Dal 28 settembre al 17 novembre 2024 il Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna è lieto di accogliere la mostra collettiva di pittura Lacrime di Pietra, promossa da Associazione Culturale Felsina Pittrice nell’ambito della rassegna di eventi culturali Certosa di Bologna. Calendario estivo, in corso al Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna fino al 2 novembre 2024, promossa dal Museo civico del Risorgimento con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali.
L’inaugurazione si è svolta venerdì 27 settembre 2024 alle ore 18.00, presso la Sala Mostra del museo in Piazza Giosue Carducci 5, a Bologna.
Erica Calardo e Bottega Lacrime di Pietra 28 settembre – 17 novembre 2024 Museo civico del Risorgimento Piazza Giosue Carducci 5, Bologna www.museibologna.it/risorgimento Mostra promossa da Associazione Culturale Felsina Pittrice In collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento Inaugurazione Venerdì 27 settembre 2024 ore 18.00 |
Fra i portici del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è nata l’idea di rendere omaggio a opere che, oltre a testimoniare il ricordo e la lotta contro l’oblio, sono di per se splendidi esempi di un passato artistico di eccellenza. Fra fauni e leoni, personificazioni, allegorie, melograni e fiori, il progetto espositivo Lacrime di Pietra – ideato e curato da Erica Calardo, pittrice figurativa professionista che vive e lavora a Bologna, con il coinvolgimento di 30 suoi allievi – conduce in un percorso simbolico, ctonio, evocativo, che trasla nel contemporaneo il patrimonio artistico della città.
Oltre a Erica Calardo, le artiste e gli artisti partecipanti sono: Milena Arietano, Peter Asselbergs, Marina Baghic, Federica Baroncini, Mirco Brizi, Michela Burzo, Simona Candini, Martina Castelli, Letizia Catelan, Gianfranco Chirico, CiArA, Diana Colombini, Elisa D’Ambrosio, Alessandra Ferrari, Alessandra Fregonese, Federica Guagliardo, Magda Ialonardi, Irene Londino, Clelia Marrone, Matteo Medola, Neri Pensieri, Manuela Nogara, Enrico Pelino, Andrea Pelizzardi, Antonella Quaglia, Sara Sarti, Fabiana Sorrentino, The Virgin Virginia, Uyb, Rosamaria Vienibene.
Lacrime di Pietra è una riflessione visiva sull’arte nella sua veste consolatrice, elegiaca e a tratti catartica. Ogni artista si è confrontato con un’opera scultorea, cercando di coglierne l’essenza, dialogando idealmente con l’autore e la sua storia, con l’obiettivo di farne una sintesi personale nel pieno rispetto dell’originale.
Le 35 opere esposte sono realizzate a olio su tela in grisaille calda. Si tratta di una tecnica dicromica antica e di grande effetto: luci e ombre danzano insieme presentandosi come entità distinte e contrastanti, perdendosi le une nelle altre per creare l’illusione della tridimensionalità. Pochi colori, forti contrasti. Le luci stagliate, materiche, impastate, corpose, fredde nei mezzi toni di passaggio, creano un contrappunto alle zone d’ombra morbide, calde, vellutate, scure e avvolgenti. La Vita e l’Oblio, la Luce e le Tenebre. Le figure sembrano emergere dal buio, urlando la necessità che le si ricordi.
Con il suo sapore ottocentesco, questo percorso pittorico tra i sentieri della memoria di Bologna appare pienamente congruente con le atmosfere e con la storia stessa della Certosa. Per apprendere la buona pratica della pittura di ascendenza accademica, Erica Calardo e i suoi allievi sono infatti partiti dall’osservazione diretta dei monumenti dell’epoca, confrontandosi con la scuola dei grandi del passato e utilizzando una tecnica pittorica antica e con solide radici nella tradizione.
“Anche a chi non ha mai tenuto in mano un pennello – spiega Otello Sangiorgi, direttore del Museo civico del Risorgimento – può capitare, visitando la Certosa, di restare affascinati da un monumento, di tornare a vederlo, di volere saperne di più, di dialogare con esso, di averne idealmente cura. Può capitare e ci auguriamo che capiti sempre più spesso. Riteniamo infatti che questa dinamica sia importante, perché il fatto che tanti visitatori – bolognesi o turisti – sentano il cimitero come qualcosa di “proprio” è alla base di ogni progetto di valorizzazione, oltre che esserne un frutto. Questa mostra, tra le altre cose, evidenzia una modalità particolare attraverso le quali può avvenire questa riappropriazione”.
Visite guidate alla mostra sono in programma domenica 3 e 17 novembre 2024 alle ore 16.00.
La partecipazione è libera, con biglietto di ingresso al museo.
Grazie a una co-progettazione tra Azienda USL di Bologna (Dipartimento di Salute Mentale – Dipendenze Patologiche Centro di Salute Mentale Savena-Santo Stefano), il progetto M.I.A. Musei Innovativi Aperti del Settore Musei Civici Bologna e l’artista Erica Calardo, durante il mese di ottobre la mostra diventa inoltre uno spazio di formazione e condivisione con il corso Osservare, narrare, inventare. L’attività rientra nel Recovery college avviato nel marzo 2022 Azienda USL di Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Comune e Città Metropolitana di Bologna con il percorso partecipativo La salute mentale come bene comune…Perché ci vuole una città. Il percorso di Recovery college è un approccio innovativo dedicato alla salute del singolo e della comunità, fondato sulla valorizzazione delle opportunità sociali, culturali, relazionali, associative e sanitarie, in sinergia con il lavoro dei servizi sociali territoriali.
L’obiettivo dei tre incontri previsti nell’ambito della mostra – co-condotti da Erica Calardo, un facilitatore, un esperto nel supporto tra pari (ESP) e un mediatore di M.I.A. – Musei Innovativi Accessibili – è far vivere ai partecipanti il processo creativo che caratterizza la produzione artistica grazie allo svolgimento di attività laboratoriali che stimolano creatività, curiosità e meraviglia.
Gli incontri si tengono martedì 1, 8 e 15 ottobre dalle ore 16.00 alle 18.00.
La partecipazione è gratuita (max 15 partecipanti).
Per iscrizioni: site.unibo.it/ci-vuole-una-citta/it/agenda/osservare-narrare-invenatare
Per informazioni: Elisabetta Bernardinello – e.bernardinello@ausl.bologna.it.
Il progetto espositivo Lacrime di Pietra è promosso da Associazione Culturale Felsina Pittrice in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento, con il contributo di Casa Miramonte, Bellearti.net, Studio Fuoribordo.
Media partner: CO.TA.BO, Asterisco.
Le opere esposte e i monumenti a cui sono ispirate Milena Arietano Oltre il Velo, 2024 Olio su tela, cm 35 x 70 Giovanni Putti (Bologna, 1771 – ivi, 1847) Tomba di Innocenzo Rossi, 1816 ca. Sala delle Tombe, ingresso est ***** Peter Asselbergs Tomba Maiani, 2024 Olio su tela, cm 50 x 70 Carlo Monari (Bologna, 1831 – ivi, 1918) Tomba Maiani Galleria Tre Navate |
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