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Reportage “Il metodo Piombino – L’Italia oltre la Legge” – Conferenza stampa Lunedi 12 Dicembre Sala Conferenze Stampa Montecitorio

“Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge”

Presentazione del video reportage.

La parola ai rappresentanti dei comitati cittadini di Piombino.

Conferenza stampa Lunedi 12 Dicembre 2022 ore 12

Sala Conferenze Stampa di Montecitorio.

Lunedi 12 Dicembre 2022 i comitati cittadini di Piombino che da mesi lottano contro l’installazione della nave rigassificatrice nel porto della città presenteranno a Roma il docu-film “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge”, un video reportage di Max Civili su questi mesi di mobilitazioni e proteste.

Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e avanzare proposte in attesa della decisione del Tar.

Appuntamento alle ore 12 presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati, ingresso da via della Missione 4

Per i giornalisti non aderenti alla Stampa Parlamentare si prega di richiedere l’apposito accredito attraverso l’ufficio stampa di Montecitorio 06/67602125.
Per gli uomini è obbligatorio indossare la giacca.


TRAILER “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge”

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al più presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci sono oltre cento corse di traghetti che gli passerebbero a pochi metri con gravi rischi di collisione, perché in quel porto possono esserci altri incidenti (incendi, esplosioni).
Non solo perché ci sono aziende che coltivano pesce e molluschi in prossimità della nave rigassificatrice che scaricherebbe in mare ogni giorno tonnellate di acqua fredda ed ettolitri di varechina.
Non solo perché quelle aziende danno lavoro a centinaia di persone e rappresentano il primo polo del settore in Italia.
E non solo perché quel rigassificatore comprometterebbe la rinascita di un territorio devastato da molte altre scelte simili all’insegna del “prendi e fuggi”, come quelle delle acciaierie e degli altiforni.
Questa non è solo la storia di un rigassificatore che non potrebbe starci perché qualsiasi valutazione di impatto ambientale darebbe un responso negativo, e infatti proprio per questo il governo l’ha esclusa. La storia del rigassificatore di Piombino è la storia di una diga dei diritti dei cittadini contro l’autoritarismo nel nome di una non meglio precisata “emergenza nazionale”.Grazie a un articolo (il numero 32) del decreto aiuti bis dello scorso agosto, se passa l’operazione Piombino domani con lo stesso metodo si potrà realizzare qualsiasi cosa ovunque, senza che nessuno possa provare a opporsi. Non è una lotta di un movimento Nimby, a Piombino la lotta è per difendere un principio fondamentale: il diritto al rispetto delle regole, delle leggi, dei diritti. Il documentario è l’occasione per parlare della questione a una platea internazionale, nazionale e locale.

Da un’idea di Cecilia e Max.
Coproduzione 
con il supporto di cittadini della Val di Cornia, Piombino e dell’Elba

Not only is this the story of a regasifier to be anchored in the small port of Piombino; where nearby homes and hundreds of existing ferry rides, to pass just a few meters away, will be at heightened risk of collision to cause super explosions and massive fires.
Not only is this the story of Italy’s new fish farming industry to be seriously undermined and, possibly destroyed, by the regasifier. Fish and shellfish are raised just a stone’s throw from where the petrochemical vessel will dump hectoliters of bleach and cold water into the sea every day.
Not only is this the story of a regasifier to compromise the rebirth of territory devastated under the banner of “take it and run away!” when mass layoffs ensued from the closing of steel mills and blast furnaces.
Not only is this the story of a regasifier that could not have stayed in Piombino had the government not excluded the Environmental Impact Assessment that, no doubt, would have given a negative evaluation.
Not only is this the story of a regasifier in Piombino…
But, rather, this is the story of how the rights of citizens are grossly infringed by an authoritarian Italian government; all in the name of an unspecified “national emergency.”
Thanks to an article (the number 32) of the bis-Aid Decree of last August, if Operation Piombino passes tomorrow, with the same method, then anything can be achieved anywhere, and citizens will not be able to oppose it.
This is not a Nimby movement. In Piombino, the struggle is to defend a fundamental principle: The rule of law and the rights of citizens.
The documentary provides an opportunity to present this issue to an international, national, and local audience.

From an idea by Cecilia and Max.
Coproduction with
 the support of citizens of Val di Cornia, Piombino and Isola d’Elba


INFO

Cecilia Sandroni
Global Press & International PR & journalist
www.italienspr.com
Berlin – Sophia – Rome – Florence
Email: sandroni@italienspr.com  

Consiglio Nazionale USPI: Seminario “Il XXI secolo dell’informazione italiana”

Live ora “Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” – Video reportage di Max civili 

“Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civil

La durata del documentario è di circa 60 minuti ed è disponibile su Youtube.

Clicca per vedere il video reportage completo.

Buona visione!

Roma, 14 Ottobre 2022 – Martedì 18 Ottobre, nella sede dell’ Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, in Via dell’Umiltà 83, si terrà la conferenza stampa per la presentazione del video reportage “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civili. Interverranno: Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico, Stefano Tamburini giornalista, Alessandro Dervishi chirurgo/attivista NO rigassificatore.

La durata del documentario è di circa 60 minuti.

Giovedì 20 Ottobre il documentario verrà mostrato a Piombino, al Centro Giovani, in Viale della Resistenza 4.

Martedì 18 Ottobre, nella sede dell’ Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, in Via dell’Umiltà 83, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del video reportage “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civili, alla presenza della stampa nazionale ed internazionale.

Nella giornata di giovedì 20 Ottobre, il documentario è stato mostrato in anteprima mondiale a Piombino, al Centro Giovani, in Viale della Resistenza 4.

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al più presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci sono oltre cento corse di traghetti che gli passerebbero a pochi metri con gravi rischi di collisione, perché in quel porto possono esserci altri incidenti (incendi, esplosioni).
Non solo perché ci sono aziende che coltivano pesce e molluschi in prossimità della nave rigassificatrice che scaricherebbe in mare ogni giorno tonnellate di acqua fredda ed ettolitri di varechina.
Non solo perché quelle aziende danno lavoro a centinaia di persone e rappresentano il primo polo del settore in Italia.
E non solo perché quel rigassificatore comprometterebbe la rinascita di un territorio devastato da molte altre scelte simili all’insegna del “prendi e fuggi”, come quelle delle acciaierie e degli altiforni.
Questa non è solo la storia di un rigassificatore che non potrebbe starci perché qualsiasi valutazione di impatto ambientale darebbe un responso negativo, e infatti proprio per questo il governo l’ha esclusa. La storia del rigassificatore di Piombino è la storia di una diga dei diritti dei cittadini contro l’autoritarismo nel nome di una non meglio precisata “emergenza nazionale”.Grazie a un articolo (il numero 32) del decreto aiuti bis dello scorso agosto, se passa l’operazione Piombino domani con lo stesso metodo si potrà realizzare qualsiasi cosa ovunque, senza che nessuno possa provare a opporsi. Non è una lotta di un movimento Nimby, a Piombino la lotta è per difendere un principio fondamentale: il diritto al rispetto delle regole, delle leggi, dei diritti. Il documentario è l’occasione per parlare della questione a una platea internazionale, nazionale e locale.

Da un’idea di Cecilia e Max.
Coproduzione 
con il supporto di cittadini della Val di Cornia, Piombino e dell’Elba.

Not only is this the story of a regasifier to be anchored in the small port of Piombino; where nearby homes and hundreds of existing ferry rides, to pass just a few meters away, will be at heightened risk of collision to cause super explosions and massive fires.
Not only is this the story of Italy’s new fish farming industry to be seriously undermined and, possibly destroyed, by the regasifier. Fish and shellfish are raised just a stone’s throw from where the petrochemical vessel will dump hectoliters of bleach and cold water into the sea every day.
Not only is this the story of a regasifier to compromise the rebirth of territory devastated under the banner of “take it and run away!” when mass layoffs ensued from the closing of steel mills and blast furnaces.
Not only is this the story of a regasifier that could not have stayed in Piombino had the government not excluded the Environmental Impact Assessment that, no doubt, would have given a negative evaluation.
Not only is this the story of a regasifier in Piombino…
But, rather, this is the story of how the rights of citizens are grossly infringed by an authoritarian Italian government; all in the name of an unspecified “national emergency.”
Thanks to an article (the number 32) of the bis-Aid Decree of last August, if Operation Piombino passes tomorrow, with the same method, then anything can be achieved anywhere, and citizens will not be able to oppose it.
This is not a Nimby movement. In Piombino, the struggle is to defend a fundamental principle: The rule of law and the rights of citizens.
The documentary provides an opportunity to present this issue to an international, national, and local audience.

From an idea by Cecilia and Max.
Coproduction with
 the support of citizens of Val di Cornia, Piombino and Isola d’Elba.


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Cecilia Sandroni
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Prima mondiale “Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” – Video reportage di Max civili

Intervista Mario tozzi, geologo e divulgatore scientifico per eurocomunicazione

Roma, 14 Ottobre 2022 – Martedì 18 Ottobre, nella sede dell’ Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, in Via dell’Umiltà 83, si terrà la conferenza stampa per la presentazione del video reportage “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civili. Interverranno: Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico, Stefano Tamburini giornalista, Alessandro Dervishi chirurgo/attivista NO rigassificatore.

La durata del documentario è di circa 60 minuti.

Giovedì 20 Ottobre il documentario verrà mostrato a Piombino, al Centro Giovani, in Viale della Resistenza 4.

Martedì 18 Ottobre, nella sede dell’ Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, in Via dell’Umiltà 83, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del video reportage “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civili, alla presenza della stampa nazionale ed internazionale.

Domani, giovedì 20 Ottobre, il documentario verrà mostrato in anteprima mondiale a Piombino, al Centro Giovani, in Viale della Resistenza 4.

L’evento si è tenuto in diretta live streaming.

La durata del documentario è di circa 60 minuti e sarà disponibile dalla mezzanotte del 20 Ottobre 2022.

A Roma, in Stampa Estera, sono intervenuti: Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico, Stefano Tamburini giornalista, Alessandro Dervishi chirurgo/attivista NO rigassificatore.


TRAILER Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al più presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci sono oltre cento corse di traghetti che gli passerebbero a pochi metri con gravi rischi di collisione, perché in quel porto possono esserci altri incidenti (incendi, esplosioni).Non solo perché ci sono aziende che coltivano pesce e molluschi in prossimità della nave rigassificatrice che scaricherebbe in mare ogni giorno tonnellate di acqua fredda ed ettolitri di varechina.Non solo perché quelle aziende danno lavoro a centinaia di persone e rappresentano il primo polo del settore in Italia.E non solo perché quel rigassificatore comprometterebbe la rinascita di un territorio devastato da molte altre scelte simili all’insegna del “prendi e fuggi”, come quelle delle acciaierie e degli altiforni.Questa non è solo la storia di un rigassificatore che non potrebbe starci perché qualsiasi valutazione di impatto ambientale darebbe un responso negativo, e infatti proprio per questo il governo l’ha esclusa. La storia del rigassificatore di Piombino è la storia di una diga dei diritti dei cittadini contro l’autoritarismo nel nome di una non meglio precisata “emergenza nazionale”.Grazie a un articolo (il numero 32) del decreto aiuti bis dello scorso agosto, se passa l’operazione Piombino domani con lo stesso metodo si potrà realizzare qualsiasi cosa ovunque, senza che nessuno possa provare a opporsi.Non è una lotta di un movimento Nimby, a Piombino la lotta è per difendere un principio fondamentale: il diritto al rispetto delle regole, delle leggi, dei diritti.
Il documentario è l’occasione per parlare della questione a una platea internazionale, nazionale e locale.

Da un’idea di Cecilia e Max.
Coproduzione 
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Reportage “Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” di Max Civili – Stampa Estera in Italia sala conferenze

Roma, 14 Ottobre 2022 – Martedì 18 Ottobre, nella sede dell’ Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, in Via dell’Umiltà 83, si terrà la conferenza stampa per la presentazione del video reportage “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civili. Interverranno: Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico, Stefano Tamburini giornalista, Alessandro Dervishi chirurgo/attivista NO rigassificatore.

La durata del documentario è di circa 60 minuti.

Giovedì 20 Ottobre il documentario verrà mostrato a Piombino, al Centro Giovani, in Viale della Resistenza 4.

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al più presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci sono oltre cento corse di traghetti che gli passerebbero a pochi metri con gravi rischi di collisione, perché in quel porto possono esserci altri incidenti (incendi, esplosioni).Non solo perché ci sono aziende che coltivano pesce e molluschi in prossimità della nave rigassificatrice che scaricherebbe in mare ogni giorno tonnellate di acqua fredda ed ettolitri di varechina.Non solo perché quelle aziende danno lavoro a centinaia di persone e rappresentano il primo polo del settore in Italia.E non solo perché quel rigassificatore comprometterebbe la rinascita di un territorio devastato da molte altre scelte simili all’insegna del “prendi e fuggi”, come quelle delle acciaierie e degli altiforni.Questa non è solo la storia di un rigassificatore che non potrebbe starci perché qualsiasi valutazione di impatto ambientale darebbe un responso negativo, e infatti proprio per questo il governo l’ha esclusa. La storia del rigassificatore di Piombino è la storia di una diga dei diritti dei cittadini contro l’autoritarismo nel nome di una non meglio precisata “emergenza nazionale”.Grazie a un articolo (il numero 32) del decreto aiuti bis dello scorso agosto, se passa l’operazione Piombino domani con lo stesso metodo si potrà realizzare qualsiasi cosa ovunque, senza che nessuno possa provare a opporsi.Non è una lotta di un movimento Nimby, a Piombino la lotta è per difendere un principio fondamentale: il diritto al rispetto delle regole, delle leggi, dei diritti.
Il documentario è l’occasione per parlare della questione a una platea internazionale.

Coproduzione con il supporto di cittadini della Val di Cornia, Piombino e dell’Elba.


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Importante incontro fra il Ministro Mariastella Gelmini e i rappresentanti dell’Osservatorio EuroMediterraneo e del Mar Nero

Il 10 maggio  presso la sede del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministro Mariastella Gelmini ha incontrato i rappresentanti dell’Osservatorio Euro Mediterraneo Mar Nero.

Durante il colloquio è stato approfondito il programma dell’Osservatorio, quale strumento di lavoro per recuperare un’identità Euro Mediterranea costruita con il dialogo tra le comunità e le società civili di questo bacino geo politico di straordinaria bellezza e prospettive economiche.

Roberto Russo, Coordinatore dell’Osservatorio, Presidente del network Internazionale Fispmed, Vincenzo Pepe, Presidente nazionale di Fare Ambiente, Anna Rea, Vice Presidente di Progetto Sud – UIL, Paolo Pantani, Vice Presidente del Centro Studi EUMED, hanno illustrato al Ministro il programma già realizzato a seguito dell’approvazione dell’art. 1 comma 976 della legge 31 dicembre 2021 n. 234.

Il Ministro ha riconosciuto l’importanza dell’Osservatorio ed ha manifestato la propria disponibilità a partecipare ad iniziative sul territorio per valorizzare questo strumento.

L’Osservatorio Euro Mediterraneo per costruire la pace e lo sviluppo

Lo sviluppo delle relazioni tra le società civili del Mediterraneo e Mar Nero
obiettivo prezioso per costruire la Pace e lo Sviluppo quale efficace transizione ecologica

Diretta streaming su webtv.senato.it

La nostra missione deve essere quella di pensare in modo diverso, di applicare i nostri cervelli, i nostri cuori e le nostre anime per co-progettare il futuro alternativo che vogliamo. Dobbiamo introdurre le dinamiche dei sistemi, per catalizzare approcci sistemici ai complessi problemi che l’umanità deve affrontare, incorporati nei nostri sistemi economici, politici, naturali e sociali.

Parole che potrebbero sembrare vuote mentre in Ucraina, Yeman, Siria, Myanmar e in altri cento angoli dimenticati del mondo gli esseri umani proseguono in quello che è il più tragico superamento dei limiti dello sviluppo e dei limiti umani: la guerra. Una guerra che, premendo il pulsante sbagliato, potrebbe portare l’umanità a un’estinzione rapidissima e alla fine della civiltà umana e di qualsiasi sviluppo.

Il programma prevede:

Apertura lavori
Senatrice Laura Garavini
Vicepresidente della 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione)

Interventi
Roberto Russo
Presidente del network internazionale Fispmed coordinatore Osservatorio

Vincenzo Pepe
Presidente Nazionale Fare Ambiente, Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli

Anna Rea
Vice Presidente Progetto Sud

Paolo Pantani
Vicepresidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EUMED

Conclude
Gennaro Migliore
Presidente Assemblea Parlamentare Euromediterranea

Modera
Antonio Passaro
giornalista Direttore del magazine Lavoro Europeo

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