Primo piano Argomenti Schede Anteprime Editoriali
 
Registrati My Account HOME Chi siamo  Prodotti

Carrello

Contatti Faq  Privacy Condizioni Area partner Biblioteche
 
 
   
 
 

 
 
       CATALOGO DEI PRODOTTI
 

Sommario
del Minisito

 
 

  

   Gennaio 1909
   Abitare l'emergenza

  

   Annunziata
   dei Catalani

  

  S. Maria della Valle

  

   Santa Maria
   Alemanna

  

   Necropoli
   di S. Placido

  

   Forte Gonzaga

  

   Forte San Jacchiddu

  

   Gli eremi perduti

  

   Il Gran Caffè Irrera

  

   Frammenti
   di memoria

  

   Chiesa
   di San Giacomo
 
 
 
 
 

BOOKSHOP

 

 
 
 
 
   



 

 
 

A guisa di un grande anfiteatro sorge Messina alle falde di una catena di montagne, che la custodiscono alle spalle e la liberano dai forti venti del settentrione. ...essa giace in riva al mare, sul quale stende lo storico Braccio di S. Rainero che forma, a guisa di falce, un porto, il più bello dell'Italia

 
 
 
Guide di Messina

OSPEDALE
DELLO SPERONE





 

di Giuseppe Coglitore, da Storia monumentale-artistica
di Messina
, 1864
 

 
   
 

Lo spedale dello Sperone o S. Clemente, la cui prima denominazione non potè esser ricavata che dal fine a stimolare i cittadini a lodate e sante opere di pietà, come che vogliasi riportare dal Bonfiglio (96) all’epoca di S. Gregorio, perché da costui credesi consacrato il congiuntovi tempio, per le vestigia che il Sampieri ocularmente osservò (97), stimasi di più antica data. Era desso a mezzo giorno della città nella contrada Carrubara (98), dove in alto si leva la chiesa inditta in S. Clemente uscita appena la città, poco di là dal torrente Zaera.

Fu quest’ospedale Grangia e Priorato de’ monaci di S. Benedetto da Monreale: nel 1500 dal re Ferdinando Cattolico (99), perché in basso volgea, fu aggregato e confuso a quello di S. Michele della Caperrina come a suo luogo si dirà.  

Della Madonna Accomandata
o di S. Nicola degli Accomandati
(100). 

5. Questo, stato poi conceduto alla Bea­ta Eustochio Calafato nel fine di fondarne un monastero, e che ella lasciò dopo quattro anni a’ gesuiti per essersi trasferita in Montevergine, sorgea dirimpetto il convento di S. Domenico, ove poscia fu Casa Professa de’ padri Gesuiti ed oggi è monistero dei padri Cisterciensi col tempio intitolato a S.Nicolò il quale riesce nella via Corso.

Ignorasi l’epoca della fondazione di quest’ospedale, ma lascia con ragione dedurre che dovette cessare di esistere in occasione alla concessione fatta di quel sito alla B. Eustochio verso il 1457 (101) regnando Alfonso il magnanimo e stando Arcivescovo Jacopo Tedesco (102).

   
 
 
 
 
 
 
 
  Brani tratti da: AAVV, Guide di Messina, Ottocento,  Experiences, 2008.
 

 
     
 
Experiences S.r.l. - Servizi per la promozione e lo sviluppo di attività culturali e ambientali - Copyright © 2004-2009. Tutti i diritti riservati - E-mail: info@experiences.it - Schermo 1024 x 768