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A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia,

 
 
 
Guide di Messina

IL TEATRO MARITTIMO

Palazzo Municipale, fronte a mare sulla via Vittorio Emanuele e statua del nettuno del Montorsoli, prima del 1908.
di Grosso-Cacopardo, da Guida per la città di Messina, 1826
 

 
   
 

Scendendo per questa strada nel

TEATRO MARITTIMO 

resterà certamente sorpreso da meraviglia il viaggiatore nell'osservare le tante bellezze, che la natura, e l’arte seppero accumulare in questo luogo.

Il Vicerè Marco Antonio Colonna pensò pria d'ogn'altro di perfezionare nel 1579 la magnifica strada, che dal suo nome quello assunse di strada Colonna: essa corre per la lunghezza di un miglio, ed un terzo, girando con una dolce curvatura intorno al maestoso porto.

Una lunga fila di sontuosi edificj sullo stesso disegno cingevano in guisa d'anfiteatro il porto anzidetto: eran questi uniti per via di magnifiche porte, in guisa che un solo palazzo figuravano. Questa grandiosa idea fu concepita dal Vicerè Emmanuele Filberto Duca di Savoja, che ne commise il disegno e l'esecuzione al nostro architetto Simone Gullì, che seppe quasi condurla a compimento nel 1622. Era tale la loro maestà, ed eccellenza, che venivan chiamati l'ottava meraviglia del mondo (12).

Rovesciata da' tremuoti del 1783 questa gran mole si vede nuovamente risorgere sopra un differente disegno, e si può dire essere ormai vicina al suo compimento.

Nel mezzo maestoso si alza il Palazzo Pubblico, nello stesso sito, ove prima vedeasi l'antico ideato dal famoso architetto Giacomo del Duca.

Cinque sole porte sono sinora compite; e nella prima fiancheggiata da due vittorie dello scarpello di D. Federico Siracusa da Trapani, sta collocata una lapide di marmo ove si legge:  

Majoribus
Pro Religione et Patria
Adversus Saracenos dimicantibus
S.P.Q.M. posuit.
 

Sullo stesso disegno è la seconda, e nella lapide corrispondente sta scritto: 

Genio Mamertinorum
S.P.Q.M. posuit inchoato opere.
 

E sulla terza

Messeniis Peloponnesiacis
S.P.Q.M. ob colonniam deductam
et inditum nomen urbi. (13)

   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
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