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Sergio Bertolami
e Rosa Manuli -
EX AQUA -
Il braccio di San Raineri
Pagine 240
Versione brossura
Formato 15,24 x 22,86
Editrice - Experiences Srl
 

Costo Brossura:
Euro 16,00

  3/5  
  LA FILOSOFIA IN ITALIANO
 
 
 

 

 

Parallelamente alla vita di Vincenzo Gioberti abbiamo quella di Antonio Rosmini, anch’esso sacerdote, anch’esso filosofo. Nel corso del tempo non potevano non conoscersi e diventare amici.
Nato a Rovereto Antonio Francesco Davide Ambrogio Rosmini Serbati (così si chiamava), dopo aver studiato nella città natale, compì all’Università di Padova studi giuridici e teologici. Nel 1821 a Chioggia fo ordinato sacerdote. Dimostrando grande interesse per i ragionamenti filosofici, fu incoraggiato da papa Pio VII ad approfondire i suoi interessi. A ventinove anni (nel 1826) si trasferì a Milano, dove conobbe Alessandro Manzoni. La loro fu una grande amicizia. Manzoni ebbe a scrivere: «è una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità». Sempre nella città lombarda entrò in contatto con Giovanni Stefani, Niccolò Tommaseo e Vincenzo Gioberti.
Due anni dopo fondò la congregazione religiosa dell'Istituto della Carità, i cui adepti verranno chiamati dei "rosminiani". Ebbe a scriverne l’ordinamento, che verrà approvato, nel 1839, da papa Gregorio XVI. A Borgomanero c’è il "Collegio Rosmini", al cui interno opera la Congregazione delle Suore della Provvidenza (rosminiane anch’esse).
Morì a Stresa, il primo luglio 1855, dove è ancora sepolto nel Santuario del SS. Crocifisso. Il suo forte impegno religioso e la sua grande valenza filosofica e teologica ha fatto si che dal 18 novembre 2007 la Chiesa Cattolica lo veneri come beato.

In realtà, sin dall’inizio l’importanza del pensiero (e dell’opera) di Rosmini non è passata inosservata. A partire da Papa Pio VII fino a Papa Benedetto XVI, ne è stata lodata la sostanza teologica, nonostante che le sue teorie abbiano suscitato più di una polemica (la cosiddetta “questione rosminiana”).  Sotto
il pontificato di Giovanni Paolo II, si è avuta un’accelerazione, quando 19 febbraio 1994, vi fu il Nulla osta della Congregazione per la Dottrina della Fede, che consentì l'inizio della causa di beatificazione. Nella Lettera Enciclica Fides et ratio, Giovanni Paolo II include Rosmini «tra i pensatori più recenti nei quali si realizza un fecondo incontro tra sapere filosofico e Parola di Dio».
Nel 2001, Il cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede emanò l’atto Nota ai Decreti dottrinali sul Rev.do sac. Antonio Rosmini Serbati, che autorizzava la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto sulla guarigione miracolosa di Suor Ludovica. L’allora cardinale, divenuto Papa Benedetto XVI ha, come detto, proclamato Rosmini beato, 18 novembre 2007.

   
   
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