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MOSTRE, MUSEI ED EVENTI CELEBRATIVI I 150 ANNI
DELL'UNIONE D'ITALIA. |
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La mostra al museo civico di
Bari delle antiche divise del Risorgimento.
Il giorno 8 aprile
2010 è stata inaugurata a Bari la mostra "Una
divisa racconta - Verso l'unità nazionale".Nel
Museo civico della città si possono vedere divise
del periodo risorgimentale. L’associazione
culturale Restex, vincitrice del bando della
Regione Puglia "Principi attivi", ha restaurate e
valorizzate le antiche divise militari, proprietà
del museo, rimettendole in mostra. L’intento di
essa è quello di raccontare il Risorgimento a
livello regionale, lavoro sostanziato dalle
ricerche negli archivi di Bari ad opera di
Antonella Porreca. Sono esposti al pubblico,
anche, berretti militari della Grande Guerra,
grazie al restauro operato da quattro studentesse
dell'istituto "Pino Pascali" di Bari. |
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Biblioteca
Nazionale di Potenza
- Mostra bibliografica “L'iconografia
del Risorgimento italiano nel libro
illustrato”
In occasione del 150°
anniversario dell’Unità
d’Italia, si
è svolta alla
Biblioteca Nazionale di
Potenza, dal
30 giugno al 30 luglio di
quest’anno,
la
mostra bibliografica “L’conografia
del Risorgimento italiano nel
libro illustrato”.
Le opere selezionate coprono
un arco di tempo
che
parte dalla fine del 1800 e
arriva ai giorni nostri:
soggetto delle illustrazioni
il Risorgimento. Tuttavia,non
si è voluto narrare le vicende
storiche risorgimentali,
quanto indagare, a livello
bibliografico, l’eco che
queste hanno avuto nelle
illustrazioni stesse. Ecco,
allora, schiudersi
l’affascinante ricerca sugli
artisti stessi, i periodi
storici in cui i libri sono
stati editati, la simpatia, o
meno, suscitata dai personaggi
storici a distanza di tempo,
l’enfasi e le caratteristiche
della narrazione iconografica
propria degli autori che le
hanno eseguite.
Sempre
in funzione delle
celebrazioni, giovedì 1
luglio, è stato tenuto il
concerto “Musica per l’Unità
d’Italia”. Il quartetto “Euterpe”,
formato da flauto, clarinetto,
fagotto e pianoforte, ha
suonato musiche di Verdi,
Chopin, Mozart, Ciaikovski e
Mameli-Novaro.
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IL RISORGIMENTO
ITALIANO - Mostra storica
Comune
di Staletti - Biblioteca Comunale “Vivarium”
.
CENTENARIO DELLA MORTE DI
ACHILLE FAZZARI
garibaldino,
parlamentare e imprenditore stalettese
Da
martedì
6 luglio 2010
è aperta, e lo rimarrà
fino a novembre,
una mostra storica sugli accadimenti
nazionali, calabresi e stalettesi del
Risorgimento italiano, ospitata nel
palazzo Aracri di Staletti.
Le celebrazioni
volute dall’Amministrazione Comunale
di Stalettì e organizzate dalla
Biblioteca Comunale “Vivarium”, si
svolgono nell’ambito delle
manifestazioni per le celebrazioni del
150° anniversario dell’Unità d’Italia
ed il centenario della morte di
Achille Fazzari (19 novembre 2010),
garibaldino, parlamentare ed
imprenditore stalettese.
La mostra, che è
stata curata da Antonio Froio, copre
le vicende storiche che vanno dal
Congresso di Vienna (1815) fino alla
conquista di Roma capitale (1870),
analizzando il quadro geo-politico
dell’Italia e dell’Europa
dell’Ottocento. Con l’ausilio di
immagini ed illustrazioni, vengono
narrate le vicende risorgimentali, con
particolare attenzione all’ambito
regionale (il Risorgimento calabrese
dai moti del 1821, con le vicende
insurrezionali di Stalettì, fino al
fenomeno del brigantaggio) e alla
figura di Achille Fazzari, eroe
cittadino che vi ha partecipato
personalmente come garibaldino.
L’apertura delle
manifestazioni a Staletti è avvenuta
il 3 giugno con lo spettacolo,
organizzato dalle scuole primarie
della città, dal titolo “In marcia
verso i 150 anni dell’Unità d’Italia
nel ricordo di Achille Fazzari”.
Preparato dai bambini e dalle loro
insegnanti, ha avuto luogo uno
spettacolo musicale, con canti, recite
e danze. Seguiranno, in questi mesi,
conferenze e dibattiti, proiezioni di
filmati e documentari dedicati.
All’inizio del prossimo anno
scolastico è già stata organizzata una
gita nei luoghi in cui Achille Fazzari
visse (Copanello di Stalettì,
Catanzaro, Stilo, Ferdinandea,
Mongiana).
A conclusione
delle celebrazioni stalettesi (il 19
novembre del 2010), verrà inaugurata
una lapide ricordo e un busto in marmo
di Achille Fazzari.
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ITALIA
SIA !
Comune di Seravezza - PALAZZO
MEDICEO Fatti di vita e d'arme del
Risorgimento italiano.
Dal
5 giugno al 26
settembre 2010,
nelle sale del Palazzo Mediceo, è aperta
la mostra organizzata dal Comune di
Seravezza e dalla Fondazione Terre
Medicee.
Come usando una
lente d’ingrandimento, l’esposizione si
concentra sulle vicende comprese fra il
1848 e il 1860, che, in particolare
interessarono la Toscana e le regioni
dell’Italia centrale, quali
le Marche, l'Umbria,
la Romagna, e la città di Bologna, dal
punto di vista militare, ma, soprattutto,
politico. Si va, appunto, dalla battaglia
di Curtatone e Montanara al Plebiscito con
cui il Governo Provvisorio della Toscana
sancì l’adesione al Regno sabaudo. E’
questo un decennio cruciale per la
Toscana, che arriverà fino
all’instaurazione di un nuovo potere,
nell'aprile del 1859, dopo la caduta della
monarchia toscana del granduca Leopoldo II
di Lorena. E’ in quel momento particolare
che molti auspicarono una Firenze capitale
di quelle regioni limitrofe, con una
possibile confederazione di regioni del
centro Italia.
La mostra si avvia
dallo scontro di
Curtatone e Montanara, a cui parteciparono
i volontari toscani di Firenze e Pisa
contro le truppe austriache. Infatti,
unitamente alle testimonianze pittoriche,
grafiche e documentarie (alcune del tutto
inedite), sarà esposto un plastico della
battaglia con non meno di seimila
soldatini.
Dopo una sezione
dedicata alle celebrazioni plebiscitarie,
avvenuta dopo la partenza del Granduca,
illustrata meravigliosamente da Enrico
Fanfani sulla tela “Scena della
Rivoluzione del 27 aprile 1859 sulla
Piazza della Signoria”, ve n’è una
dedicata alla Seconda guerra
d’Indipendenza, con quadri di artisti
notevoli, come Giovanni Fattori, Silvestro
Lega, Ferdinando Buonamici, Telemaco
Signorini, Amos Cassioli, Pietro Aldi e
Arturo Moradei. Parallelamente alla
tematica prettamente militare, sono
esposte tele che, con accenti accorati,
ritraggono la vita personale e gli affetti
quotidiani, dietro le quinte di un periodo
storicamente eroico. Tra gli autori vi
sono: Ignazio Affanni, Cesare Bartolena,
Micheli, ma anche illustrazioni d’epoca di
timbro popolare realizzate per riviste e
periodici.
A testimonianza di questa vena
antiretorica, che lo caratterizzò negli
anni Ottanta e Novanta alla fine del XIX
secolo, è stata creata una sezione
speciale sulle pitture di Giovanni Fattori
e della sua attività in genere. Dal grande
cartone per la Battaglia di Magenta del
1859-60 (creato all’interno del concorso
Ricasoli), si giunge proprio a quelle
composizioni, più prettamente
intimistiche, della seconda parte della
sua vita. Tra i suoi seguaci e allievi
sono esposte altre tele riguardanti, però,
come personaggi principali i soldati
dell'esercito italiano, opere di artisti
come Luigi Gioli e Ruggero Panerai.
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80 eventi a Torino
dedicati al Risorgimento.
La ex città sabauda non
poteva non essere presente alla
celebrazione dei 150 anni dall’Unità
d’Italia. In fondo, tutto è iniziato
proprio a Torino, capitale del Regno di
Sardegna dei Savoia. Dopo le Olimpiadi
invernali del 2008, e dopo, quest’anno,
l’ostensione della Sindone e il Salone del
Libro, Torino si riaffaccia alle cronache
culturali con l’organizzazione di ben 80
eventi legati al Risorgimento italiano. Il
17marzo 2011, giorno della dichiarazione
della nascita del Regno d’Italia, piazza
San Carlo ospiterà più di 2.000 ragazzi
per ridisegnare una grandissima Italia.
Sabato 20 marzo, chi vuole potrà
iscriversi per prendere parte al tricolore
umano che rivestirà l’intera piazza
Castello a Torino. Il “progetto
Italiae”, toccherà inoltre 150 piazze
in tutta la Penisola, e terminerà nel
novembre 2011. Sul sito internet del
Comitato, www.italia150.it, è consultabile
il calendario completo della
manifestazione ed è possibile iscriversi
per la partecipazione ai più eclatanti
eventi previsti. Da marzo fino a
dicembre 2010, è aperta, sotto i portici
del centro cittadino, la mostra “Risorgimento
è” (curata da Umberto Levra,
presidente del Museo Nazionale del
Risorgimento Italiano). Il nuovo Museo del
Risorgimento sarà riaperto al pubblico e
sarà proprio reinaugurato nel 2011. Si
svolgerà, in più, la prima edizione di
Canale 150; rassegna di Teatro e
storia organizzata dal Teatro Stabile
. Ma tantissime e diverse sono le
manifestazioni che compongono quest’anno
“risorgimentale” a Torino, tra cui mostre,
incontri, concerti, visite guidate,
momenti di teatro e manifestazioni
pubbliche.
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Il Museo Centrale del Risorgimento
al
Vittoriano di Roma
Il primo re
d’Italia, Vittorio Emanuele II, morì nel
1878. Il Parlamento decise di dargli una
sepoltura speciale, creando a Roma un
monumento a lui dedicato, ma anche simbolo
dell’Unità d’Italia. Fu edificato il
“Vittoriano” (dal nome del re).
Inaugurato nel 1911, al suo interno fu
creato un museo-archivio dell’Italia
politica, economica
e sociale, che va dal secolo XVIII al XX.
Furono raccolte testimonianze d’ogni
genere: da documenti cartacei (lettere,
diari, manoscritti di opere), da quadri,
sculture, disegni, incisioni, stampe e
armi. Oggi il museo del Vittoriano
rappresenta, a tutti gli effetti, un
grande archivio della memoria del
Risorgimento.
Il Vittoriano è caratterizzato da una
particolarità: lungo le pareti interne e
all’esterno lungo la scalinata d’accesso,
sono riportate incise testimonianze
dell’evoluzione storica italiana: brani di
testi importanti e significativi e
raffigurazioni simboliche (dallo stile
classico). Trovano posto, allora, i
momenti chiave dell’avvicinamento storico
all’unità d’Italia: dagli ideali della
rivoluzione francese alle rievocazioni
delle guerre di Napoleone, con la
creazione delle prime repubbliche
italiane, fino alla conclusione della
prima guerra mondiale. Ma la
caratteristica è che tutto questo fa parte
dell’edificio stesso del Vittoriano,
essendo inciso direttamente sui muri,
rendendo il contenitore parte integrante
della mostra collocata al suo interno.
Il Museo del Risorgimento è diviso in
diverse sezioni. I protagonisti, per
iniziare,
Garibaldi, Mazzini e
Cavour, con cimeli, dipinti e documenti,
ma anche figure della storia
dell'Ottocento. Un’altra sezione, lungo la
Galleria, illustra le principali tappe
storiche: dalla Restaurazione, seguita
alla caduta di Napoleone, al 1848, dalla
Repubblica Romana del 1849 all'impresa
garibaldina dei Mille(1860) fino al
ricongiungimento di Roma all'Italia
(1870). Parallelamente, lungo la galleria,
sono illustrati aspetti e temi in
particolare che approfondiscono la
tematica generale: : la Guardia Civica, il
brigantaggio, la satira politica, le
tecniche della figurazione storica
nell'Ottocento (dai disegni alla
fotografia), i cimeli/reliquia, il
tricolore, le monete e le medaglie.
Non potevano mancare le armi utilizzate
dagli eroi stessi nelle battaglie
sostenute durante il percorso
risorgimentale, che scandiscono la
galleria. L’ultima sezione, naturalmente,
è dedicata a quella che alcuni considerano
l’ultima delle guerre del Risorgimento: la
prima guerra mondiale. Al centro di questa
sezione è posto l’affusto di cannone
utilizzato nel 1921 per il trasporto della
salma del Milite Ignoto. Grandi tele
raffigurano le imprese delle Medaglie
d’oro della guerra del '15-'18, ma vi
trovano luogo anche i quadri dipinti dai
pittori-soldato, quali Anselmo Bucci, Aldo
Carpi e Italico Brass.
Collegato a questo
vi sono delle video-istallazioni,
appositamente realizzate dall'Istituto
Luce, con le foto e i filmati originali
girati nella Grande Guerra.
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pagine di
IL RISORGIMENTO ITALIANO
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