Il Priorato de’ cavalieri Teutonici, che levò tanto grido, fu introdotto in Messina dall’Imperadore Federico II lo Svevo verso il 1220, essendosi eretto comodo ed elegante spedale presso all’antichissimo Tempio di S. Maria che dalla nazione cui era partenuto, dell’alemanna si dicea; anzi il Sampieri (93) chiama quest’ospedale sotto titolo di S. Maria dell’Ale­manna come membro della Maggione di Palermo. Fiorì lungo il tempo che le cro­ciate da tutta quanta Europa volavano in Palestina, e si perdé quando si perdé la speranza di quel sacro acquisto. I cavalieri ritiraronsi in Prussia, le rendite di quest’ospedale incorporavansi al regio Erario e i poderi del Priorato di Messina alla Maggione di Palermo.

Il sito dove sorgea codesto ospedale con certezza non saprebbesi affermare, cre­dendosi essere stato ove oggi è la divota casa di S. Angelo dei Bassi, o quivi di presso. Vediamo però alcune reliquie di un tempio sulla diritta scendendo dalla piazzetta S. Sebastiano per la strada che mena a S. Giuseppe, tempio che lasciasi giudicare di un gusto squisito (94). Ecco ciò che detta il Gallo (95). Di questa chiesa (parlando di S. Maria della Ale­manna) situata nel secondo cortile del se­minario di S. Angelo de’ Rossi, se ne fece menzione allora che si trattò del Priorato de’ cavalieri Teutonici o dietro di essa chiesa si scorge ancora parte dell’edifi­zio che serviva di ospedale a’ Teutonici con molti archi alla gotica.