Primo piano Argomenti Schede Anteprime Editoriali
 
Registrati My Account HOME Chi siamo  Prodotti

Carrello

Contatti Faq  Privacy Condizioni Area partner Biblioteche
 
 
   
 
 

 
 
       CATALOGO DEI PRODOTTI
 

Sommario
del Minisito

 
 

  

   Gennaio 1909
   Abitare l'emergenza

  

   Annunziata
   dei Catalani

  

  S. Maria della Valle

  

   Santa Maria
   Alemanna

  

   Necropoli
   di S. Placido

  

   Forte Gonzaga

  

   Forte San Jacchiddu

  

   Gli eremi perduti

  

   Il Gran Caffè Irrera

  

   Frammenti
   di memoria

  

   Chiesa
   di San Giacomo
 
 
 
 
 

BOOKSHOP

 

 
 
 
 
   



 

 
 

A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia

 
 
 
Guide di Messina

OSPEDALE
DE' GEROSOLIMITANI




 

di Giuseppe Coglitore, da Storia monumentale-artistica
di Messina
, 1864
 

 
   
 

Il tempio del precursore fondato nel 536 da S. Placido, il quale di suo sangue col martirio il bagnava, dopo non poche vicissitudini (86) venne dal Conte Ruggeri all’ordine Gerosolimitano concesso verso il 1099 a detta del Sampieri (87) o come vuole il Gallo (88) verso il 1070, ventidue anni dopo la fondazione del primo ospedale in Gerusalemme e ventinove pria che Goffredo il Buglione avesse liberato le sante zolle sanguinanti dalla mano del miscredente. Sentiasi qui la bisogna di erigere uno spedale per servire a que’ zelanti campioni della fede che recavansi ai Santi Luoghi, e quindi il re Ruggeri confermava a quest’ordine la concessione fattane dal padre suo dandovi il cimitero e gli edifizi alla chiesa di S. Gianbattista aggregati; e come primo, a capo di tutte le case gerosolimitane in Sicilia venne elevato dal re Martino e da Federico II lo Svevo essendosi dato al rettore il nome di Gran Priore. Ottenne ancora dall’arcivescovo di Messina nel 1147 una chiesa con tutte le entrate intitolata S. Maria lungo il rio della vaccaria e nel 1307, estinti i Templari, ottenne da Clemente V tutti i poteri che questi aveano in Sicilia .

Accolse quest’ospedale il pontefice Alessandro III il quale nel 1165 ritornava in Roma con l’Imperadore Federico Barbarossa dietro lo scisma; ricevè gl’infermi i quali, presa Rodi da Solimano, di qui passarono; accolse il gran maestro Filippo de Villeres Lesledano francese che qui venia con un galeone e quattro galee mal conce con fiamme nere e lo stendardo di bruno damasco, stato ricevuto con tutta pompa dallo Arcivescovo La Ligname, dal Vicerè Pignatelli e dagli illustri messinesi in mezzo al numeroso corteo di 700 cavalieri di quest’ordine che qui aveano stanza.

Usciti di speranza a conquistare Gerusalemme, si mantenne per secoli quest’ospedale, e per privilegio era donato a’ soli cavalieri messinesi i quali tennero l’osservanza sino al secolo passato. Oggi il tempio conserva il medesimo nome ma l’ospedale cambiata destinazione è l’attuale palazzo reale (89).

   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2009. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it - Schermo 1024 x 768