Parallelamente alla vita di Vincenzo Gioberti abbiamo quella
di Antonio Rosmini, anch’esso sacerdote, anch’esso filosofo. Nel
corso del tempo non potevano non conoscersi e diventare amici.
Nato a Rovereto Antonio Francesco Davide Ambrogio
Rosmini Serbati (così si chiamava), dopo aver studiato nella
città natale, compì all’Università di Padova studi giuridici e
teologici. Nel 1821 a Chioggia fo ordinato sacerdote.
Dimostrando grande interesse per i ragionamenti filosofici, fu
incoraggiato da papa Pio VII ad approfondire i suoi interessi. A
ventinove anni (nel 1826) si trasferì a Milano, dove conobbe
Alessandro Manzoni. La loro fu una grande amicizia. Manzoni ebbe
a scrivere: «è una delle sei o sette intelligenze che più
onorano l'umanità». Sempre nella città lombarda entrò in
contatto con Giovanni Stefani, Niccolò Tommaseo e Vincenzo
Gioberti. Due anni dopo fondò la congregazione religiosa
dell'Istituto della Carità, i cui adepti verranno chiamati dei "rosminiani".
Ebbe a scriverne l’ordinamento, che verrà approvato, nel 1839,
da papa Gregorio XVI. A Borgomanero c’è il "Collegio Rosmini",
al cui interno opera la Congregazione delle Suore della
Provvidenza (rosminiane anch’esse). Morì a Stresa, il primo
luglio 1855, dove è ancora sepolto nel Santuario del SS.
Crocifisso. Il suo forte impegno religioso e la sua grande
valenza filosofica e teologica ha fatto si che dal 18 novembre
2007
la Chiesa Cattolica lo veneri come beato.
In realtà, sin
dall’inizio l’importanza del pensiero (e dell’opera) di Rosmini
non è passata inosservata. A partire da Papa Pio VII fino a Papa
Benedetto XVI, ne è stata lodata la sostanza teologica,
nonostante che le sue teorie abbiano suscitato più di una
polemica (la cosiddetta “questione rosminiana”). Sotto
il pontificato di Giovanni Paolo II, si è avuta
un’accelerazione, quando 19 febbraio 1994, vi fu il Nulla osta
della Congregazione per la Dottrina della Fede, che consentì
l'inizio della causa di beatificazione. Nella Lettera Enciclica
Fides et ratio, Giovanni Paolo II include Rosmini «tra i
pensatori più recenti nei quali si realizza un fecondo incontro
tra sapere filosofico e Parola di Dio». Nel 2001, Il
cardinale Joseph Ratzinger come prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede emanò l’atto Nota ai
Decreti dottrinali sul Rev.do sac. Antonio Rosmini Serbati,
che autorizzava la Congregazione delle Cause dei Santi a
promulgare il Decreto sulla guarigione miracolosa di Suor
Ludovica. L’allora cardinale, divenuto Papa Benedetto XVI ha,
come detto, proclamato Rosmini beato, 18 novembre 2007.
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