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La chiesa di
S. NICOLÒ
de' PP.
Cisterciensi succede immediatamente dopo la già descritta di S.
Domenico: essa fu inalzata sul disegno d'Andrea Calamech nel
secolo XVI, il quale seppe meravigliosamente accomodarsi alle
circostanze del sito, facendola riuscire ben proporzionata ed
amena.
Egli ne divise
l’interno in cinque spaziose navate, che sono formate da due
fila di colonne doriche di marmo Siciliano, e due fila di
pilastri, di marmo bianco, rabescati dilicatamente a commesso di
pietre dure a varj colori: il prospetto sebbene alzato nel
passato secolo, è anch'esso di gusto corretto, ed ornato di
statue rappresentanti varii Santi dell'ordine Gesuitico, cui la
chiesa un tempo apparteneva.
Era questa abbellita
di vaghi affresco de' nostri migliori pennelli, che perirono co’
tremuoti del 1783, e squisitissime pitture ad olio in essa si
conservavano, fra quali la gran tavola de' Magi di Cesare da
Sesto, che forma oggi uno de' migliori ornamenti della Real
galleria di Napoli. Ora si vedono solamente la tavola con entro
S. Nicolò della scuola degli Antonj Pittori, ed il bel quadro
della presentazione di Catalano l'antico. |