi storici a distanza di tempo, l’enfasi e le caratteristiche della narrazione iconografica propria degli autori che le hanno eseguite.

Sempre in funzione delle celebrazioni, giovedì 1 luglio, è stato tenuto il concerto “Musica per l’Unità d’Italia”. Il quartetto “Euterpe”, formato da flauto, clarinetto, fagotto e pianoforte, ha suonato musiche di Verdi, Chopin, Mozart, Ciaikovski e Mameli-Novaro.

     
     

 
IL RISORGIMENTO ITALIANO - Mostra storica

Comune di Staletti - Biblioteca Comunale “Vivarium”
.
CENTENARIO DELLA MORTE DI ACHILLE FAZZARI
garibaldino, parlamentare e imprenditore stalettese

Da martedì 6 luglio 2010 è aperta, e lo rimarrà fino a novembre, una mostra storica sugli accadimenti nazionali, calabresi e stalettesi del Risorgimento italiano, ospitata nel palazzo Aracri di Staletti.
Le celebrazioni volute dall’Amministrazione Comunale di Stalettì e organizzate dalla Biblioteca Comunale “Vivarium”, si svolgono nell’ambito delle manifestazioni per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed il centenario della morte di Achille Fazzari (19 novembre 2010), garibaldino, parlamentare ed imprenditore stalettese.
La mostra, che è stata curata da Antonio Froio, copre le vicende storiche che vanno dal Congresso di Vienna (1815) fino alla conquista di Roma capitale (1870), analizzando il quadro geo-politico dell’Italia e dell’Europa dell’Ottocento. Con l’ausilio di immagini ed illustrazioni, vengono narrate le vicende risorgimentali, con particolare attenzione all’ambito regionale (il Risorgimento calabrese dai moti del 1821, con le vicende insurrezionali di Stalettì, fino al fenomeno del brigantaggio) e alla figura di Achille Fazzari, eroe cittadino che vi ha partecipato personalmente come garibaldino.

L’apertura delle manifestazioni a Staletti è avvenuta il 3 giugno con lo spettacolo, organizzato dalle scuole primarie della città, dal titolo “In marcia verso i 150 anni dell’Unità d’Italia nel ricordo di Achille Fazzari”. Preparato dai bambini e dalle loro insegnanti, ha avuto luogo uno spettacolo musicale, con canti, recite e danze. Seguiranno, in questi mesi, conferenze e dibattiti, proiezioni di filmati e documentari dedicati. All’inizio del prossimo anno scolastico è già stata organizzata una gita nei luoghi in cui Achille Fazzari visse (Copanello di Stalettì, Catanzaro, Stilo, Ferdinandea, Mongiana).
A conclusione delle celebrazioni stalettesi (il 19 novembre del 2010), verrà inaugurata una lapide ricordo e un busto in marmo di Achille Fazzari.

   
   

 

 ITALIA SIA !

Comune di Seravezza - PALAZZO MEDICEO
Fatti di vita e d'arme del Risorgimento italiano.

 

Dal 5 giugno al 26 settembre 2010, nelle sale del Palazzo Mediceo, è aperta la mostra organizzata dal Comune di Seravezza e dalla Fondazione Terre Medicee.
Come usando una lente d’ingrandimento, l’esposizione si concentra sulle vicende comprese fra il 1848 e il 1860, che, in particolare interessarono la Toscana e le regioni dell’Italia centrale, quali le Marche, l'Umbria, la Romagna, e la città di Bologna, dal punto di vista militare, ma, soprattutto, politico. Si va, appunto, dalla battaglia di Curtatone e Montanara al Plebiscito con cui il Governo Provvisorio della Toscana sancì l’adesione al Regno sabaudo. E’ questo un decennio cruciale per la Toscana, che arriverà fino all’instaurazione di  un nuovo potere, nell'aprile del 1859, dopo la caduta della monarchia toscana del granduca Leopoldo II di Lorena. E’ in quel momento particolare che molti auspicarono una Firenze capitale di quelle regioni limitrofe, con una possibile confederazione di regioni del centro Italia.

La mostra si avvia
dallo scontro di Curtatone e Montanara, a cui parteciparono i volontari toscani di Firenze e Pisa contro le truppe austriache. Infatti, unitamente alle testimonianze pittoriche, grafiche e documentarie (alcune del tutto inedite), sarà esposto un plastico della battaglia con non meno di seimila soldatini.
Dopo una sezione dedicata alle celebrazioni plebiscitarie, avvenuta dopo la partenza del Granduca, illustrata meravigliosamente da Enrico Fanfani sulla tela “Scena della Rivoluzione del 27 aprile 1859 sulla Piazza della Signoria”, ve n’è una dedicata alla Seconda guerra d’Indipendenza, con quadri di artisti notevoli, come Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Ferdinando Buonamici, Telemaco Signorini, Amos Cassioli, Pietro Aldi e Arturo Moradei. Parallelamente alla tematica prettamente militare, sono esposte tele che, con accenti accorati, ritraggono la vita personale e gli affetti quotidiani, dietro le quinte di un periodo storicamente eroico. Tra gli autori vi sono: Ignazio Affanni, Cesare Bartolena, Micheli, ma anche illustrazioni d’epoca di timbro popolare realizzate per riviste e periodici.

A testimonianza di questa vena antiretorica, che lo caratterizzò negli anni Ottanta e Novanta alla fine del XIX secolo, è stata creata una sezione speciale sulle pitture di Giovanni Fattori e della sua attività in genere. Dal grande cartone per la Battaglia di Magenta del 1859-60 (creato all’interno del concorso Ricasoli), si giunge proprio a quelle composizioni, più prettamente intimistiche, della seconda parte della sua vita. Tra i suoi seguaci e allievi sono esposte altre tele riguardanti, però, come personaggi principali i soldati dell'esercito italiano, opere di artisti come Luigi Gioli e Ruggero Panerai.

   
     

 

80 eventi a Torino dedicati al Risorgimento.

 

 La ex città sabauda non poteva non essere presente alla celebrazione dei 150 anni dall’Unità d’Italia. In fondo, tutto è iniziato proprio a Torino, capitale del Regno di Sardegna dei Savoia.
Dopo le Olimpiadi invernali del 2008, e dopo, quest’anno, l’ostensione della Sindone e il Salone del Libro, Torino si riaffaccia alle cronache culturali con l’organizzazione di ben 80 eventi legati al Risorgimento italiano. Il 17marzo 2011, giorno della dichiarazione della nascita del Regno d’Italia, piazza San Carlo ospiterà più di 2.000 ragazzi per ridisegnare una grandissima Italia. Sabato 20 marzo, chi vuole potrà iscriversi per prendere parte al tricolore umano che rivestirà l’intera piazza Castello a Torino.
Il “progetto Italiae”, toccherà inoltre 150 piazze in tutta la Penisola, e terminerà nel novembre 2011. Sul sito internet del Comitato, www.italia150.it, è consultabile il calendario completo della manifestazione ed è possibile iscriversi per la partecipazione ai più eclatanti eventi previsti.
Da marzo fino a dicembre 2010, è aperta, sotto i portici del centro cittadino, la mostra “Risorgimento è” (curata da Umberto Levra, presidente del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano). Il nuovo Museo del Risorgimento sarà riaperto al pubblico e sarà  proprio reinaugurato nel 2011.
Si svolgerà, in più, la prima edizione di Canale 150; rassegna di Teatro e storia organizzata dal Teatro Stabile . Ma tantissime e diverse sono le manifestazioni che compongono quest’anno “risorgimentale” a Torino, tra cui mostre, incontri, concerti, visite guidate, momenti di teatro e manifestazioni pubbliche.

 
 

 

Il Museo Centrale del Risorgimento
al Vittoriano di Roma

 

  Il primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, morì nel 1878. Il Parlamento decise di dargli una sepoltura speciale, creando a Roma un monumento a lui dedicato, ma anche simbolo dell’Unità d’Italia. Fu edificato il “Vittoriano” (dal nome del re).
Inaugurato nel 1911, al suo interno fu creato un museo-archivio dell’Italia
politica, economica e sociale, che va dal secolo XVIII al XX. Furono raccolte testimonianze d’ogni genere: da documenti cartacei (lettere, diari, manoscritti di opere), da quadri, sculture, disegni, incisioni, stampe e armi. Oggi il museo del Vittoriano rappresenta, a tutti gli effetti, un grande archivio della memoria del Risorgimento.

Il Vittoriano è caratterizzato da una particolarità: lungo le pareti interne e all’esterno lungo la scalinata d’accesso, sono riportate incise testimonianze dell’evoluzione storica italiana: brani di testi importanti e significativi e raffigurazioni simboliche (dallo stile classico). Trovano posto, allora, i momenti chiave dell’avvicinamento storico all’unità d’Italia: dagli ideali della rivoluzione francese alle rievocazioni delle guerre di Napoleone, con la creazione delle prime repubbliche italiane, fino alla conclusione della prima guerra mondiale. Ma la caratteristica è che tutto questo fa parte dell’edificio stesso del Vittoriano, essendo inciso direttamente sui muri, rendendo il contenitore parte integrante della mostra collocata al suo interno.

Il Museo del Risorgimento è diviso in diverse sezioni. I protagonisti, per iniziare,
Garibaldi, Mazzini e Cavour, con cimeli, dipinti e documenti, ma anche figure della storia dell'Ottocento. Un’altra sezione, lungo la Galleria, illustra le principali tappe storiche: dalla Restaurazione, seguita alla caduta di Napoleone, al 1848, dalla Repubblica Romana del 1849 all'impresa garibaldina dei Mille(1860) fino al ricongiungimento di Roma all'Italia (1870). Parallelamente, lungo la galleria, sono illustrati aspetti e temi in particolare che approfondiscono la tematica generale: : la Guardia Civica, il brigantaggio, la satira politica, le tecniche della figurazione storica nell'Ottocento (dai disegni alla fotografia), i cimeli/reliquia, il tricolore, le monete e le medaglie.  Non potevano mancare le armi utilizzate dagli eroi stessi nelle battaglie sostenute durante il percorso risorgimentale, che scandiscono la galleria. L’ultima sezione, naturalmente, è dedicata a quella che alcuni considerano l’ultima delle guerre del Risorgimento: la prima guerra mondiale. Al centro di questa sezione è posto l’affusto di cannone utilizzato nel 1921 per il trasporto della salma del Milite Ignoto. Grandi tele raffigurano le imprese delle Medaglie d’oro della guerra del '15-'18, ma vi trovano luogo anche i quadri dipinti dai pittori-soldato, quali Anselmo Bucci, Aldo Carpi e Italico Brass.
Collegato a questo vi sono delle video-istallazioni, appositamente realizzate dall'Istituto Luce, con le foto e i filmati originali girati nella Grande Guerra.
 

   
     
 

   
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