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IN OCCASIONE DELLE GIORNATE
EUROPEE DEL PATRIMONIO 2011, ECCO LA
MOSTRA CHE, PARTENDO DAL TOPONIMO, NARRA LE
VICENDE CHE HANNO RIGUARDATO L'AREA
FALCATA DI MESSINA E LA NATURALE DISPOSIZIONE
DEL SUO PORTO. |
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SPECIALE SAN RAINERI |
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Comunicato stampa |
La biografia di San Raineri |
Il
Santo e Messina |
Il
Santo e Messina /2 |
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Comunicato Stampa |
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Sabato 24 alle 11, nel
salone della Biblioteca Regionale
Universitaria “Giacomo Longo” di
Messina e nella contigua Chiesa di
S. Maria all’Arcivescovado,
sarà inaugurata la mostra
«de lingua Phari - storia del
braccio di San Raineri».
L’esposizione prende avvio con le
Giornate Europee del Patrimonio
2011 e si protrarrà fino al 21
novembre. È organizzata dalla
Biblioteca Regionale Universitaria
“Giacomo Longo” di Messina e
dall’Arcidiocesi di Messina, con
l’adesione dell’Arcidiocesi di
Pisa e dell’Opera della Primaziale
Pisana, della Fondazione
Bonino-Pulejo e di Experiences. La
mostra è stata ideata e realizzata
da Maria Teresa Rodriquez
(Biblioteca Regionale) e Sergio
Bertolami (Experiences)
L’iniziativa si propone
d’interessare, oltre al mondo
universitario, soprattutto la
cittadinanza messinese sulle
vicende che hanno riguardato
l’area falcata di Messina e la
naturale disposizione del suo
porto. Attraverso citazioni e
testi di molteplici autori che
dall’antichità ai nostri giorni
hanno riportato notizie sulla
Falce, si avrà modo di riflettere
sul toponimo e le fonti, sui culti
precristiani e cristiani, sulle
presenze fisiche che nel tempo
hanno caratterizzato il profilo
del sito: originario luogo di
tumulazione, di eremitaggio, di
studio e di preghiera – come
rappresentato nella sua massima
espressione dal Monastero del S.
Salvatore “de lingua Phari” –
base logistica delle flotte reali,
alloggiamento di soldati e spazio
per manovre militari, penisola
fortificata a difesa dello
Stretto. A partire
dall’Ottocento l’area falcata si è
trovata ad ampliare le proprie
funzioni commerciali marittime e
progressivamente è stata
interessata da attività a
carattere portuale, industriale e
produttivo.
Nella
chiesa dell’Arcivescovado la
mostra riserva una sezione
dedicata a Ranieri, santo patrono
della città di Pisa, al quale è
intitolato il braccio ricurvo del
porto, a conferma della pace
sancita con lo storico trattato di
Avignone del 1372. Sono esposte le
suggestive riproduzioni delle
acqueforti di Carlo e Gian Paolo
Lasinio sulla vita del santo ed il
calco della ricostruzione del suo
volto, operata nel 2000 dal prof.
Francesco Mallegni in seguito alle
indagini biologiche sui resti del
santo pisano.
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