“Senza un Sud Italia che cresce in maniera forte non riusciamo a equilibrare il rapporto tra debito pubblico e pil. E se non regge l’Italia non regge l’Europa, per questo bisogna fermare la riforma dell’autonomia differenziata”. Lo ha detto Antonio #DAmato , presidente della Fondazione Mezzogiorno che, insieme all’Unione Industriali di Napoli, ha organizzato una riflessione sul tema “L’Italia al bivio tra Riforma dello Stato e Autonomia differenziata”.
“Bisogna – ha detto D’Amato – ridefinire cosa decidere al centro del Paese e cosa nella periferia e come farlo al meglio. Per questo dico che questa ipotesi di riforma di autonomia è sbagliata, perché richiama gli errori fatti con la riforma del titolo V della Costituzione fatta a colpi di pochi voti nel 2001 e che ha paralizzato la burocrazia nazionale, i cui effetti li vediamo anche oggi sul Pnrr in Regioni e Comuni. Serve una svolta per rendere l’Italia competitiva e forte in Europa, serve una bicamerale che metta tutto l’assetto di riforma della Costituzione al centro delle attività del Parlamento, che possa riflettere e soprattutto riformare tutto quello che non ha funzionato nella nostra crescita del Paese. Sulla Costituzione serve un ragionamento serio, invece c’è chi per rispetto del testo non vuole fare niente ma poi con colpi di spallate la strattona come più gli conviene”.
“L’ipotesi di riforma in campo rischia di allargare il gap del Sud col resto del Paese e dell’Europa – ha dichiarato Costanzo #JannottiPecci, Presidente Unione Industriali Napoli. Non si possono istituzionalizzare tante Italie diverse, bisogna impegnarsi per ridurre le distanze. Anche per il Pnrr non si può pensare una nuova forma di emigrazione, quella dei capitali. Se i sistemi territoriali non sono in grado di fare la loro parte, il Governo ha il dovere di centralizzare la gestione delle risorse, attuando un vero processo di partenariato pubblico-privato.”
Tra gli interventi: il senatore Marcello Pera intervistato dal Direttore de Il Mattino, Francesco De Core, dal Direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico e dal Direttore di Repubblica Napoli, Ottavio Ragone.
E ancora: Giuseppe Pisauro, Ordinario di Scienza delle Finanze alla Sapienza di Roma, già Presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio; Massimo Bordignon, Direttore Dipartimento Economia e Finanza dell’Università Cattolica di Milano, componente European Fiscal Board; Sandro Staiano, Direttore Dipartimento Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli, Presidente dell’Associazione italiana dei Costituzionalisti
Ha moderato i lavori: Marco Esposito (giornalista de Il Mattino).