Perugia: GIORNO 246 di Lorenzo MAQCED, Ilaria PENNONI, Sara TOSTI

La mostra esplora il concetto di custodia come atto di resistenza alla dissoluzione dei legami umani in un mondo in cui frammentazione e isolamento minacciano la coesione sociale.
Attraverso percorsi artistici che si snodano tra riflessioni profonde e intime esperienze collettive, invita il visitatore a riflettere sulla fragilità dell’esistenza e sulla necessità di preservare non solo ciò che è tangibile, ma anche i legami invisibili che ci uniscono. L’atto di custodire diventa così una ribellione contro l’effimero e il distruttivo, un processo che trasforma la vulnerabilità in forza e la transitorietà in bellezza. 

Le opere esposte testimoniano la capacità dell’arte di abbracciare imperfezioni e ferite, sublimandole in una nuova forma di bellezza che non si nasconde dietro la perfezione, ma si rivela nella sua complessità e capacità di adattamento

Qui, gli artisti non si limitano a rappresentare il cambiamento, ma lo accompagnano e lo proteggono, trasformando l’opera in un simbolo di resilienza. In questo spazio asettico e isolato, che richiama l’ambiente da cui le opere hanno preso vita, la mostra diventa un viaggio attraverso la comprensione estetica del cambiamento. Aprendo un dialogo tra l’opera d’arte e lo spettatore, emerge una nuova visione della bellezza: non più idealizzata, ma viva, pulsante, capace di resistere e trasformarsi insieme a noi. La mostra è una testimonianza universale che trascende tempo e spazio, invitando chiunque a confrontarsi con l’impermanenza e la fragilità della vita. È un’esperienza che parla a coloro che cercano un senso profondo nel disordine e che trovano nella bellezza imperfetta una fonte di forza e verità.

Lorenzo Maqced, Ilaria Pennoni, Sara Tosti, vedono le loro opere esposte a Perugia presso l’artist run space Ma project, in occasione della collettiva Giorno 246, terza mostra di un ciclo pensato da Ma project nella programmazione annuale di eventi, dal 21 settembre fino al 5 ottobre 2024.

MA Project è un Artist Run Space fondato a Perugia nel 2020, situato in via Pellas 37. Gestito da un collettivo di artisti, si propone sia come un luogo dedicato alla sperimentazione artistica, che alla creazione di nuove possibilità espositive. La sua missione è quella di offrire un ambiente dinamicoper il lavoro e la ricerca, distinguendosi per la capacità di valorizzare artisti emergenti. Attraverso un approccio collaborativo e inclusivo, MA Project esplora diverse pratiche artistiche contemporanee, ospitando sia mostre personali che collettive, che spaziano dalla pittura alle installazioni, abbracciando una vasta gamma di media e linguaggi espressivi.

Lorenzo Maqced, pseudonimo di Lorenzo Marroni, è nato a Città di Castello il 6 Maggio 1993. Ha studiato all’accademia di belle arti Pietro Vannucci, e attualmente vive e lavora a Perugia.

La sua pratica si concentra sull’eredità popolare, esplorando spazi e figure attraverso architetture visive che metaforicamente riflettono il rapporto dell’uomo con l’esterno. La sua pittura si caratterizza attraverso campiture che attuano rapporti di amicizia e in-amicizia, che si sfiorano e si respingono, come i temi portati all’attenzione. Il tempo antecedente al dipinto è sempre preceduto da una porzione dedicata alla ricerca e all’assemblaggio di immagini, che esse siano personali o estrapolate dalla memoria popolare del world wide web. I passi si muovono attraverso scenari ricostruiti che solo successivamente costituiscono una grammatica. Ha effettuato una residenza a Pottery North West, Seattle, Usa, (2019). È co.fondatore dell’Artist Run Space Ma project, Perugia. Vincitore dei premi: Premio “DE POI AWARD”(2019), Premio Alfredo De Poi (2016). Ha partecipato a personali e collettive: Abele, Blue Gallery, Venezia, IT (2024), Qualche storta sillaba, Ma project, Perugia, IT (2023), Flocking Birds, Ma project, Perugia, IT (2022), Nel Frattempo 2, Valeggio sul Mincio, Verona, IT, (2022), L’infanzia come oggetto di consumo, Ma project, Perugia,(2022) IT, Opening, Ma project, Perugia, IT, (2021), Sanctuary House, Seattle, USA, (2019), Asilus, Civitella D’arna, Perugia, IT,(2019), Vento, Temporary Accademy13, Perugia, IT, (2018). Esistenzialismo, Sansepolcro, Arezzo, IT,(2017).

Ilaria Pennoni è nata a Umbertide il 1 febbraio 1998, si diploma con lode all’Accademia di Belle Arti di Perugia in scultura presso la cattedra del professore Nicola Renzi nel 2021, vive e lavora in Umbria.
La sua ricerca si configura come un raffinato esercizio di dualismo percettivo, capace di suscitare un impatto che si sviluppa su due livelli distinti e complementari. In primo luogo, lo spettatore viene avvolto da un senso di immediatezza, attratto da una superficie che si presenta giocosa e cromaticamente vivace. Tuttavia, solo attraverso un’osservazione profonda e meditata, l’opera dispiega la sua essenza più intima, sovvertendo l’impressione iniziale per rivelare un sottotesto malinconico, a tratti straziante, sempre intriso di una sottile ma incisiva critica sociale. Il processo di rivelazione è volutamente graduale, simile alla lenta diffusione di una nube tossica che, impercettibilmente, avvolge e trasforma la percezione. La cera, materia privilegiata dall’artista, non è mero strumento formale, ma diviene veicolo di un processo che mette a nudo la vulnerabilità e la transitorietà della creazione, esaltando il valore simbolico dell’effimero e del divenire, in un continuo dialogo tra apparenza e profondità.
Selezionata per il XVII Premio Internazionale di Scultura Edgardo Mannucci (2021). Partecipa a diverse mostre collettive. Tracce d’isolamento e Una, nessuna, centomila, Auditorium di San Domenico a Narni, a cura dalla dottoressa Maria Cristina Angeli ( 2022). Muam Yea, Palazzo Beni, Gubbio, a cura dalla Fondazione Università delle Arti e dei Mestieri ( 2023). Il corpo e il sintomo nel Borgo di Mantignana, a cura di Paolo Nardon e Manuela Traini. Vince il terzo premio al XXVII concorso Scultura da Vivere della Fondazione Peano di Cuneo (2023). Nello stesso anno viene selezionata dall’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci e dall’Unione dei Comuni del Lago Trasimeno per realizzare un’opera d’arte nel progetto di riqualificazione del Molo degli Ebrei. Antico Molo di Sant’Arcangelo di Magione. Everything is possible, Galleria Mondoromulo, a cura di Marco Amore, ( 2024). Arnia 33 alla Rocca Albornoz, Narni, a cura di L. Barreca, A. Rocca, M. Carriero, A. D’Ambruoso, M. Bonelli Bonetti, E.Veschini, M. Deseriis, L. Presapane, G. Bedoni e V. Bindi, ( 2024). Umbertid’Arte, Umbertide, (2024). Incontriinterra2024 per Buongiorno Ceramica a Il Granaio, Deruta, (2024). La sottile linea d’Umbria – Oltre il giardino , Villa del Colle del Cardinale. Piccolo Pallido Puntino Blu a cura di Lorenzo Fiorucci, Palazzo Graziani Baglioni, Torgiano, (2024). 

Sara Tosti nasce nel 1994 a Perugia dove vive e lavora.

Partendo da temi quali cura e protezione sviluppa la sua indagine verso tutti quei materiali apparentemente fragili, delicati, verso ciò che copre ma lascia intravedere senza svelare. Attraverso un lavoro ripetitivo e riflessivo, che permette di far emergere punti, particolari variazioni di luce per brevi momenti presenti, fa muovere il lavoro su una sottile linea di trasformazione di una cosa in un’altra, su una percezione delle cose sempre sussurrata. Rientrare nel guscio, avvilupparsi, immaginare di abitare degli interni che sono corazza del suo corpo molle: dall’interno protetto, tutto si ingrandisce, si immagina, ha valore e nasce. Inizia la sua formazione diplomandosi nel 2012 presso l’Istituto Statale d’Arte Bernardino di Betto di Perugia. Ha successivamente conseguito il Diploma Accademico di II livello nel 2020, in Arti visive e Discipline dello Spettacolo, con specializzazione in Pittura all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia.

Nel 2016 partecipa al progetto Erasmus presso Facultad de Bellas Artes Alonso Cano di Granada,Spagna. Nello stesso anno ottiene la borsa di studio Armando Alunni. Partecipa inoltre a numerose mostre sia collettive che personali.
Premio Internazionale Limen Arte 2015-VII Ediz., giovani artisti italiani e stranieri, a cura di Lara Caccia, indetto dalla Camera di Commercio di VV, presso Complesso Valentianum, Vibo Valentia, IT,(2015). 5° Himeji Modern Art Biennale, Himeji ,JP, (2016). Io voglio fare quello che è… a cura di Nicola Renzi e Arthur Duff, Temporary Academy 76, Perugia, IT ( 2018). Tracce di passato di presente di futuro XIV Ediz 2019, a cura di Mariacristina Angeli, Auditorium Mauro Bortolotti Complesso Monumentale San Domenico, Narni, IT ( 2019). STENDALE. L’ abbraccio delle Muse La corrispondenza dei sensi, a cura di Gabriele Perretta, Corciano, IT ( 2019). Progetto OPERA VIVA – l’Artista di Quartiere, the District Artist,Torino, IT (2020). Dal 2020 al 2024 è stata residente presso Ma project Artist Run Space, Perugia. Durante la sua residenza ha partecipato a: Rosa Sentinella, Perugia, IT (2021). Flocking birds, Perugia,IT (2022). Iron, a cura di Virginia Ryan e Benedetta Galli, Il Granaio, Deruta, IT. Fuori fuoco, a cura di Davide Silvioli, Attilio Quintili studio, Deruta, IT (2022). Qualche storta sillaba, Perugia,IT (2023). 9 posizioni di arte contemporanea del centro Italia, presso la galleria Kunstverein, Ebersberg, DE (2023).


Il progetto Quadro Zero nasce nel 2019 dall’iniziativa di due creativi, Vincenzo Alessandria e Giulio Buchicchio, rispettivamente designer e fotografo, come strumento di connessione tra artisti emergenti, con l’intento di scoprire e sostenere nuovi talenti. La loro missione prevede l’organizzazione e la curatela di mostre originali, dove opere, immagine coordinata e spazio condividono caratteristiche comuni e coerenti. A sua volta, Ma Project è uno spazio di arte contemporanea innovativo, creato con l’intento di esplorare nuove forme espressive e promuovere la creatività artistica in un ambiente dinamico e stimolante. Il progetto si distingue per l’attenzione alla sperimentazione e alla ricerca, essendo prima di tutto uno studio di artisti, ospitando poi una varietà di mostre ed eventi che spaziano dall’arte visiva alla performance, con un focus su temi attuali e contemporanei. Questo luogo, dunque, non è solo uno spazio espositivo, ma un punto di incontro per artisti, curatori e pubblico, favorendo il dialogo e l’interazione creativa. Il ciclo di mostre pensato da Ma Project intende esplorare nuove possibilità espositive attraverso la selezione di artisti italiani e internazionali, con l’obiettivo di contribuire alla ricerca di nuove metodologie nell’ambito della sperimentazione artistica.


Lorenzo Maqced, Ilaria Pennoni, Sara Tosti
Giorno 246
In collaborazione con Quadro Zero
                                                  
21.09 > 05.10. 2024     
OPENING 21 settembre h.18.00     

ORARI DI VISITA
venerdi, sabato, domenica 18:00- 20:00

INSTAGRAM            
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CONTATTI STAMPA  CRISTINA GATTI PRESS & PR | press@cristinagatti.it

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