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multimediale |
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MOSTRE, MUSEI ED EVENTI CELEBRATIVI I 150 ANNI
DELL'UNIONE D'ITALIA. |
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Le
Celebrazioni
dell'Anniversario
Le
Celebrazioni per i 150
anni dell'Unità d'Italia
si sono aperte a
Genova, il 5
maggio scorso, alla
presenza del Presidente
della Repubblica Giorgio
Napolitano, del Presidente
della Camera Gianfranco
Fini, del Presidente del
Senato Renato Schifani,
dei Ministri Ignazio La
Russa e Sandro Bondi e
delle autorità. |
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Il Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano
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Verso il
2011
"Dalla
coscienza e dall'orgoglio della nostra
storia dobbiamo trarre l'energia per
ritrovare slancio e fiducia in noi stessi.
Il successo del 2011 si misurerà su questo
terreno. Il tempo che ci separa dal 2011
deve essere utilizzato per creare
circostanze, eventi, momenti, prodotti che
favoriscano una riflessione diffusa e
insieme approfondita sul significato
dell'essere italiani oggi; una
rivisitazione del nostro passato e con
essa la consapevolezza dei valori che lo
hanno animato, rendendo possibile il
conseguimento di impegnativi traguardi. Lo
spirito delle celebrazioni per il 150simo
anniversario dell'unità d'Italia sarà
dunque animato "dall'unità della Patria,
dalla libertà dei cittadini e dagli ideali
che hanno ispirato le lotte degli uomini
del Risorgimento".
Il brano è tratto dall’intervento alla
presentazione del logo ufficiale del
Grande evento, per le celebrazioni del
150° anniversario, del Presidente Emerito
della Repubblica
del Comitato dei
Garanti,
Carlo Azeglio
Ciampi
(allora Presidente del Comitato dei
Garanti).
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I primi eventi
Le
Celebrazioni si sono aperte, il
5 maggio
scorso, a Genova: perché Genova? Su
proposta dell'ex Presidente del Comitato
dei Garanti, Azeglio Ciampi, è stato
deciso di svolgere parte delle
manifestazioni seguendo i cosidetti
“Luoghi della Memoria”, cioè un percorso
che segue idealmente le vicende storiche
principali del nostro Risorgimento. Così
si è iniziato dal famoso “scoglio” di
Quarto, appunto a Genova, dove, nel 1860,
ebbe luogo la partenza di Garibaldi e dei
suoi Mille verso la Sicilia. E’ stata,
altresì, mantenuta la promessa fatta a
Garibaldi che “un giorno i nomi dei 1089
garibaldini sarebbero stati incisi sullo
scoglio”.
Così, seguendo il percorso fatto dalla
Storia, l’11
maggio, si è
svolta, alla presenza del Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, la tappa
successiva a Marsala, dove sbarcarono i
garibaldini alla conquista dell’isola. Le
navi partecipanti alla "Regata dei Mille"
salpate dallo scoglio di Quarto, sono
giunte alla città siciliana, come
il
"Piemonte" ed il "Lombardo" di memoria
storica,
ed è stata deposta una corona al Monumento
dedicato allo sbarco dei Mille.
Le tappe
successive, ovviamente, sono state Salemi
e Calatafimi, dove ebbe luogo la famosa
battaglia contro i borbonici, il
15 maggio
1860. A Salemi sono stati inaugurati dal
Presidente
i Musei del
Risorgimento e della Mafia e la Mostra
"Paesaggi d'Italia" (organizzata in
collaborazione con il FAI). In memoria
dello scontro militare di
Calatafimi,
il Capo dello Stato
ha reso omaggio ai caduti del sacrario,
presso il Monumento Ossario di Pianto
Romano, alla presenza del Ministro della
Difesa e dei sindaci delle città di
provenienza dei caduti.
Il dialogo con le
autonomie locali ha portato, inoltre,
all’organizzazione di manifestazioni di
alto livello culturale e scientifico,
principalmente nelle città di maggiore
rilievo nello sviluppo che ha portato
all'Unità d'Italia, ma anche con diverse
amministrazioni locali, distribuite su
tutto il territorio nazionale, anche con
la realizzazione di valutati interventi ed
opere infrastrutturali (con l’intervento
del
Ministero delle
Infrastrutture).
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I Padri fondatori
LA MOSTRA SUL
RISORGIMENTO
NEI SALONI DI
PALAZZO MADAMA A ROMA
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Dal 7 giugno al 1°
agosto 2010 ha avuto luogo nelle splendide
sale di Palazzo Madama, sede del Senato
della Repubblica, una grande mostra
intitolata “I Padri Fondatori”. Essa ha
ripercorso, nel suo svolgersi, la
realizzazione dell’Unità d’Italia
attraverso, proprio, i suoi protagonisti,
con le loro idee, la diffusione degli
ideali di patriottismo e di libertà, e le
loro azioni, con i tentativi
insurrezionali, o durante le guerre
d'indipendenza.
La mostra dei "Padri
Fondatori" ha illustrato questi eroi
attraverso la raccolta di documenti,
libri, lettere, manoscritti, cimeli,
fotografie e dipinti a olio, l’opera di
questi uomini unici, quali: Cesare
Beccaria a Ugo Foscolo e Alessandro
Manzoni; da Carlo Cattaneo a Vincenzo
Gioberti, da Giuseppe Mazzini a Massimo
D'Azeglio, fino a Giuseppe Garibaldi e
Camillo Benso conte di Cavour, e molti
altri.
La Mostra, promossa
dal Senato e dall'Istituto per la Storia
del Risorgimento Italiano, è stata curata
dal Prof. Giuseppe Talamo
(purtroppo
scomparso il 25 maggio di quest’anno),
che fu tra gli organizzatori delle
celebrazioni del 1961.
Proprio il prof.
Giuseppe Talamo ha scritto:
"Forse si può
ipotizzare che proprio quella Nazione
culturale di cui si è detto (dando
all'aggettivo il senso più ampio e moderno
del termine) ricca, diversa,
plurisecolare, ben presente nei vari
strati sociali della Penisola abbia
costituito la condizione per la nascita di
nuovi vincoli politici di varia
consistenza, a volte solidi a volte deboli
e incerti, ma non per questo inesistenti o
casuali, come si ripete, a volte, credendo
di essere innovatori ed iconoclasti ed
essendo soltanto prigionieri dei
laceramenti e dei contrasti della società
in cui operiamo. Non si tratta di una
ipotesi consolatoria, ma di un tentativo
di spiegare il succedersi di debolezze
gravi e di inaspettate riprese in un
percorso a volte drammaticamente
contraddittorio. Questo travaglio è la
nostra lunga storia, che ci portiamo
dentro, ci piaccia o meno, come una delle
caratteristiche del nostro Paese:
ricordare i nostri 150 anni può essere
un'occasione preziosa per una riflessione
e un giudizio sul suo significato." |
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RISORGIMENTO ITALIANO
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