Bis! Bene, bravi, bis!

 

Roberto Metro ed Elvira Foti, hanno felicemente sorpreso. Al Palacultura, per la stagione concertistica della Filarmonica Laudamo di Messina, hanno presentato un’antologia di celebri Bis, mettendo “In programma… i fuori programma”. I più attraenti che possano venire in mente, trascritti per pianoforte a quattro mani. Qui è la prima delle sorprese, perché le trascrizioni sono opera del maestro Metro: brani musicali da orchestra eseguiti, non solo su strumento solista, ma da ambedue concertisti sul medesimo pianoforte. Per cui, “Sul bel Danubio blu” o la “Marcia di Radetzky”, ascoltati sin da bambino ogni capodanno in diretta da Vienna, sono stati per me come riaprire la scatola dei ricordi occultata in un cassetto. Metro dice di aver provato per gioco, quanto per passione, ad adattare le note di Strauss scritte per un’intera orchestra al virtuosismo delle mani che si muovono su di una tastiera. Ha continuato con altre partiture da interpretare brillantemente in coppia con sua moglie. Tutte sue quelle presentate, ad eccezione di Brahms e Liszt. Ecco la seconda sorpresa. Metro, ha raccontato come, cercando a Milano fino ad approdare a Budapest, abbia ritrovato gli spartiti del famoso ciclo delle sei Rapsodie ungheresi di Liszt, trascritte dallo stesso autore per pianoforte a quattro mani. Manoscritto ritenuto perso. Senza la sua perseveranza quelle note sarebbero rimaste inespressive negli scaffali di una biblioteca. Come Achille Papin, oggi i due artisti messinesi incantano la platea: «Quando facevo del mio meglio riuscivo a renderla perfettamente felice – diceva il personaggio di Karen Blixen – Per tutto il mondo risuona un solo, lungo, grido che esce dal cuore dell’artista: consentitemi di dare il meglio di me!».

 

Le antiche leggende del mare

 

L’universo sconosciuto sempre rappresentato dal mare è stato fonte di nuove storie e leggende. Dalle prime traversate degli uomini primitivi ai Fenici, dalle esplorazioni ai traffici commerciali o al viaggio mitico di Cristoforo Colombo. Storia dopo storia. La partenza, il viaggio e l’approdo sicuro sono ricchi di “incontri” misteriosi. Così la grande distesa d’acqua si popola di presenze sorprendenti, come streghe, spiriti maligni, sirene e mostri. Dalle innumerevoli disgrazie, create da tempeste e gorghi, nascono “sfortune” e superstizioni. Come incontrare mitiche navi fantasma.

Il libro di Maria Savi Lopez – pubblicato da Experiences in due e-Book – raccoglie quante più possibili leggende e racconti sul mare. Un testo del XIX secolo, che ci riporta vecchie storie, ma anche resoconti validi tutt’oggi, pur se il mare non fa più paura come una volta. Sono comunque racconti curiosi ed affascinanti. Una buona lettura per distendersi e svagarsi con una dimensione favolistica e affascinante. Sono storie di sempre, presenti nella marineria e narrate dai vecchi marinai. Se poi si ama il mare e lo si pratica, sono leggende da imparare e a propria volta narrare, durante le traversate, ai compagni di viaggio, per semplice scaramanzia oppure ironia e divertimento. Perché non provare ad “immergersi” in questo mondo leggendario?

Alcuni Video su queste fantastiche storie:
“Olandese Volante” – Tra Mito e Realtà
Gli uomini-pesce esistono?

 

MARIA SAVI LOPEZ, Le leggende del mare, in due e-Book, costo di ognuno 0,80 centesimi.