Da bambino Darwin, come capita spesso, amava fare ricerche e
raccolte di elementi naturali, come insetti, rocce e minerali.
Insieme al fratello Erasmus, nel capanno degli attrezzi, nel
giardino della loro casa, eseguiva esperimenti chimici. Darwin
amava anche la geometria e la matematica e per nulla la
letteratura, specialmente quella antica. Il padre, Robert,
medico generico del paese di Shrewsbury, di buon successo
professionale, che aveva scelto per
il giovane Charles le migliori scuole, quando fu all’età
degli studi universitari, lo iscrisse all'università di
Edimburgo, presso la facoltà di Medicina. Darwin, che andava
leggendo vari testi di ornitologia di Audubon, nel 1827 lasciò
gli studi di medicina. Contemporaneamente svolgeva ricerche
negli stagni locali e in mare con i pescatori di ostriche di
Newhaven, tanto che tenne la sua prima relazione scientifica ad
una società studentesca, la Plinian Society. Il padre,
preoccupato per il giovane, che non voleva seguire i suoi passi,
lo iscrisse nel 1828 al Christ's College a Cambridge. Charles,
secondo quello che erano i suoi interessi, si indirizzò verso la
storia naturale, appoggiato nella decisione da suo cugino
William Darwin Fox e fortemente influenzato da scienziati quali
William Whewell e il botanico ed entomologo
John Stevens
Henslow. Svolgendo gli studi, lesse i maggiori testi di
naturalismo, come quelli di Herschel e Alexander von
Humboldt, e studi di geologia, in cui dimostrava interesse e
predisposizione. Nel 1831, ultimati gli studi universitari,
seguì, in estate, il geologo Adam Sedgwick, in un tour di
ricerche nel Galles del nord. L’inquieto Darwin, che
prediligeva, evidentemente, gli studi sul campo, tornato dal
Galles, con una raccomandazione dello scienziato Henslow, si
imbarcò sulla nave HMS Beagle, comandata dal capitano
Robert Fitzroy. Con
la nave salpò per le coste del Sud America, per una spedizione
cartografica della durata di cinque anni. L’imbarcazione
toccò diverse mete: le isole di Capo Verde, le Isole Falkland (o
Isole Malvinas), la costa del Sud America, le Isole Galápagos e
l'Australia. Viaggiando egli raccoglieva reperti fossili,
campioni di specie animali e vegetali, rocce. Osservava,
studiava facendo comparazioni, annotava le curiosità e le sue
stesse riflessioni. Rimase colpito, soprattutto, dall'arcipelago
delle Galápagos, dove ogni singola isola aveva specie diverse di
tartarughe e di uccelli, che, pur differendo, erano simili tra
loro. Fu di ritorno in Inghilterra nel 1836. Dal viaggio
Darwin aveva portato in patria un gran numero di reperti
scientifici, spesso del tutto nuovi, che furono conferiti al
British Museum. Già questo poteva ritenersi un grande risultato,
ma, il viaggio lo aveva talmente coinvolto che al ritorno iniziò
una riflessione interiore su un sospetto, una nuova teoria del
tutto innovativa: la teoria dell'evoluzione per selezione
naturale e sessuale. Quando, nella primavera del 1837, gli
ornitologi del British Museum, gli comunicarono che i diversi
uccelli delle Galapagos riportati erano riferibili ad un gruppo
di specie della sottofamiglia
Geospizinae,
all'interno della famiglia Fringillidae, cioè i comuni
fringuelli, Darwin trovò una prima conferma della sua teoria.
Dal viaggio a bordo del Beagle, Darwin trasse parecchio:
dalla interpretazione della formazione degli atolli corallini
nel Pacifico al resoconto del viaggio. Dal 1839 al 1843,
pubblicò, infatti, la Zoologia del viaggio della H. M. S.
Beagle, in cinque
volumi.
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