Se non regge l’Italia non regge l’Europa, per questo bisogna fermare la riforma dell’autonomia differenziata

Paolo Pantani segue i lavori delconvegno

“Senza un Sud Italia che cresce in maniera forte non riusciamo a equilibrare il rapporto tra debito pubblico e pil. E se non regge l’Italia non regge l’Europa, per questo bisogna fermare la riforma dell’autonomia differenziata”. Lo ha detto Antonio #DAmato , presidente della Fondazione Mezzogiorno che, insieme all’Unione Industriali di Napoli, ha organizzato una riflessione sul tema “L’Italia al bivio tra Riforma dello Stato e Autonomia differenziata”.

“Bisogna – ha detto D’Amato – ridefinire cosa decidere al centro del Paese e cosa nella periferia e come farlo al meglio. Per questo dico che questa ipotesi di riforma di autonomia è sbagliata, perché richiama gli errori fatti con la riforma del titolo V della Costituzione fatta a colpi di pochi voti nel 2001 e che ha paralizzato la burocrazia nazionale, i cui effetti li vediamo anche oggi sul Pnrr in Regioni e Comuni. Serve una svolta per rendere l’Italia competitiva e forte in Europa, serve una bicamerale che metta tutto l’assetto di riforma della Costituzione al centro delle attività del Parlamento, che possa riflettere e soprattutto riformare tutto quello che non ha funzionato nella nostra crescita del Paese. Sulla Costituzione serve un ragionamento serio, invece c’è chi per rispetto del testo non vuole fare niente ma poi con colpi di spallate la strattona come più gli conviene”.

“L’ipotesi di riforma in campo rischia di allargare il gap del Sud col resto del Paese e dell’Europa – ha dichiarato Costanzo #JannottiPecci, Presidente Unione Industriali Napoli. Non si possono istituzionalizzare tante Italie diverse, bisogna impegnarsi per ridurre le distanze. Anche per il Pnrr non si può pensare una nuova forma di emigrazione, quella dei capitali. Se i sistemi territoriali non sono in grado di fare la loro parte, il Governo ha il dovere di centralizzare la gestione delle risorse, attuando un vero processo di partenariato pubblico-privato.”

Tra gli interventi: il senatore Marcello Pera intervistato dal Direttore de Il Mattino, Francesco De Core, dal Direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico e dal Direttore di Repubblica Napoli, Ottavio Ragone.
E ancora: Giuseppe Pisauro, Ordinario di Scienza delle Finanze alla Sapienza di Roma, già Presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio; Massimo Bordignon, Direttore Dipartimento Economia e Finanza dell’Università Cattolica di Milano, componente European Fiscal Board; Sandro Staiano, Direttore Dipartimento Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli, Presidente dell’Associazione italiana dei Costituzionalisti
Ha moderato i lavori: Marco Esposito (giornalista de Il Mattino).


AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Incontri e dibattiti a Matera Sabato 1° aprile 2023

Democrazia Costituzionale. “Sanità, Scuola, Ambiente: tutti i rischi dell’autonomia differenziata.”

Intervento di Paolo Pantani


AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Incontri e dibattiti a Roma Lunedì 20 marzo, e a Napoli Circolo Ilva Bagnoli mercoledì 22 marzo

Autonomia differenziata: accresce gli squilibri, le disuguaglianze sociali e i conflitti tra Nord e Sud e nelle comunità. Sono questi i temi che verranno trattati nel corso del dibattito che si terrà al Circolo Ilva Bagnoli mercoledì 22 marzo alle ore 17.30.
Al dibattito, moderato dall’esperto di sviluppo del territorio Lucio Natale, interverranno:

  • Enza Amato, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli,
  • Anna Falcone, Costituzionalista, Primavera Democratica,
  • Rosetta Papa, docente di Scienze Sociali, autrice del saggio DISUGUALI
  • Francesco Saverio Coppola, economista meridionalista
  • Patrizio Rispo, attore e imprenditore sociale .

Saluti:

  • Giovanni Capasso Presidente del Circolo Ilva
  • Osvaldo Cammarota, BRI banca risorse immateriali

Ospiti:

  • Massimo Villone, Presidente del Coordinamento per la democrazia costituzionale, professore emerito di Diritto costituzionale all’Università Federico II di Napoli,
  • Adriano Giannola, presidente SVIMEZ Professore ordinario di Economia Bancaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Napoli Federico II
  • Paolo Pantani, Fondatore ed Emerito di Abc, Acli beni culturali.

INCONTRO SVIMEZ-CNEL

Politiche pubbliche e geografia istituzionale.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Lunedì 20 marzo 2023, ore 10-13.30;
Sala del Parlamentino del CNEL,
Villa Lubin, Roma

Per assistere in presenza all’evento, occorre accreditarsi inviando una
mail a svimez.segreteria@gmail.com entro le ore 12 di venerdì 17 marzo.

La diretta dell’evento potrà essere seguita sul canale You Tube del CNEL
e sui canali social della SVIMEZ.


A Napoli, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo è stata presentata la prima edizione del Festival dell’Economia dell’Euromediterrano

Oggi alla Sala Giunta di Palazzo San Giacomo è stata presentata la prima edizione del Festival dell’Economia dell’Euromediterrano che si terrà dal 17 al 18 marzo nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Sindaco Gaetano Manfredi e degli organizzatori, vale a dire Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – L’altra Voce dell’Italia e direttore del Festival della Economia dell’Euromediterrano e del professore Patrizio Bianchi presidente della Advisory Board della rassegna, nonché di Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Eeuropea. Alla prima importante rassegna economica dell’euromediterrano partecipano Paolo Pantani Vicepresidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EU-MED e Anna Rea, Vicepresidente di Progetto Sud, entrambi fondatori, animatori e partners dell’Osservatorio Mediterraneo – Mar Nero. Il Festival dell’Economia dell’Euromediterrano, Feuromed, comporta un cambiamento di natura storica della geopolitica mediterranea.



Appuntamento a Napoli, nello storico Castello del Maschio: I protagonisti del Mediterraneo allargato discutono il futuro dell’Europa

Napoli, 16 marzo 2023 – La grande crisi globale legata alla pandemia e all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia hanno cambiato le dinamiche internazionali, accorciato le catene della logistica e causato significative difficoltà, incluse quelle legate all’approvvigionamento delle materie prime. La storia e la geografia ci suggeriscono un nuovo scenario: il mondo si è capovolto. L’asse fino ad ora imperante a livello globale, quello Est-Ovest, si è infranto. Una dinamica che non si verificava dai tempi della Guerra Fredda e che oggi gradualmente sta lasciando spazio a nuovi possibili equilibri: l’asse Sud-Nord ha la possibilità di guidare la crescita dell’Europa.
Queste le premesse poste al centro del primo Festival Euromediterraneo dell’Economia, che si svolgerà a Napoli il 17 e il 18 marzo, nello storico Castello del Maschio Angioino, e che sono state anticipate oggi durante l’evento di presentazione nella Sala Giunta del Comune di Napoli. L’iniziativa è co-organizzata dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia, dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dal Quotidiano del Sud-l’AltraVoce dell’Italia, con il patrocinio del Comune di Napoli.
Una due giorni di confronto fortemente voluta dalle istituzioni europee che prenderà luogo a Napoli, città che si prepara cosi ad agganciare la ripresa, assumendo le vesti di Capitale di questo importante momento di confronto. Un’opportunità di gestazione di idee e di definizione di possibili soluzioni che diventa, per la prima volta, un’occasione per pensare a come entrare da protagonisti nelle dinamiche del nuovo assetto mondiale a livello economico e politico.
Al grande confronto prenderanno parte oltre 60 relatori, tra cui 6 Ministri, le voci autorevoli del Mediterraneo allargato, 20 tra Amministratori Delegati e Presidenti delle più importanti aziende italiane e rappresentanti delle istituzioni europee e multilaterali.
Il fil rouge del Festival sarà il ruolo del Mezzogiorno come hub naturale logistico, manifatturiero ed energetico del Mediterraneo per l’Europa. Il dibattito del primo giorno, nel dettaglio, sarà incentrato su quattro focus: le nuove sfide della transizione e logistica dell’energia, industria del mare, le reti di trasporto ferroviario e digitale, e il capitale umano.



In apertura Foto di Didier da Pixabay 

Al Maschio Angioino il 17 e il 18 marzo la prima edizione del FESTIVAL EUROMEDITERRANEO DELL’ECONOMIA

Giovedì 16 marzo, alle ore 15,00, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo – sarà presentato il Festival Euromediterraneo dell’Economia che si terrà il 17 e 18 marzo nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino.
Capitale umano, logistica dell’energia, industria del mare e reti di trasporto, sono i temi attorno ai quali ruota la prima edizione del Festival, un momento di confronto per sottolineare il ruolo che il Mezzogiorno può assumere nella nuova formazione dello scacchiere internazionale: non solo un grande hub energetico del Mediterraneo, ma ancor prima, un punto di riferimento per la nuova manifattura e il capitale umano, per il potenziamento dell’industria del mare e per lo sviluppo delle reti digitali e di trasporto.

Il presidente SVIMEZ Professore Adriano Giannola e il Vicepresidente del Centro Studi EuMed Paolo Pantani il 17 Febbraio 2023 al Maschio Angioino a Napoli per il Festival della Economia dell’EuroMediterrano

Interverranno:

Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli
Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud-l’Altra Voce dell’Italia e del Festival Euromediterraneo dell’Economia
Patrizio Bianchi, Presidente Advisory Board del Festival Euromediterraneo dell’Economia
Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.


In apertura Foto di Didier da Pixabay 

LE INIZIATIVE: Serrato dibattito sull’autonomia differenziata


50mila firme per contrastare la cosiddetta “Autonomia differenziata”

Il professore Adriano Giannola presidente Svimez

L’Italia si salva a Sud

Il piacere di ascoltare chi sa parlare chiaro. Chi è in grado di esprimere competenza. Chi riesce ad essere un marziano in un’Italia abitata da mediocri nullapensanti. A colloquio con il presidente dello Svimez, il professore Adriano Giannola.
Nell’ambito della rubrica televisiva “Le interviste di CosmoPolis”, il presidente dello Svimez, Adriano Giannola, ha chiarito come stanno realmente le cose. CLICCA E LEGGI



La posizione del Presidente della Regione Basilicata sul tema

AUTONOMIA DIFFERENZIATA,
L’INTERVENTO DI BARDI IN CONSIGLIO

CLICCA E LEGGI


Lettera di Massimo Villone

Presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

La Sicilia è nella rete portuale del Mediterraneo?

DICHIARAZIONE DI Cosimo Inferrera
Presidente Associazione Europa Mediterraneo-aps

Il Mediterraneo, considerati i legami e la vicinanza tra le popolazioni delle due sponde rappresenta lo spazio in cui realizzare nuove forme di governance, che mettano insieme gli interessi comuni a più regioni.

         La Macroregione Mediterranea Occidentale ed Orientale – presagita dal PE sin dal 2012 – costituisce lo strumento idoneo per agevolare la cooperazione transfrontaliera, proiettata in un’ottica di maggiore coesione economica. Proprio le auspicate relazioni di “buon vicinato” tra regioni di confine – recentemente enfatizzate dalla UE – possono contribuire a riannodare i loro legami socioculturali e le più efficaci garanzie di diritti e di iniziative per uno sviluppo congiunto!

         La Sicilia massimamente per storia, apertura alle diversità, capacità di metabolizzare l’ibridismo culturale si candida ad essere naturale centro di incontro, piattaforma logistica dove allocare servizi di interesse a disposizione delle diverse realtà. Adesso, si tratta di promuovere azioni sinergiche da parte degli enti territoriali per favorire quelle opportunità, che riportino la centralità geografica dell’Isola a diventare finalmente area della cooperazione economica e del dialogo piuttosto che di conflitti assurdi.

         Il Convegno del 4 marzo 2023 nel Teatro Comunale Trifiletti di Milazzo prosegue il percorso di approfondimento “Sul ruolo della Sicilia nel Mediterraneo” con l’auspicio di essere protagonisti del “Progetto di Sistema per il Sud in Italia, per l’Italia in Europa”, vero disegno integrato di sviluppo dell’intero Mezzogiorno, se ci sarà il sostegno dei vertici della Repubblica, dei presidenti delle Regioni, dei sindaci delle Città metropolitane.

Prosegue il percorso di approfondimento “Sul ruolo della Sicilia nel Mediterraneo” verso un “Progetto di Sistema per il Sud in Italia, per l’Italia in Europa”

DICHIARAZIONE DI Cosimo Inferrera
Presidente Associazione Europa Mediterraneo-aps

Il Mediterraneo, considerati i legami e la vicinanza tra le popolazioni delle due sponde rappresenta lo spazio in cui realizzare nuove forme di governance, che mettano insieme gli interessi comuni a più regioni.

         La Macroregione Mediterranea Occidentale ed Orientale – presagita dal PE sin dal 2012 – costituisce lo strumento idoneo per agevolare la cooperazione transfrontaliera, proiettata in un’ottica di maggiore coesione economica. Proprio le auspicate relazioni di “buon vicinato” tra regioni di confine – recentemente enfatizzate dalla UE – possono contribuire a riannodare i loro legami socioculturali e le più efficaci garanzie di diritti e di iniziative per uno sviluppo congiunto!

         La Sicilia massimamente per storia, apertura alle diversità, capacità di metabolizzare l’ibridismo culturale si candida ad essere naturale centro di incontro, piattaforma logistica dove allocare servizi di interesse a disposizione delle diverse realtà. Adesso, si tratta di promuovere azioni sinergiche da parte degli enti territoriali per favorire quelle opportunità, che riportino la centralità geografica dell’Isola a diventare finalmente area della cooperazione economica e del dialogo piuttosto che di conflitti assurdi.

         Il Convegno del 4 marzo 2023 nel Teatro Comunale Trifiletti di Milazzo prosegue il percorso di approfondimento “Sul ruolo della Sicilia nel Mediterraneo” con l’auspicio di essere protagonisti del “Progetto di Sistema per il Sud in Italia, per l’Italia in Europa”, vero disegno integrato di sviluppo dell’intero Mezzogiorno, se ci sarà il sostegno dei vertici della Repubblica, dei presidenti delle Regioni, dei sindaci delle Città metropolitane.