Nel quadro
del progetto Piccoli
Grandi Musei è stata inaugurata la mostra
“Le stanze dei tesori. Meraviglie dei
collezionisti nei musei di Firenze”, (che
avrà termine il 15 aprile). Essa è stata
promossa e organizzata dall’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze, unitamente al Polo
Museale Fiorentino. Numerose le
collaborazioni: la Provincia e il Comune
di Firenzee, la Regione Toscana, le
Soprintendenze, le direzioni dei Musei
interessati dall’evento, il Comando
Militare Esercito della Toscana,
l’Associazione degli Antiquari, la XXVII
Biennale Antiquaria e l’Osservatorio dei
Mestieri d’Arte. Naturalmente, un simile
sforzo organizzativo non poteva non avere
l’Alto Patronato della Presidenza della
Repubblica e quello del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali.
I Musei
interessati dal progetto, con le loro
collezioni, sono quelli del
Bardini, Horne, Palazzo Davanzati
(centro storico), la Fondazione Romano in
Oltrarno (Piazza S. Spirito), lo Stibbert
(quartiere di Rifredi) e il ‘museo sacro’
Bandini (a Fiesole). La sintesi del
percorso espositivo che si dipana tra le
collezioni dei vari musei, è stata
realizzata al Palazzo Medici Riccardi.
Si può dire che la stagione dei
collezionisti e dei mille musei italiani
e, in particolare, fiorentini ebbe inizio
alla fine dell’Ottocento. L’alienazione
dei beni ecclesiastici e la fine di molte
casate, entrate in crisi, diffuse
tantissimi beni artistici sul mercato.
Molti furono i musei europei che
beneficiarono di questa “diaspora”, molti
furono i mercanti d’arte che si imposero a
livello europeo, italiani
come Stefano Bardini ed Elia Volpi o
anglosassoni, come Frederick Stibbert,
Charles Loeser, Herbert Percy Horne, gli
Acton. Questi antiquari spesso
acquistarono ville prestigiose,
trasformandole in piccoli musei, vere
“stanze di tesori”. Altri, che avevano
rifornito di capolavori molti musei,
divennero essi stessi collezionisti. Alla
fine della “stagione”, agli inizi del XX
secolo, donarono i loro beni agli enti
pubblici, dando vita ai musei pubblici e
alle istituzioni che spesso sono
denominate con il loro nome. Questa
“epopea” culturale è proprio il soggetto
della grande mostra di Palazzo Medici
Riccardi a Firenze. Curata da Lucia
Mannini con Carlo Sisi, coordinatore
scientifico, vengono analizzate mode,
miti, mercato e progresso culturale di
questo periodo storico, quando lo status
symbol, creato dal possesso d’opere
d’arte, non era appannaggio di nobili o
ecclesiastici, ma della borghesia
imprenditoriale degli inizi del Novecento.
Alla mostra fiorentina hanno collaborato i
musei di Piccoli Grandi Musei, fornendo
capolavori e opere d’eccezione. Tutto
questo senza dimenticare se stessi. In
occasione dell’iniziativa, infatti, ogni
museo offre al visitatore iniziative ed
esposizioni particolari, che fanno della
mostra “le stanze dei tesori” un evento
distribuito su tutto il territorio
fiorentino.
Da Palazzo
Medici Riccardi a Museo Stefano
Bardini, Museo Horne, Museo Stibbert,
Fondazione Salvatore Romano
e Museo Bandini, Museo di Palazzo
Davanzati, Museo Casa Rodolfo Siviero
Sito Web:
http://www.stanzedeitesori.it/
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