|
Ritorniamo nella
strada Garibaldi, dove s'incontra sul lato meridionale della
medesima il palazzo di città con innanti la bella piazza del
Municipio ombreggiata da giganteschi platani, provveduta di
sedili, e due graziosi chioschi per lo spaccio di sigari,
giornali ed altro. Il palazzo Municipale è opera di qualche
pregio per l'imponente massa e pel tipo di architettura. Difetta
per sciupo di spazio inutilmente occupato dalla scala principale
quasi per un terzo dell'intiera superficie, non stando per la
sua grandiosità nel giusto rapporto con l'edifizio e suoi
appartamenti; ciò che ha prodotto il grave difetto delle sale e
gallerie che si succedono senza passaggi laterali e
conseguentemente non disimpegnate. Difetta pure per poca
precisione di sagome delle massicce modanature.
Nel pianerottolo di
detta scala vi è una statua di marmo rappresentante Messina con
diversi emblemi di commercio e con in mano un rotolo che figura
il Decreto di Ferdinando II, col quale ridonava alla città nel
1851 l'antico privilegio del Porto-Franco. La grossolanità delle
forme, le paffute sue membra, e la non naturale maniera con cui
sono disposte le pieghe del panneggiamento che sembrano
corteggiate, dimostrano abbastanza di essere un primo lavoro di
giovane scultore commessogli
per protezione.
Nel pianterreno, dal
lato di mare, vi sono gli uffici della Banca di Sicilia e della
Cassa di risparmio, e dal lato di terra la stalla e rimessa del
S. P. Q. M. e per vieppiù accrescere la sconcezza anche la
caserma delle guardie municipali. Sperasi per decoro del paese
che i signori del palazzo di città non tarderanno a far togliere
lo sconcio di vedere nella più bella strada di Messina, cavalli,
immondizie e letti.
La costruzione di
questo palazzo costò Lire 1,275,000. |