A 150 anni dalla sua nascita a Milano è stata organizzata una mostra in onore del pittore Gustav Klimt, esponente di spicco della Secessione, movimento artistico viennese degli inizi del secolo scorso. L’importanza dell’esposizione lo dimostrano gli eventi, mostre e workshop organizzati in tutta Europa, da Berlino a Barcellona, da Parigi a Vienna. Soprattutto in quest’ultima, in cui si espresse la vita e l’opera del grande artista, numerosissimi sono gli appuntamenti di grande levatura dedicati al maestro viennese.

Partendo dai manifesti originali della Secessione realizzati in occasione delle esposizioni del movimento da numerosi artisti dell’epoca, quali Alfred Roller, Ferdinand Hodder , Koloman Moser e Leopold Stolba, vengono anche esposti alcuni numeri originali della rivista della Secessione “Ver Sacrum”, testimone delle teorie e della poetica dell'arte totale. Questo prezioso materiale in mostra è stato fornito dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province venete di Venezia, Belluno, Padova e Treviso.
Tuttavia, il nucleo fondamentale dell’esposizione è rappresentato dalla riproduzione in scala 1:1 dell’affresco “il Fregio di Beethoven” realizzato da Klimt per una sala del Palazzo della Secessione di Vienna. L’opera è accompagnata da quindici disegni originali dell’artista. Il pubblico è guidato nella lettura sia degli elementi grafici sia in quelli simbolici, con le allegorie che li esprimono.
Nello Spazio Oberdan di Milano, contenente l’opera principale, la visione è accompagnata dalle note della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven


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