Messina: Delegazione di Parlamentari Greci e Ciprioti in visita alla BRUM “Giacomo Longo”

Nella mattinata di mercoledì 26 giugno u.s., la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina ha avuto il privilegio di ricevere in visita, presso la Sede Centrale di Istituto, una rappresentanza di Deputati del Parlamento Greco e Cipriota, membri dell’Associazione Interparlamentare Ortodossa.

Il momento di incontro, su provvida richiesta del Presidente della Comunità Ellenica dello Stretto, Prof. Daniele Macris, accolta con vivo apprezzamento dalla Direttrice, Avv. Tommasa Siragusa, anche quale significante divulgazione nel solco della capillare valorizzazione, fra il posseduto della Biblioteca “Longo”, della eccellenza costituita dalla Collezione di manoscritti e rotoli del FONDO DEL SS. SALVATORE, si è svolto presso la Sala Lettura d’Istituto.

Gli illustri Ospiti, tra i quali il Vicepresidente del Parlamento greco, On. Athanasios Bouras, e i Deputati On. Massimo Harakopoulos, Segretario generale dell’A.I.O., Panas, Davakis, Leontaridhis, Sarakiotis, accompagnati dal Delegato della Assemblea Interparlamentare Ortodossa per i rapporti con le istituzioni cattoliche, Dott. Virgilio Avato, e dal Vicepresidente della Comunità Ellenica dello Stretto, Dott. Giuseppe Carbone – che per l’occasione si sono prestati al ruolo di interpreti – hanno potuto ammirare alcuni rari e pregiati manoscritti del Fondo in parola, tangibile espressione del legame che unisce Messina e l’area dello Stretto alla cultura classica, bizantina e greca medievale. La Direttrice ha illustrato la storia dell’Archimandritato e dei Cenobi fin dalla prima fondazione, risalente al Gran Conte Ruggero su preesistenti rovine bizantine, passando per la seconda in epoca normanna, con Ruggero II, per giungere al periodo svevo di Guglielmo II e Federico II, fino al declino a partire dal XIV sec. La stessa Direttrice ha poi evidenziato i cambi di sede, dal braccio di San. Raineri alla spianata dei Greci, l’eterogeneità dei manoscritti, sotto il profilo codicologico e paleografico, la maggiore appartenenza a quelli pergamenacei e i caratteri in maggioranza greci. Si sono anche attenzionati i tre inventari del XVI sec., e il contenuto per lo più agiografico dei manoscritti, che in maggioranza risalgono al XII sec. Ha, infine, risposto alle molteplici interessanti domande espresse dal parterre d’eccellenza. E’ stata poi la volta dei funzionari del settore Fondi Antichi della Nostra Biblioteca, che hanno reso opportune delucidazioni sul prezioso materiale in esposizione, rispondendo alle numerose e legittime curiosità degli affascinati astanti. Al termine è stato fatto dono alla Biblioteca da parte dei Rappresentanti dell’A.I.O. del volume “Santa Sofia: i templi della speranza di Dio”, unitamente a preziose immagini iconografiche.

Presente per la stampa la dott.ssa Maria Cristina Provenzano, Direttrice della testata locale on line “News Messina”.

(a cura di Maria Rita Morgana)


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