

La lettura di piacere, da sempre considerata un pilastro della crescita culturale e della mobilità sociale, sta vivendo un declino senza precedenti. Un ampio studio internazionale mostra come negli ultimi vent’anni il tempo dedicato ai libri sia crollato drasticamente, riflesso di nuove abitudini digitali e trasformazioni economiche. Ma non tutto è perduto: esistono pratiche semplici per riaccendere l’abitudine al leggere e ridarle centralità.

C’è un allarme che arriva dagli Stati Uniti, ma che riguarda ormai gran parte dell’Occidente: si legge sempre meno. Secondo una ricerca condotta dall’Università della Florida in collaborazione con l’University College di Londra, pubblicata sulla rivista scientifica iScience, tra il 2003 e il 2023 il tempo dedicato alla lettura di piacere è calato del 40%. Lo studio ha preso in esame i dati di oltre 236 mila americani con più di 15 anni, restituendo un quadro netto: la quota di lettori diminuisce in media del 3% ogni anno.
Il fenomeno, spiegano gli autori, non è del tutto nuovo. Le prime avvisaglie risalgono già agli anni Quaranta, ma l’ampiezza del recente calo ha sorpreso anche i ricercatori, soprattutto perché la definizione di “lettura” utilizzata nello studio era volutamente ampia: comprendeva libri, riviste, giornali, sia in versione cartacea che digitale, fino ad arrivare agli audiolibri.
Italia in coda
Il trend non risparmia l’Europa, e l’Italia occupa posizioni tutt’altro che lusinghiere. Secondo l’ultima rilevazione Eurostat (2024), il nostro Paese figura al terzultimo posto nella classifica dei lettori di libri, confermando una fragilità culturale che da anni affiora nei rapporti sulla pratica della lettura.
Un identikit del declino
Le cause sono molteplici. Da un lato la crescita delle distrazioni digitali, che erodono il tempo libero tradizionalmente dedicato alla lettura. Dall’altro l’aumento delle ore di lavoro, spesso imposto da motivi economici, che lascia meno spazio a un’attività percepita come “lenta”. Lo studio individua inoltre differenze sociali e geografiche: la riduzione più marcata si registra tra afroamericani, persone con redditi o livelli di istruzione più bassi e residenti nelle aree rurali.
Eppure, rinunciare alla lettura non è senza conseguenze. Leggere, ricordano i ricercatori citando The Economist, è uno dei motori più efficaci della mobilità sociale, oltre che un esercizio di democrazia: permette di ampliare il linguaggio, sviluppare capacità critiche, coltivare empatia e costruire relazioni più solide. Un calo di questa portata rischia quindi di intaccare l’apprendimento e, in prospettiva, il benessere generale della società.
Strategie per tornare a leggere
Non tutto è perduto. Tre studiose di scienze comportamentali, in un contributo pubblicato su The Conversation, suggeriscono alcune strategie concrete per rimettersi in pista. Prima regola: non forzarsi a finire un libro che non ci convince, per non associare alla lettura un senso di frustrazione. Seconda: aprirsi a generi diversi, superando i confini delle proprie abitudini. Terza: creare momenti di condivisione, leggendo lo stesso libro insieme a familiari o amici, per trasformare l’esperienza individuale in un’occasione sociale.
Esistono anche piccoli accorgimenti quotidiani: privilegiare testi brevi, lasciarli in bella vista per renderli immediatamente accessibili, tenerne uno a portata di mano prima di uscire di casa. Una sorta di “ecologia della lettura”, che non passa per grandi gesti ma per una serie di micro-pratiche capaci di ricucire il rapporto con i libri.
La biblioteca sotto la città
Un segnale incoraggiante arriva da Varsavia, dove è stata inaugurata Metroteka, una biblioteca sotterranea ricavata negli spazi della metropolitana. Un’idea che fonde funzionalità urbana e cultura: mentre ci si sposta per lavoro o studio, si può scegliere un libro da portare con sé. Un invito simbolico e pratico a rimettere la lettura al centro della vita quotidiana.
Una sfida aperta
Il futuro della lettura non è scritto. Ma lo scenario tracciato dagli studiosi ci ricorda che, senza un’inversione di tendenza, rischiamo di perdere non solo un piacere privato, ma anche un patrimonio collettivo. Perché leggere non è soltanto un passatempo: è un gesto di cittadinanza, di emancipazione e di libertà.
A chiarimento delle problematiche relative al copyright delle immagini.
Le immagini eventualmente riprodotte in pagina sono coperte da copyright (diritto d’autore). Tali immagini non possono essere acquisite in alcun modo, come ad esempio download o screenshot. Qualunque indebito utilizzo è perseguibile ai sensi di Legge, per iniziativa di ogni avente diritto, e pertanto Experiences S.r.l. è sollevata da qualsiasi tipo di responsabilità.






