
Una mostra d’arte contemporanea immersiva
che esplora l’inferno che esiste attorno a noi

San Giovanni Lupatoto (VR) – Il Museo d’Arte Trasformativa ospita un’esperienza artistica unica e coinvolgente: “INFERNO | Esiste una via d’uscita?”, un’esposizione d’arte contemporanea che trasforma il primo piano del Centro Commerciale Verona UNO in un viaggio attraverso le molteplici sfaccettature dell’inferno moderno, inteso non come un’astrazione ultraterrena, ma come le realtà drammatiche della nostra epoca e quali siano le vie d’uscita per immaginare un futuro migliore.
La mostra, curata da Paolo Mozzo e Filippo Bontempi, riunisce 12 artisti internazionali e presenta oltre 30 opere tra installazioni monumentali, dipinti, sculture, fotografie e videoarte, offrendo un’esperienza immersiva e multidimensionale. La metà degli artisti ha partecipato alla Biennale di Venezia negli ultimi 2 anni e quasi tutti sono stati invitati alle Biennali internazionali Italia – Cina e di Curitiba in Brasile; tutti hanno esposto in diversi Musei e spazi istituzionali internazionali.
INFERNO | ESISTE UNA VIA D’USCITA? Una mostra d’arte contemporanea immersiva che esplora l’inferno che esiste attorno a noi Dal 22 febbraio al 18 maggio 2025 Museo d’Arte Trasformativa – Centro Commerciale Verona UNO, San Giovanni Lupatoto (VR) |

Un percorso tra denuncia e speranza
Attraverso una serie di stanze tematiche, il pubblico è invitato a confrontarsi con le realtà “infernali” della contemporaneità: l’inquinamento e la distruzione ambientale, lo sfruttamento dei lavoratori, l’analfabetismo funzionale, la manipolazione dei social media e la perdita del patrimonio artistico.
Tra le opere più significative:
“Sacro Pomodoro” di Gianfranco Gentile: una grande installazione che mette a nudo il mito della pasta al pomodoro svelandone i retroscena.

“Alba” di Julia Bornefeld: grande installazione di oltre 6 metri dell’Italia bruciata con un trono traballante.
“Gli dei del fiume” di Alberto Salvetti: fotografie che immortalano un artista immerso in un acquario realizzato con un cassonetto dell’immondizia.
“La materia Oscura” di Matteo Mezzadri: installazione di 6 video che riprendono sculture classiche che esplodono in mille pezzi come vittime innocenti di guerre ingiuste.
“Amanita” di Afran: un’installazione surreale che denuncia la proliferazione incontrollata delle fake news attraverso le metafore di enormi funghi psichedelici.

“Nel multiverso” di Alessandro Zannier: una rivisitazione della scena finale di “2001: Odissea nello spazio”, che mette in luce l’alienazione contemporanea generata dall’uso smodato degli smartphone e dei social media.
“Cucire il mondo” di Luigi Dellatorre: un’imponente barchetta di carta realizzata con necrologi, che naviga su un fiume di tela jeans, in un viaggio simbolico in cerca redenzione.
Tre modalità di visita e una sorpresa finale, per un’esperienza personalizzata
Per rendere la mostra accessibile a ogni tipo di pubblico, sono state sviluppate tre modalità di fruizione e uno speciale approfondimento:
– Classica curatoriale: il visitatore esplora autonomamente le opere, trovando didascalie dettagliate e confrontando le proprie chiavi di lettura con quelle dei curatori.
– Narrativa immersiva: un’esperienza sonora disponibile sul proprio smartphone, che racconta la mostra attraverso gli occhi di un personaggio speciale, rendendo il percorso ancora più coinvolgente.
– Percorso fiabesco per bambini: un’audioguida dedicata ai più piccoli, che li accompagna alla scoperta delle opere con un linguaggio accessibile e affascinante.
Dietro le quinte: attraverso QR Code dedicati, è possibile accedere a contenuti esclusivi online sul backstage di come sono nate le opere, con interviste agli artisti e approfondimenti esclusivi, una novità assoluta che coinvolge gli spettatori delle mostre facendoli affacciare alle soglie degli atelier degli artisti, quei luoghi magici dove le opere vengono ideate e prendono forma.
Esperienza immersiva 3D: alla fine del percorso espositivo sarà possibile rivivere, come se si fosse dentro l’enorme stanza, proprio lì davanti, grazie al visore 3D (Meta Quest), la visita al nuovo Giudizio Universale, l’opera di 15 x 12 metri realizzata da Jorge R. Pombo ed esposta l’anno scorso a Villa da Porto Barbaran.
Un’arte che interpella il presente
“INFERNO | Esiste una via d’uscita?” non è solo una mostra d’arte, ma un’occasione per riflettere su temi urgenti, coinvolgendo attivamente lo spettatore nel dialogo tra arte e società. L’esposizione alterna continuamente denunce e prospettive, lasciando al pubblico l’idea che non esista solo il male, ma che il bene sia il prodotto della responsabilità di ciascuno di noi e quindi la prospettiva di un mondo migliore sia concreta e perseguibile, ma solo con il contributo di tutti.
Informazioni utili Luogo: Museo d’Arte Trasformativa – Centro Commerciale Verona UNO (primo piano – lato area ristorazione), Via Monte Cristallo, 1, San Giovanni Lupatoto (VR) Date: 7 marzo – 8 giugno 2025 Orari: lunedì – venerdì, 11:00 – 19:00, Sabato, Domenica e festivi, 10:00 20:00, aperto tutti i giorni tranne la domenica di Pasqua Ingresso: 10 € intero, 8 € ridotto, previste ulteriori riduzioni per pacchetti famiglia Ufficio Stampa e Contatti E-mail: paolo.mozzo@artantide.com Sito web: https://www.artantide.com/it/exhibitions/6798d7f02e1751289e480095 Social media: https://www.facebook.com/profile.php?id=100050813387566&locale=it_IT |
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