Nel 2008
con il varo del progetto “Leonardo e
Vigevano” si è iniziato il percorso che
attualmente tocca la mostra “Dentro
l'Ultima Cena: il tredicesimo testimone”.
Questo percorso, basato sul Cenacolo di
Leonardo da Vinci, coniuga valorizzazione
dei beni culturali con le capacità di
richiamo del territorio. Ecco così che
prendono vita una serie di valorizzazioni:
mostre, laboratori, esperienze
multimediali, percorsi storico-ambientali,
degustazioni e acquisto di prodotti
agricoli locali.
La mostra
Il Cenacolo
di Leonardo da Vinci, conservato nel
refettorio del convento di Santa Maria
delle Grazie a Milano, è approfondita e
analizzata non solo sotto il profilo
storico-filologico, ma, grazie a
sofisticati strumenti multimediali,
interattivi e digitali, la sua fruizione
culturale diventa innovativa,
privilegiando l’approccio emozionale. Il
visitatore “entra” nel capolavoro vinciano,
divenendo, quasi, il tredicesimo apostolo
(da qui il titolo della mostra). Esso
scopre così i molteplici significati,
impliciti nell’opera stessa, e lo fa
divenendo spettatore attivo, grazie
proprio l’interattività della mostra
stessa. Sono, infatti, tre i livelli di
fruizione:
il primo,
più semplice, utilizza una modalità
cinematografica. Come in un racconto, si
visionano dati e informazioni
multimediali;
il secondo,
interattivo, permette al visitatore di
scegliere la propria esplorazione, in
maniera indipendente, tra le varie opzioni
di approfondimento;
il terzo,
più alto come livello di partecipazione,
si dà la possibilità di raccogliere e
condividere le informazioni liberamente,
attingendo da un data base. Le sue scelte
arricchiranno il data base stesso, grazie
proprio al suo contributo individuale.
Al termine del
“viaggio” il visitatore-spettatore
esaminerà on-line il suo percorso
personale.
Se ciò non
bastasse, la mostra rivoluziona anche
alcune modalità di fruizione. In tutte le
altre mostre, si sa, è vietato scattare
fotografie. Nella mostra di Vigevano è,
invece, possibile, anzi, consigliato.
Attraverso, infatti, una cornice speciale,
egli potrà fotografare e vedere in tempo
reale la foto. Queste fungeranno da chiavi
interpretative per l’ulteriore scoperta di
contenuti e curiosità.
Cosa altrettanto
insolita, il visitatore, lasciando
commenti e riflessioni al termine della
fruizione, darà sostanza ad un archivio,
che crescerà col tempo, divenendo esso
stesso memoria e arricchimento collettivo,
sia dell’affresco che della mostra.
La
struttura della mostra
Nella prima sala,
Intonaco
mobile,
si assiste alla scomposizione e
all’analisi dell’Ultima Cena. Si assiste,
anche, alla stesura di un intonaco secondo
modalità del tempo. Si scoprono gli stessi
strumenti per la pittura e i colori, da
preparare con le materie prime, possibili
all’epoca.
Nella seconda sala,
Gli aspetti
del mondo,
allargando l’ottica alla realtà
contemporanea di Leonardo, si
contestualizza l’affresco, ad esempio, con
la Milano d’allora, tra immagini, carte e
mappe della città stessa.
La stanza
dell’Immagine
a discesa,
si mettono a
confronto due immagini dell’affresco e con
uno sviluppo cinematografico si entra nel
dipinto stesso. Con zoom, dettagli, primi
piani, panoramiche e totali dell’opera, si
dà vita alla composizione con una
panoramica a 360 gradi degli aspetti e
degli approfondimenti. Il visitatore, come
detto, potrà scattare delle fotografie al
filmato. Successivamente, con i provini,
si potranno analizzare i contenuti delle
immagini. Queste, memorizzate sul
biglietto elettronico, diverranno, a
posteriori, memoria personale del
visitatore.
La quarta sala,
Sulla Tavola,
approfondisce i contenuti legati ai segni,
ai misteri e alle simbologie, che Leonardo
da Vinci ha inserito nel dipinto. Ad
esempio, viene analizzata la tavola con
gli oggetti dipinti non a caso, ma
significativi per la lettura stessa
dell’azione scenica. Essi si animano,
grazie alla tecnologia, con riproduzioni
video.
Nella sezione delle
Figure staccate,
si è
letteralmente circondati
dalle
immagini degli apostoli, staccate
dall’affresco e posizionate per dare vita
scenica all’Ultima Cena. E’ qui che si
entra nel dipinto. Al centro della sala
sono posizionati otto antichi leggii in
legno, che riportano notizie sui
discepoli.
Nell’ultima sala è
possibile sfogliare elettronicamente il
Codice della Pittura. Si possono conoscere
tutti i personaggi e le personalità che
hanno fatto parte della realizzazione del
capolavoro vinciano.
La realizzazione
La mostra è stata
promossa dalla “Leonardo 2015 srl” e dal
Consorzio A.S.T - Agenzia per lo Sviluppo
Territoriale di Vigevano, e realizzata
grazie alla Euphon, Gruppo Mediacontech e
da Studio Azzurro. Oltre al patrocinio del
Comune di Vigevano, della Provincia di
Pavia, hanno contribuito alla mostra la
Fondazione Banca del Monte di Lombardia e
della Regione Lombardia, con la
collaborazione di Civita, Electa,
Ubi-Banca Popolare Commercio & Industria.
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